Tornando in argomento, leggete qui che assurdità sarà per il blocco delle diesel fino a Euro3 (dal 25 febbraio 2019) e per il blocco delle diesel Euro3 ed Euro4 (dal 1 ottobre 2019):
•Autovetture Euro 0, 1, 2, 3 diesel senza FAP
•Autovetture Euro 3 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione > 0,025 g/km oppure senza valore nel campo V.5 carta circolazione (In assenza di valore nel campo V.5, è possibile dimostrare la conformità alla disciplina di Area B attraverso il certificato di omologazione rilasciato dalla casa produttrice del veicolo)
•Autovetture Euro 4 diesel senza FAP
•Autovetture Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione > 0,0045 g/km
•Autovetture Euro 4 diesel con FAP di serie e senza valore nel campo V.5 carta circolazione (In assenza di valore nel campo V.5, è possibile dimostrare la conformità alla disciplina di Area B attraverso il certificato di omologazione rilasciato dalla casa produttrice del veicolo).
Ma ve lo immaginate l'utente medio che non sa neppure cos'é il certificato di omologazione rilasciato dalla casa produttrice del veicolo? Si infilerà disorientato nel primo concessionario che tratta la marca del suo veicolo incriminato e questi ovviamente gli risponderanno che non si può far nulla, ma per fortuna c'é la rottamazione e quindi ci si può accomodare subito alla cassa per comprare il nuovo veicolo non inquinante (che tra circa 5 anni diventerà un mostro ecologico), consegnando (gratis o pure pagando) il proprio attuale mostro ecologico che poi non verrà rottamato, ma radiato per esportazione e rivenduto per cifre comprese tra i 2000 e i 4000 Eur (guardacaso, il contributo medio "offerto" dal concessionario per la rottamazione) agli operatori rumeni, bulgari, lituani ecc.
CHE VADANO AFFANCULO! Per questo bisogna protestare, altro che tavole rotonde!