la serietà dell'ASI(no)...

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Offline Andrea

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #75 il: Ottobre 28, 2009, 01:26:00 pm »
Il forumista ronta - sul forum RIASC - ha scritto il seguente topic:

"Fonte: Autoblog di oggi

In occasione della manifestazione Auto e Moto d’Epoca 2009 di Padova, Il Senatore Filippo Berselli ed il presidente ASI Roberto Loi hanno esposto le novità legislative relative al mondo delle auto storiche. Il decreto Ministeriale, che entrerà in vigore tra pochi giorni, modifica le regole relative alla revisione dei veicoli storici: da annuale passa a biennale, come tutti i veicoli con più di 4 anni di vita.

I veicoli costruiti dopo il 15 Giugno 1976 dovranno rispettare le norme relative alle cinture di sicurezza, alle apparecchiature visive d’illuminazione, agli specchi e retrovisori, ai pneumatici con dimensioni e caratteristiche identiche o equivalenti a quelli d’origine. I veicoli costruiti prima del 1°gennaio 1960 dovranno effettuare la revisione presso i Centri Provinciali della Motorizzazione, in quanto il sistema informatico della stessa non è compatibile con i dati di identificazione utilizzati a quel tempo.

Il Senatore Berselli ha poi esposto il progetto di legge di cui è firmatario, che prende in considerazione molti aspetti del collezionismo. Il progetto prevede che le auto storiche possedute non costituiscano indice di capacità contributiva e che l’età minima dei veicoli sia alzata da 20 a 25 anni. Per i veicoli più giovani sarà creato un apposito elenco, in modo da consentire una parziale radiazione per evitare bolli ed assicurazioni. Il veicolo potrà essere reimmatricolato con le vecchie targhe (con l’aggiunta della lettera H) al raggiungimento dei 25 anni di anzianità e l’elenco sarà aggiornato ogni anni da Costruttori, ASI, Registri di Marca e FMI. Le certificazioni saranno demandate, come oggi, ad ASI, Registri Alfa Romeo, Fiat, Lancia e FMI e ad associazioni che dovranno rispettare alcuni parametri ed essere riconosciute dalla FIA o dalla FIVA".

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Offline comp

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #76 il: Ottobre 28, 2009, 01:31:34 pm »

io "ho sentito" che adesso il collaudo deve essere fatto ogni 4 anni se ASI... stanno aspettando i termini di legge per la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale  [(nonso)]
"Io restai lì a chiedermi se l'imbecille ero io che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se l'era lui che la pigliava tutta come una condanna ai lavori forzati, o se l'eravamo tutt'e due"....... (Amici miei)

http://www.tackfilm.se/?id=12599

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Offline Andrea

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #77 il: Ottobre 28, 2009, 01:34:14 pm »
Mi pare più prob. ogni due ...

Comunque vedremo. Fosse per me - per una storica - ogni 4 è più che sufficente, ma io non sono "il legislatore".

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Offline renato

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #78 il: Ottobre 28, 2009, 04:27:41 pm »
Mi pare più prob. ogni due ...

Comunque vedremo. Fosse per me - per una storica - ogni 4 è più che sufficente, ma io non sono "il legislatore".
Allora cosa sei?
 [A:mai]
RENE' COTTON

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Offline Martini

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #79 il: Ottobre 28, 2009, 04:53:32 pm »
Sono tre fiere di Padova che ascolto Berselli ed i suoi "oggi, al massimo domani".
Aspettiamo il testo di legge e POI discutiamone.
Quanto all'ASI, al momento la revisione è ANNUALE, l'ASI ha chiesto il quadriennale e la risposta è stata ogni due anni MA SOLO ALLA MOTORIZZAZIONE.
Poi anche li è il caso di aspettare di leggere il testo di legge.  [:hello]

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Offline cristiano

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #80 il: Ottobre 28, 2009, 05:02:36 pm »
Però a giudicare da quello che si legge nel comunicato stampa 'sto testo di legge dovrebbe arrivare e possiamo aspettarci che divenga legge già a partire da inizio 2010 (non che lo aspetti con ansia eh)?
Sempre leggendo la parte relativa alle certificazioni storiche (e relativa correlazione con le leggi antinquinamento, che le richiedono per ottenere le esenzioni ai blocchi regionali e comunali), d'accordo sul riconoscimento delle associazioni FIVA (come la realtà Riasc-club federati, apprendo), ma ci leggo anche tanti altri vincoli che tenderebbero ad escludere quelli che non sono i soliti ASI-FMi-Fiat-Alfa-Lancia.
« Ultima modifica: Ottobre 28, 2009, 05:06:52 pm da cristiano »
Citroen DLuxe 1972
Citroen XM 16 VSX 1998

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Offline renato

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #81 il: Ottobre 28, 2009, 05:15:03 pm »
Sono tre fiere di Padova che ascolto Berselli ed i suoi "oggi, al massimo domani".
Aspettiamo il testo di legge e POI discutiamone.
Quanto all'ASI, al momento la revisione è ANNUALE, l'ASI ha chiesto il quadriennale e la risposta è stata ogni due anni MA SOLO ALLA MOTORIZZAZIONE.
Poi anche li è il caso di aspettare di leggere il testo di legge.  [:hello]
Mi sembra di rileggere "ruote classiche"di dieci anni fa,tutte storielle,cose dette e non fatte ecc..ecc.
Si naviga sempre in alto mare.Poi la solita scusa,le elezioni politiche a breve,nuovi personaggi all'orizzonte,nuove proposte,leggi nuove,normative vigenti,
NIENTE investimenti e cosi via....SOLO fumo negli occhi.
e noi che si fa?
 [:help]
RENE' COTTON

Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #82 il: Ottobre 28, 2009, 05:17:38 pm »
Sono tre fiere di Padova che ascolto Berselli ed i suoi "oggi, al massimo domani".
Aspettiamo il testo di legge e POI discutiamone.
Quanto all'ASI, al momento la revisione è ANNUALE, l'ASI ha chiesto il quadriennale e la risposta è stata ogni due anni MA SOLO ALLA MOTORIZZAZIONE.
Poi anche li è il caso di aspettare di leggere il testo di legge.  [:hello]

esatto...e le prove che dovrà superare l'auto saranno anch'esse riferite all'epoca di appartenenza

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Offline FabioC

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Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #83 il: Ottobre 28, 2009, 05:53:32 pm »
...SOLO fumo...
e noi che si fa?
Si va al Cosmic in DS.  ;D
Servus

Re: la serietà dell'ASI(no)...
« Risposta #84 il: Ottobre 28, 2009, 06:27:04 pm »
nun se pò fà...è chiuso!!!

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Offline Citratoso

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Novità dall'ASI
« Risposta #85 il: Ottobre 28, 2009, 08:53:44 pm »
Ciao ragazzi,
mi è appena pervenuta questa e-mail, la copio e la incollo così com'è.  [o:o:]

 

Auto e Moto d’Epoca – Padova

Il Sen. Filippo Berselli e Roberto Loi hanno fatto chiarezza
su presente e futuro del collezionismo automotoristico

Da subito revisioni biennali e in futuro i veicoli saranno storici dopo 25 anni.

In occasione di Auto Moto d’Epoca  di Padova, la rassegna espositiva del collezionismo automotoristico, che è diventata una delle più importanti in Europa, nella giornata di domenica 25 ottobre, allo stand dell’ASI il Sen. Filippo Berselli, da sempre impegnato politicamente sui problemi del settore, e Roberto Loi, Presidente dell’ASI, hanno illustrato le novità regolamentari, inserite nel decreto del Ministero che entrerà in vigore entro fine anno e hanno annunciato le nuove norme, inserite nel decreto legge in via di approvazione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato.
Nella stessa occasione, hanno colloquiato con i numerosi Presidenti di Club e risposto ai quesiti del folto pubblico presente.

Tra le disposizioni inserite nel decreto Ministeriale, che entrerà in vigore a giorni, la più rilevante riguarda le revisioni dei veicoli storici, la cui cadenza viene spostata da annuale a biennale, equiparando così gli stessi, ai normali veicoli con più di 4 anni di età, ed eliminando la classificazione di “veicoli atipici” che accomunava un Fiat Nuova 500, ad una ambulanza o a un altro veicolo di soccorso.
Quest’ importante innovazione, rappresenta per i collezionisti un notevole risparmio di denaro e un minor disagio. Se si pensa che l’ASI ha nei suoi registri circa 50.000 veicoli certificati e che per ogni revisione si spendono 65 euro, questa modifica comporta un bel risparmio.

Alcune tra le innovazioni inserite nel decreto  vanno nel senso di un richiamo al fatto che i veicoli devono conservare le caratteristiche costruttive e funzionali corrispondenti al certificato di interesse storico e collezionistico.
Inoltre è precisato che questi veicoli devono  rispettate le norme relative alle  cinture di sicurezza, per quelli costruiti dopo il 15 giugno 1976, alle apparecchiature visive d’illuminazione, agli specchi e retrovisori,  ai pneumatici con dimensioni e caratteristiche identiche o equivalenti a quelli d’origine.

I  veicoli costruiti prima del 1°gennaio 1960 dovranno effettuare  la revisione presso i Centri Provinciali della Motorizzazione, in quanto il sistema informatico della stessa non è compatibile con i dati di identificazione utilizzati a quel tempo.
Al riguardo Roberto Loi  ha tenuto a precisare che la Motorizzazione si è dichiarata disponibile, su richiesta dei Club, ad effettuare  le revisioni presso sedi idonee con i club concordate, alfine di ridurre il disagio di coloro che abitano lontano dai capoluoghi provinciali.

Negli allegati II e III della bozza del Decreto Ministeriale sono indicati i parametri cui devono rispondere i veicoli storici. Tali parametri, prima di essere accettati, sono stati verificati in concreto, dalla Motorizzazione stessa, su diversi veicoli storici, per stabilire se gli stessi erano corretti e consentivano il superamento della prova.

Roberto Loi ha tenuto ad assicurare che gli accertamenti hanno dato esito positivo; si è così potuto constatare che tali parametri non costituiscono una penalizzazione, bensì garantiscono il rispetto dei  principi di sicurezza e di rispetto dell’ambiente, cui anche i veicoli storici devono rispondere.
Questa procedura peraltro, è anche favorevole all’immagine degli stessi veicoli storici, che in alcuni ambiti, vengono considerati insicuri e altamente inquinanti.
Queste nuove norme, vanno dunque interpretate in modo positivo, in quanto contribuiscono al miglioramento dei rapporti  con le amministrazioni locali, a beneficio di tutto il movimento collezionistico nazionale.

Il Presidente Berselli ha spiegato che con la revisione biennale, e non quadriennale,  i veicoli storici sono stati equiparati a quelli circolanti con più di 4 anni di età, per evitare di dover approvare una legge specifica con tutte le conseguenze del caso!

Sempre il Senatore Berselli, ha poi chiarito alcuni punti molto importanti del progetto di legge di cui è primo firmatario:

-   il possesso di uno o più veicoli storici non costituisce indice di capacità contributiva

-    definizione di veicolo storico:  lo stesso dovrà aver compiuto non più 20 anni, ma almeno 25 ( in questo ambito in Europa in alcuni Paesi si arriva anche fino a 30)

-   per salvaguardare veicoli di  interesse storico, che al momento dell’entrata in vigore della nuova legge non avessero ancora compiuto 20 anni, questi saranno inseriti in un apposito elenco, che consentirà agli stessi di essere radiati parzialmente, di non pagare ne bollo ne assicurazione e di essere  lasciati fermi per 5 anni, per poi essere reimessi in circolazione e reimmatricolati  con le loro targhe antecedenti. L’elenco, che sarà aggiornato ogni anno entro il 31/10, sarà stilato da Costruttori, ASI, Registri di Marca e FMI.

-   Le vetture storiche saranno identificate con un adesivo con la lettera “H”

-   Le certificazioni continueranno ad essere demandate a: ASI, Registri Alfa Romeo, Fiat,  Lancia e FMI e ad associazioni rappresentative che dovranno rispondere a precisi parametri: essere state create da almeno 3 anni, avere sedi in 10 Regioni, contare su almeno 60 Club con 100 iscritti ed essere riconosciute da FIVA o FIA. Su questo punto il Presidente Loi ha espresso tutte le sue perplessità sostenendo che due associazioni che hanno fini totalmente diversi non possono esprimersi in modo tale da portare agli stessi risultati. In pratica si può finire per ritenere un “veicolo storico”  equiparato ad una “replica”

Filippo Berselli e Roberto Loi hanno poi risposto a quesiti specifici su: conservazione trattori agricoli, normativa sulle vetture importate dagli USA, componenti di sicurezza montati su vetture sportive.


Circa le limitazioni alla circolazione dei veicoli storici nei territori comunali, anche Berselli ha dovuto “arrendersi” al fatto che ai Comuni sono demandati i problemi inerenti la salute pubblica, intimamente legati all’inquinamento atmosferico, che certo non è significativamente influenzato dai veicoli storici che sono pochi e che fanno anche pochi chilometri.

Si può comunque sperare, che con l’applicazione delle nuove regole, le auto storiche  potranno dimostrare il loro adeguamento alle norme e consentire di riaprire colloqui per ottenere qualche concessione più liberatoria.
 
Dalle risposte è sempre emersa la preoccupazione che i veicoli storici siano caratterizzati da condizioni di conservazione corrette, indipendentemente da Marca e Modello, alfine di continuare a dare un immagine positiva del nostro parco auto, che grazie all’opera di ASI e Registri ha saputo conquistarsi nel Mondo un’immagine di alto livello.

Infine il presidente Loi, pur dichiarando di conoscere i limiti della legislazione attuale, ed esprimendo tutta la fiducia nell’operato del Presidente Berselli, ha chiesto che, con un atto di responsabilità, vista la sua influenza nella maggioranza di Governo, operi alfine di promuovere le modifiche anche delle norme costituzionali che hanno concesso a Sindaci e Regioni di porre limiti alla circolazione sul territorio statale, in netto contrasto con il diritto per il cittadino di vedersi riconosciuto tale diritto.

Il Salone di Padova ha fatto da degna cornice a questo incontro, che ancora una volta ha dimostrato l’impegno di Filippo Berselli e dell’ASI nel salvaguardare l’applicazione delle regole nell’ambito del collezionismo storico che si dimostra in costante sviluppo e che certo costituisce un importante giro d’affari, con ricadute occupazionali non trascurabili.

Inoltre, il messaggio culturale, tecnico e stilistico, che i veicoli storici portano in giro per le strade e le piazze del Paese, consente che anche le giovani generazioni possano entrare in contatto con i prodotti che hanno costruito quell’immagine prestigiosa, che contraddistingue la nostra industria automotoristica a livello mondiale. 

Torino 27 ottobre 2009