o per meglio dire, "una serie di sfortunati eventi".
L'altro ieri, capodanno, tornavo dal CRIC in Lomellina verso Milano. Come alcuni di voi avranno letto, a una decina di km da Milano parto al semaforo e SPRANG il pedale della frizione va giù. Si era spezzato il bullone che trattiene la forcella del cavo frizione alla scatola del cambio: rimasto senza frizione il primo dell'anno e trovandomi a pochi chilometri da Corsico decido di chiamare Pietro Diabolik, che viene subito in mio soccorso. C'è poco da fare in una piazzola di sosta di una statale: prendo e seguito dal fido Pietro provo a tornare al CRIC, dove almeno la macchina si sente a casa sua. Difficoltà e sgrattamenti vari per fare 40 km senza frizione e mettendo le marce a orecchio, fortunatamente le strade sono libere e deserte e anche lasciando la terza si riesce ad arrivare a destinazione. Lasciata la ds al CRIC, mangiamo lì assieme ai compagni di avventure Maurizio&Ilaria e dopo pranzo torno a Milano con Pietro. L'indomani io e DIabolik ci troviamo al mattino presto a Milano e torniamo al CRIC per iniziare il lavoro, che inizialmente SEMBRA semplice. Troviamo al CRIC anche il mitico Mickey con moglie e cani
e più tardi ci raggiunge anche Marco Admin e famiglia. Inizia il lavoro sulla DS nel cortile a cielo aperto: la posizione di lavoro non è delle migliori: il bullone è rincagnato tra mille altri pezzi e si deve far arrivare il trapano per togliere il bullone e rifare il buco. A nulla il tentativo col flessibile: bisogna tirar giù tutto. Intermezzo pranzo tutti in compagnia, poi si torna al lavoro. Via la ventola, le cinghie, allentato il puleggione, tolta la pompa dell'acqua. Finalmente si è in posizione di lavoro ottimale ma altre complicazioni: il trapano non riesce a entrare nel metallo e il buon Pietro fa fuori ben 5 punte diverse. Alla fine non resta che martello e scalpello e il buco è fatto e filettato. Il buco è venuto però da 8mm e la rondella su cui poggia la forcella è più piccola: bisogna allargarla. Mai oggetto è stato più coriaceo di quella rondella: il trapano le fa letteralmente il solletico e ormai a fine pomeriggio mi faccio accompagnare da Maurizio al Brico, dove compriamo due punte AL COBALTO. Le punte nuove riescono (anche se con difficoltà, il metallo si è fuso) ad avere la meglio sulla rondella e si può rimontare. Scopriamo l'incredibile: la forcella che avevo su era più piccola di 3 cm di quella che ci vorrebbe: questo spiega la pesantezza incredibile del pedale della frizione che ho provato da quando ho la macchina. Sostituita con quella della misura giusta (braccio della leva piu lungo), il pedale della frizione è diventato un burro e almeno non dovrò rifare la frizione come pensavo. Si rimonta la pompa dell'acqua, la ventola, le cinghie. SOno ormai quasi le 18. RImontato il tutto, anche il tubo di pescaggio LHM, provo a mettere in moto: spia pressione idraulica accesa. Mi è ricapitato quello che mi era successo quest'estate: aprendo il circuito, la pompa non riesce più a pescare dal bidone. Al buio, io, Pietro e i due guru Marco e Maurizio cerchiamo di abbeverare il circuito dal filtro, la luce si spegne, l'auto si alza dietro, si rimette il filtro e la spia si riaccende. Questa amabile scena si è ripetuta per almeno 4 o 5 volte... al buio alle sei di sera. Nel frattempo si forma una bolla d'aria nel circuito raffreddamento e si accende anche la spia dell'acqua: mini spurgo e almeno quella va a posto. Per l'idraulica, niente da fare, la pompa non ce la fa, torno al magazzino Citroservices e prendo tubo e pompa HP nuovi. Montiamo i due e tutto va a posto, l'auto si alza senza problemi, spie spente, faccio un collaudo e tutto sembra a posto. Sono quasi le 20 e decidiamo di rimanere al CRIC per cena. FInita la cena e tutti un po' esausti ma soddisfatti dei lavori risolutivi (soprattutto per la frizione che sembra nuova), torno a Milano seguito da Pietro. Non vedo l'ora di arrivare a casa e di ficcarmi a dormire ma la giornata non è finita: dopo 15 km, si RIACCENDE LA SPIA della pressione idraulica. Ci fermiamo, apriamo il vano motore e scopriamo che si è crepato il tubo di metallo alta pressione che va dalla pompa HP al congiuntore, l'LHm fiotta libero per il vano motore: la sfortuna non ha limiti e con le forze rimaste TORNIAMO al cric, con la paura che da un momento all'altro ti pianti in asso e la devi lasciare sul ciglio della strada. Ovviamente niente freni e niente sterzo, la macchina inizia a scendere e diventare durissima. Un tragitto che sembrava interminabile, a un certo punto un miracolo, si spegne la spia e l'auto si rialza... dura poco, la spia si riaccende ma almeno mi garantisce un po' di strada a macchina alta e con lo sterzo.
All'alba delle 22 riesco a tornare al CRIC dove lascio l'auto. Verrà poi Pietro a sistemarla nei prossimi giorni, speriamo DEFINITIVAMENTE.
Insomma, due giornatacce e un colpo di sfiga dopo l'altro: non so però come ringraziare TUTTI per l'amicizia e l'aiuto che mi hanno dato, sono veramente senza parole per la gentilezza e la solidarietà. Primo fra tutti Pietro che mi è venuto incontro il primo dell'anno e ieri si è fatto ore e ore nel cofano, poi Maurizio per la sua pazienza incredibile e le sue conoscenze diessistiche senza limiti, Marco Admin anche lui per l'IMMENSA pazienza e il supporto tecnico e di ricambi, Ilaria per la simpatia e l'ottima cucina che ci ha tirati su in queste ore e Mickey pure per la compagnia e lo spirito positivo. Grazie grazie grazie. Ora speriamo che la cosa si possa risolvere nei prossimi giorni definitivamente.
Foto: san pietro al lavoro nella sua supertuta, con Mickey che fa finta di fare qualcosa