Mi cito da solo:
Mi pare d'aver capito che si tratta di una vettura costruita in Francia e non in Belgio. In tal caso, il tetto dovrebbe essere AC200, poi con gli anni (nei primi anni) la tinta del tetto è stata certamente vittima di viraggio e da nera può esser diventata marrone.
Oppure è il concessionario (caso frequentissimo) che ha modificato l'auto prima della vendita, magari promettendola così a tuo padre.
Se ripercorri le pagine del forum, troverai decine di casi come il tuo: "MI RICORDO, SI, MI RICORDO che il mio tetto era verde pallido quando il corpo vettura era verde metallizzato brillante".
Perché? Perché il tetto nel 1969 era verniciato "nella massa", ovvero tutte le fibre che costituivano il materiale erano già impregnate di venice, per cui non c'era una verniciatura ulteriore.
Un procedimento -me l'ha detto Camillo Saini che all'epoca lavorava al Super Controle- semplice ideato da un certo Trouche.
Questo nome non vi dirà molto, ma è un personaggio chiave nella storia della Marca: è quello che ha scoperto il fenomeno di ossidazione nel primo liquido idraulico, quel fenomeno che stava facendo andare a gambe all'aria l'azienda perché fermava tutte le prima DS!
Comunque il chimico Trouche è anche il padre del tetto in vetroresina, lo stesso che -parla Saini- «ogni tre tetti prodotti, uno andava buttato perché venuto male o non stagno».
A fianco del problema di fabbricazione, ce n'è un altro che ha generato certezze come la tua: la vernice nella massa SI DETERIORA nel giro di qualche mese o -nella migliore delle ipotesi- in pochi anni, perdendo dapprima lo strato di brillantezza (ed il metallizzato nelle vernici che prevedevano), per poi schiarirsi di diversi toni.
Ecco come il Vert Argenté diventa un verdolino pallido, come il Brun Scarabée diventa quasi crema e come il nero diventa un marrone tendente al grigio.
C'est facile.