Ottava puntata delle traduzioni delle prove su strada di l'Auto-Journal!
Qui tutte le altre prove su strada:
http://forum.ideesse.it/smf/index.php?topic=13027.0Una mia piccola nota introduttiva:
Avendo tradotto le altre prove e avendo letto prove di altre automobili in queste riviste, alcuni giudizi, inevitabilmente e penso involontariamente, sembrano andar contro a quel motto di "indipendenza e obiettività" di l'
A.-J..
Le differenze nelle opinioni dei diversi collaudatori della rivista riguardo alle DS (e alle Citroën in generale) sono abbastanza evidenti e potrete notarli anche voi rileggendo le altre ... Bernard Carat, autore di questo articolo, non mi è mai parso un grande estimatore delle vetture del Double Chevron. E' anche vero però che dopo vent'anni di prove alle DS probabilmente non erano molto invogliati a decantare le qualità di un'automobile arcinota al pubblico e difficilmente un modello "di puro marketing" come la DSuper5 avrebbe potuto esaltare un guidatore esperto.
Questo spiega le sole quattro pagine dedicate a questo esemplare.
Buona lettura!
![[:hello]](http://forum.ideesse.it/smf/Smileys/classic/icon_smile_hello.gif "Hello")
Novembre, 1972
Citroën DSuper5 - prova su stradaUn punto proprio al centro della gamma Tra le numerose Citroën modificate per il 1973, la DSuper5 è passata un po' in secondo piano, forse per la sua denominazione complicata, poco intrigante ma comunque logica.
Prima di tutto, occorre precisare come questo modello si colloca all'interno della gamma D, ormai così ricca con oltre dodici vetture diverse, frutto di svariate combinazioni tra tre cilindrate, tre cambi e due tipi di carrozzeria, berlina e break.
A dire il vero, sulla DSuper5 non compare nessun elemento inedito: si tratta di un sapiente cocktail in cui si ritrovano il motore della vecchia DS 21 a carburatore, un cambio a 5 marce e delle finiture a metà tra la povertà della DSpécial e l'opulenza delle DS.
Sulla carta, questi ingredienti appaiono come un buon compromesso economico, fatto per coloro che viaggiano molto, soprattutto sulle autostrade.
Con una cilindrata di 2175 cm3, un carburatore doppio corpo e una compressione di 8,75, la potenza effettiva è sempre di 106 CV DIN a 5.500 giri/min. Per quanto concerne il cambio, la quinta marcia "economica" è molto lunga poiché sviluppa 36,2 km/h a 1000 giri. Per il resto, ritroviamo una tecnica arcinota ma ancora all'avanguardia, nonostante i 18 anni di presenza sul mercato. La sospensione idropneumatica non è stata imitata da nessuno; i freni a disco fissati al cambio sono ancora molto moderni; la carrozzeria leggera e smontabile, montata su una piattaforma rigida, è invece invecchiata a causa della sua fragilità ai colpi.
Sulla DSuper5 non c'è alcuna modifica estetica o di meccanica ma è rimasta l'unica a utilizzare questo motore a metà tra il "piccolo" due litri e il "grosso" della DS 23.
10.000 chilometri sul contachilometri, una splendida giornata d'autunno ed eccoci a Monthléry con la vettura e il materiale per la prova.
Tutto regolare, ma al quinto giro dell'anello di velocità qualche delusione: 169.8 km/h, quando invece Citroën annunciava punte di 175 km/h. La quinta marcia si "sgonfia" e non riesce palesemente a trainare l'insieme della vettura. Una scalata in quarta si risolve in uno scacco: il motore non prende ritmo.
Certo, in autostrada con il vento in coda e dopo una discesa è possibile andare un po' più veloci che a Monthléry, ma questa pista ha il merito incomparabile di riprodurre i vari terreni di prova. Insomma, la Citroën DSuper5 fa fatica a raggiungere la sua velocità massima e manca di
souplesse. Non solo la quinta è troppo lunga ma ancora, in seguito a un rallentamento, la quarta non riesce sempre a rilanciare la vettura. La potenza è veramente scarsa sotto i 3000 giri, il che nuoce parecchio alla ripresa.
Anche in accelerazione i tempi non sono brillanti per questa cilindrata. Con partenza da fermo, abbiamo percorso 400 metri in 18" 4/5 e il chilometro in 35". La ripresa in quinta marcia è ovviamente ancora più debole: 23" e 43" 4/5 da 40 km/h e 21" 1/5 e 41 " con partenza da 50 km/h, misurazione specifica considerando la lunghezza dell'ultima marcia.
Se non altro, il cambio beneficia di una buona progressività dei cinque rapporti. La sincronizzazione è corretta per quanto un po' lenta ma la leva del cambio presenta giochi eccessivi. In compenso la griglia è impostata con logica e i passaggi quinta-quarta sono molto facili.
Poco nervosa questa DSuper5, è quindi anche poco "golosa"? La risposta è affermativa, soprattutto nella guida turistica, ma ha comunque richiesto 10.2 litri a 70 km/h di media sul nostro circuito speciale. Tirando a fondo le marce, a una media di 119 km/h tra statali e autostrade, il consumo è aumentato a 14.6 litri, un valore non certo economico.
La quinta marcia riduce il regime di circa 1000 giri e il consumo di oltre un litro alla stessa velocità, il che è apprezzabile. Sulla curva del grafico si notano 9 litri a 100 km/h, 15.4 litri a 150 km/h e 20.5 litri a 169 km/h.
Sulla sicurezza di marcia in ogni condizione è stato già detto quasi tutto. Bisogna insistere tuttavia sul "fattore assuefazione", poiché queste vetture richiedono sempre un certo periodo di adattamento. La stabilità e l'aderenza sono esemplari; la pioggia e il vento non riescono minimamente a influire sulla traiettoria.
Su strada occorre però abituarsi allo sterzo molto assistito che talvolta reagisce brutalmente. Conviene anche stare attenti al pedale del freno, caratterizzato da una corsa troppo corta che gli toglie ogni caratteristica di progressività. La frenata, anch'essa molto assistita, si rivela potente e resistente al surriscaldamento: neanche dei continui rallentamenti pongono problemi particolari.
In città occorre stare attenti all'ingombro della vettura, alla visibilità mediocre verso il davanti e a quella francamente pessima verso il dietro. Il cofano e il cruscotto sono troppo alti e il lunotto troppo piccolo e mal disposto. Come per tutte le DS, questa Super5 non è semplice da parcheggiare in città!
Che dire del confort delle sospensioni? Solo che è eccezionale, ma anche che non è progredito negli anni. Certi dossi sono sempre assorbiti con brutalità sia davanti che dietro. Insomma, un tappeto volante con qualche "colpo di racchetta". La prima qualità della sospensione idraulica è la regolazione in altezza e l'insensibilità al carico: un'auto sempre orizzontale e con un'altezza variabile, ecco due grandi vantaggi.
Anche i sedili non sono stati modificati e la posizione di guida è sempre particolare. Dietro, lo spazio per le gambe è incomparabile.
Le finiture e l'equipaggiamento della DSuper5 sono ben noti, poiché vi si ritrova l'impostazione e il cruscotto delle DS, con poche eccezioni.
Le piccole coppe ruota sono messe apposta per declassare il modello verso la povertà. Il retrovisore interno e i tergicristalli sono sempre perfettibili; in compenso ritroviamo sempre con piacere i fari allo iodio orientabili e anche due luci di retromarcia.
Nessun miglioramento per quanto riguarda il baule, il cui sfruttamento è limitato dalla strettezza del cofano.
Da notare, infine, una climatizzazione e un'aerazione molto complete per chi sa leggere e comprendere il libretto d'uso e manutenzione.
ConclusioneLe Citroën della gamma D stanno quasi per raggiungere la Traction Avant per longevità di produzione. A discapito delle aggiunte annuali e malgrado i continui miglioramenti, queste vetture accusano l'età. La DSuper5 è un buon compromesso di prestazioni ed economia ma la sua scarsità di potenza a basso regime influisce sulle medie. Il cambio a 5 marce, al contrario, riduce i consumi e ne fa una buona autostradista, confortevole, sicura e comunque veloce. Il suo prezzo è abbordabile se confrontato con le costose DS 23.
Bernard CARAT
Qualità-5a marcia interessante
-Stabilità molto buona
-Frenata potente
-Vettura molto confortevole
-Consumi ragionevoli
-Sospensione regolabile
-Molto spazio dietro
-Meccanica sperimentata
-Concezione d'avanguardia
Difetti-Scarsa potenza a basso regime
-Carrozzeria sorpassata e fragile
-Visibilità mediocre
-Vettura poco maneggevole
-Qualche "colpo di racchetta"
-Baule poco pratico
-Equipaggiamento incoerente
-Tergicristalli scarsi
