E' sempre difficile dare le parole giuste agli stati d'animo di un giorno, di un minuto, di un secondo.....ci proverò sperando di non annoiarvi troppo, e magari in una giornata di pioggia come è oggi riesce più facile.
E' stato per me un week end davvero particolare, che sono riuscito ad assaporare fino in fondo, fino all'ultima goccia di nobile di Montepulciano (vino sempre di grande spessore, nel tempo mi ero dimenticato della sua maestosità e purezza).
Ci eravamo preso il venerdì io e Manuela per una vecchia promessa fattagli tanti anni fa: portarla a visitare Cortona, terra delle sue origini.
Per tanti anni, causa più che altro immersioni e famiglia ho sempre rinviato; quest'anno per la prima volta pausa invernale dalla subacquea (ci si fa vecchi....) e la grande occasione offerta da Caterina con la concomitanza del suo raduno: ed allora venerdì mattina via, destinazione Cortona!
Avevo preparato la monofaro, la ID19 del 1966, la predestinata per l'ICCCR olandese, in modo da provarla un po', poi mi è venuta in mente una ricorrenza particolare: a fine gennaio 2006, esattamente 10 anni fa, andai a prendere la mia prima DS, la 21ie pallas sable metalisè del 1970, la gemella che uscì dalla catena di montaggio dietro quella di mio padre.
La macchina inseguita lungamente dopo 2 anni di giri, letture, conoscenza del vecchio forum, la macchina ex pik as ed ex noto dj di Rubiera che si era stufato.
Me la portai a casa dopo una nevicata fortissima in quel lontano 2006, con l'aiuto di un omino che arrivò all'appuntamento per aiutarmi a visionarla insieme.
Si presentò con un buffo cappellino azzurro di lana e con passo ciondolante "esclamai tra me e me: ma questo ne capirà di DS???".
L'omino era Marco Admin Citro'.
E quindi con un pizzico di nostalgia ed assorto nei miei pensieri, ma con una grande voglia di partire, mi avviai in box e misi in moto sicuro la mia vecchia DS21: un po' di riscaldamento d'obbligo perchè con la IE fatico sempre un po' a trovare il giusto feeling di guida fino a che il motore non è ben caldo, eppoi caricate le piccole Tina & Jolie sul divano posteriore e con Manuela di fianco, partenza destinazione Toscana.
Il viaggio di andata è stato fatto in tranquillità assoluta, tempo nuvoloso ma niente pioggia, andatura molto rilassata.
Nel primo pomeriggio finalmente eccoci a Cortona: davvero bella, non l'avevo mai vista se non in qualche scorcio di film.
Mi ha letteralmente stregato, al punto che spero davvero di tornarci molto molto presto.
All'imbrunire partenza destinazione Hotel Nonna Rosa a Chiusi, dove ci aspettava Giorgio, simpatico ed appassionato padrone di casa del "vespaio".
Parcheggiata la DS e scaricato tutto, riflettevo sotto la doccia di quanto sono belli alcuni momenti, di come passano veloci ma lasciano segni forti al tempo stesso.
La bellezza di prenderci un po' di tempo per noi stessi, per i nostri vecchiumi, per i nostri affetti, rimane qualcosa di impagabile in un mondo che corre sempre tanto, troppo veloce.
La cena del venerdì è stata decisamente ottima: abbiamo mangiato decisamente molto bene e con piatti tipici tosco/laziali.
Poi finalmente il sabato, con l'arrivo di amici & DS ed il tuffo diessistico d'obbligo.
Bello rivedere i soliti cari amici, e bello conoscerne di nuovi, così come alcune auto davvero molto belle che non avevo mai visto: la spettacolare monofaro DS21'67 targata Ancona, la magnifica DS23 semi di Francesco e della sua splendida famiglia, la bella e conservatissima Dsuper5 di Giorgio, la bellissima 20 pallas di fefeno, a via via le altre, compresa la 2cv unica ed originale nella sua livrea particolarissima.
Bello e toccante anche rivedere Maurizio, con il quale ho condiviso un lungo percorso in seno al RIASC ed al club, e con il quale negli ultimi tempi si è discusso tanto, forse troppo.
Si è parlato a lungo, ci si è spiegati su parecchie cose.
Ho visto cosa sta portando avanti, per il CDS, per il club, per i club.
Ci siamo riproposti di dimenticare le recenti incomprensioni e di provare a dare ancora maggior senso ai nostri sforzi, ognuno dove si esprime meglio.
Il tesoretto di club così forti ed uniti è unico nel panorama europeo, va fatto girare al massimo potenziale e non con i motori al minimo.
Per pranzo di nuovo tutti insieme, ottime portate, magari non molto tipiche, ma decisamente abbondanti e di qualità.
Nel pomeriggio gli ultimi arrivi, il grande Carlone, Alessio, Motommss disperso, Giorgio, Mambo, Iondolo, ed altri che ora non ricordo.
Partenza per la visita alla spettacolare chiesa di san Biagio eppoi alle cantine Gattavecchi a degustare degli ottimi rossi, nobili, riserve.
Vini molto preziosi: ultimamente nella frenesia dei piemontesi avevo dimenticato quanto fosse ancora importante e piacevole il caro Sangiovese.
La sera purtroppo io e Manuela siamo rientrati in hotel e ci siamo persi lo spettacolo di vedervi "guazzare" nelle terme: d'altronde con Tina & Jolie non saremmo mai potuti entrare, e lasciarle in macchina non me la sono sentita, dove vado io vengono loro; da quando sono arrivate loro ho anche smesso di girovagare per il mondo con aerei e dovuto fare qualche rinuncia, ma non c'è prezzo al mondo che non valga la pena.
La domenica splendido giro in una località che mi ha davvero rapito un pezzetto di cuore: Pienza!
A parte la strada collinare di bellezza inusuale, con curve dolci e pendii fatti apposta per esaltare le nostre DS, e panorami mozzafiato per i nostri occhi, ciò che mi ha davvero colpito è stata questa piccola gemma incastonata tra le colline, Pienza appunto.
Non oso immaginare cosa sia a primavera, con gli uccellini che cantano nell'aria fresca e frizzante ed il verde intenso ad illuminare tutto ciò che sta intorno.
Peccato non essere riuscito a vedere la cattedrale causa funzione liturgica, proprio ieri Manuela mi ha detto che hanno fatto un servizio sulla rai ed era molto molto bella.
Rientro all'hotel per l'ultimo pranzo e le foto, ultimo momento per dare un'immagine sincera delle nostre percezioni: le macchine non tante, quelle giuste; gli amici di sicura qualità.
Mi spiace molto non essere riuscito ad abbracciare Mambo e Simona, ed il caro Rama ed il gruppetto che si stava fumacchiando il sigaro nell'angolino, ma ero con la mente già proiettata al viaggio di rientro che sapevo non sarebbe stato semplice, e mi è venuto in mente dopo: sorry ancora ragazzi, come vedete vi ho pensato e vale uguale se non doppio.
Il viaggio di rientro è stato bello ma non facilissimo: pioggia intensa e nebbia, con Giorgio con la Dsuper5 che ci dava dentro di brutto ed io dietro di lui.
Ma gli squali si sa, in mezzo all'acqua non hanno rivali
......e così alle 9.10 eravamo a casa, felici e sorridenti come non mai.
Una domanda sorge spontanea: quando si replica?