Qualcosa di meno vecchio?
Facendo un paragone con vetture di classe senza tempo, di intramontabile bellezza e "di una certà età" come DS 21 e DS 23 mi sembrava un abbinamento appropriato, meglio di tante ventenni scialbe piene di tatuaggi.
Per quanto riguarda il resto vedo che la voglia di tirare fuori argomenti triti e ri-triti come maniglie, cruscotti, sterzi ecc. ecc. torna sempre di moda. Tutto sommato va anche bene, in un forum è giusto che determinati argomenti periodicamente tornino a galleggiare, si entra qui dentro apposta per confrontarci.
Ringrazio Cronio per il bel post, ottima sinossi della diatriba.
Al di là della ovvia considerazione che ognuno ha i propri gusti (ed è bene che se li tenga, per carità) vorrei dare anche la mia personalissima interpretazione.
Il cruscotto unificato a strumenti circolari è indubbiamente di minor fascino rispetto al cruscotto "a onda". Banalmente allinea le versioni DS e ID sotto un'unica configurazione, mentre fino ad allora i cruscotti DS si erano sempre differenziati dai cruscotti ID. Però bisogna riconoscere che il cruscotto a strumenti circolari è ben più moderno e in linea con i tempi. Il tachimetro a nastro non era effettivamente più "guardabile" su una vettura top di gamma degli anni '70, così come non era più sopportabile l'assenza del contagiri.
Piaccia o non piaccia, continuità nell'evoluzione della DS per farla essere sempre al passo con i tempi.
Le maniglie incassate rispondono a logiche di sicurezza passiva e di aerodinamica. Anche qui, evoluzione in avanti.
Stessa cosa per il volante in spugna che, se in buone condizioni, è anche bello a mio parere. Il volante a nastro assorbe meno gli urti e, francamente, fa molto vintage ma su una vettura "grande" degli anni '70 sa troppo di vecchio.
L'iniezione elettronica che molti trovano incomprensibile su una DS è invece l'ultimo guizzo tecnologico che si è concessa la DS ed ha contribuito - in maniera significativa, oggettiva, inconfutabile - a ringiovanire un motore "vecchio". Robusto, affidabile, generoso ma "vecchio", come erogazione e fruibilità. L'iniezione elettronica ha cambiato decisamente carattere ed è riuscita nel compito di ringiovanire il buon caro, vecchio Becchia.
Citroen con l'iniezione elettronica ha iscritto la DS nel club dei pionieri dell'iniezione, sistema futuristico destinato a diventare normalità nel giro di una ventina d'anni. E non ha MAI fatto marcia indietro (cosa che invece fece VW, Volvo, Opel, Saab).
Quindi, l'iniezione elettronica non è altro che l'ultimo passo di un cammino di innovazione iniziato nel 1955. Perfetta continuità di progetto, dunque. Altro che aspetto anacronistico !
Tutto questo non per far cambiare giusto a qualcuno, semplicemente per dire che tutte queste scelte non sono state capricci di design o tecnologici fini a se stessi, ma hanno rappresentato una continuità di progetto, in linea con il DNA di auto "da marziani".