Uso quotidiano

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Uso quotidiano
« il: Maggio 12, 2002, 08:30:59 pm »
Mi son dimenticato di scriverlo nel post precedente...
Qualcuno di voi usa la propria Dea come auto da tutti i giorni? Cioè non che sia un rappresentante sempre per strada però non vorrei di certo prenderla per tirarla fuori solo la domenica!!!
Tipo: 80Km andata e ritorno alla settimana + spostamenti in città quotidiani li tollera? Spero tanto di sì! Grazie ancora per l'attenzione!
CIAO!
Davide

 

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #1 il: Luglio 30, 2002, 05:02:21 pm »
Arrivo in ritardissimo sul topic. L'ho potuto leggere solo ora e visto che penso di essere il "folle" citato da Marco, riporto la mia esperienza sull'uso quotidiano della DEA. Tra il '93 e il '97 ho guidato una ID 19 del '71 con cui ho percorso, in 25 mesi di utilizzo effettivo, 77.000 Km. Ma è storia vecchia e la ID purtroppo non c'è più. A fine Agosto 2001, ho acquistato la mia DS 23 IE Pallas. Appena presa, nonostante la spia dell'impianto idraulico accesa due giorni dopo averla ritirata, ho cominciato a macinare chilometri (proprio Marco ha poi scoperto che si trattava solo di un contatto, difatti la macchina frenava bene . Visto che tachimetro e contachilometri non andavano, non so dire con certezza quanti chilometri abbia fatto prima di portarla dal meccanico a fare un primo tagliando sostanzioso, ma a conti fatti sicuramente tra i 2 e i 3.000. Comunque, l'ho ritirata dal meccanico il 6 Ottobre con il contachilometri in funzione che indicava 11.760 Km. Da allora l'ho utilizzata tutti i giorni per diversi mesi. Per andare al lavoro (circa 10 km al giorno in Milano città), di sera per uscire, nei week-end per scorazzare, nelle vacanze per godermela. Per lavoro, l'ho utilizzata oltre che per andare in ufficio, per andare a Brescia, a Siena, a Treviso, in giro nel milanese e in Brianza. Ci sono andato in vacanza in Germania (a Dicembre a Wurzburg 600 Km solo andata, il primo Maggio ad Amburgo 1.200 Km solo andata), in Svizzera a Capodanno sotto la neve con tanto di catene, insomma l'ho utilizzata un po' come una macchina... normale. Tenendo conto che oggi la DEA è ferma da circa un mese e che il contachilometri indica 29.600 Km, significa che senza contare i primi a tachimetro guasto, ho fatto almeno 17.800 Km in 9 mesi. Domenica scorsa sono andato per prendere la DEA, e invece l'ho lasciata dov'era perché all'accensione la pompa della benzina (presumo) ha versato  una bella quantità di benzina sul pavimento, e siccome anni e anni fa la mia adorata CX mi è bruciata sotto gli occhi per una perdita di benzina, ho pensato bene di far tesoro dell'esperienza, e lì l'ho lasciata. La mia DEA ha un aspetto abbastanza zingaresco, il telaio è sano ma carrozzeria e interni sono messi male. Meccanicamente oltre alla pompa della benzina da sostituire, la pompa dell'alta pressione ricarica con un po' più di frequenza che 9 mesi fa, lo spinterogeno mi ha dato del filo da torcere e ad oggi non è ancora a posto (durante il viaggio di andata per Amburgo mi ha fatto impazzire, al ritorno invece sono stato più fortunato, è andata così: 1.280 Km in 12 ore e 30 minuti). Per riassumere, io sono un convinto sostenitore dell'uso quotidiano della DEA, ma non posso far finta che questo tipo di uso non sia privo di ansie e spese e che si vada incontro ad imprevisti di tutti i generi, ergo bisogna armarsi di buona volontà e di capacità di improvvisazione per non restare troppo spesso appiedati. Inoltre, come dice giustamente Marco/Admin si tratta sempre di auto che hanno più di 30 anni e quindi non si sa mai a cosa si può andare incontro. In questi quasi 18.000 Km sono rimasto a piedi senza possibilità di ripartire subito una volta sola, in viale Certosa, a causa della bobina che è morta improvvisamente (non escludo che il successivo danno a puntine e spinterogeno possa essere stato causato dai miei interventi in questa occasione). La cosa che ad oggi più mi disturba nell'uso normale, in particolare in autostrada, sono le vibrazioni e il rumore, a mio parere ciò che la allontanano di più dalle auto moderne. Chiudo, veramente, dicendo che se non avessi conosciuto ppinu (http://www.lesds.it) via web che mi ha poi messo in contatto con Marco, e se non avessi potuto utilizzare l'informazione messa a disposizione in particolare da questi grandi appassionati, sicuramente sarei rimasto a piedi molte volte in più. Thanx.
Ciao,
ico


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Offline serpiko

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #2 il: Agosto 01, 2002, 11:33:42 am »
Qualche anno fa su "quattroruote" era stato pubblicato un articolo molto interessante: la redazione aveva preso in considerazione l'ipotesi di una persona che, per risparmiare, si fosse interessata all'acquisto di un "kit completo" (diciamo così) per il montaggio di una Punto 60. L'ipotesi da dimostrare era che, non essendoci i costi di manodopera della FIAT -trascuriamo discorsi prettamente economici quali economie di scala ecc.-, l'auto sarebbe dovuta costare tra il 15 e il 35% in meno.
Ebbene, i risultati erano all'incirca i seguenti.
PUNTO NUOVA:   £ 15.000.000 circa;
PUNTO MONTATA: £ 30.000.000 circa.

Tale sproporzione era dovuta solo ed esclusivamente alle maggiorazioni applicate ai ricambi originali FIAT.

Aggiungo solo che:
1- i furti d'auto sono legati soprattutto all'enorme richiesta di ricambi a poco prezzo sul mercato nero, di cui noi paghiamo il prezzo anche ogni volta che assicuriamo l'auto contro il furto;
2- l'unica alternativa a queste cifre assurde è il mercato dei rottamai, se l'auto di cui si cerca il pezzo ha già qualche anno;
3- le case hanno tutto l'interesse a creare ricambi sempre nuovi e non adattabili ai precedenti modelli, per mantenere altissimi i ricarichi e non dare la possibilità ai clienti di rivolgersi ai rottamai.

E noi dovremmo farci tanti problemi per comprare un'auto d'epoca?


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Offline Guido

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #3 il: Agosto 01, 2002, 01:01:01 pm »
quote:

Qualche anno fa su "quattroruote" era stato pubblicato un articolo molto interessante: la redazione aveva preso in considerazione l'ipotesi di una persona che, per risparmiare, si fosse interessata all'acquisto di un "kit completo" (diciamo così) per il montaggio di una Punto 60. L'ipotesi da dimostrare era che, non essendoci i costi di manodopera della FIAT -trascuriamo discorsi prettamente economici quali economie di scala ecc.-, l'auto sarebbe dovuta costare tra il 15 e il 35% in meno.
Ebbene, i risultati erano all'incirca i seguenti.
PUNTO NUOVA:   £ 15.000.000 circa;
PUNTO MONTATA: £ 30.000.000 circa.

Tale sproporzione era dovuta solo ed esclusivamente alle maggiorazioni applicate ai ricambi originali FIAT.

Aggiungo solo che:
1- i furti d'auto sono legati soprattutto all'enorme richiesta di ricambi a poco prezzo sul mercato nero, di cui noi paghiamo il prezzo anche ogni volta che assicuriamo l'auto contro il furto;
2- l'unica alternativa a queste cifre assurde è il mercato dei rottamai, se l'auto di cui si cerca il pezzo ha già qualche anno;
3- le case hanno tutto l'interesse a creare ricambi sempre nuovi e non adattabili ai precedenti modelli, per mantenere altissimi i ricarichi e non dare la possibilità ai clienti di rivolgersi ai rottamai.

E noi dovremmo farci tanti problemi per comprare un'auto d'epoca?

 



Ciao, ho appena inserito un link nel topic "Beccati 'sto sito" che ti consiglio, oltre a non essermi mai fatto problemi a comprare auto d'epoca, non ho mai avuto e non mi interessa avere un'auto nuova...vuoi mettere il piacere di un'auto d'epoca(non necessariamente DS)?


 

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #4 il: Agosto 01, 2002, 04:40:41 pm »
quote:

PUNTO NUOVA:   £ 15.000.000 circa;
PUNTO MONTATA: £ 30.000.000 circa.



Vado fuori topic, però è importante ricordare che un'auto è composta da migliaia e migliaia di pezzettini, ed il costo di una vite di ricambio non è nel pezzo in se', quando nell'enorme lavoro di catalogazione, identificazione, immagazzinaggio e trasporto che ci sta dietro. In pratica paghi la comodità di andare dal ricambista, dire <<voglio questo>> ed averlo in tre minuti, capillarmente ed in tutto il paese... non pensiamo sempre alle congiure!

Ciao


Re: Uso quotidiano
« Risposta #5 il: Agosto 01, 2002, 06:16:41 pm »
Vorrei anche aggiungere che il ricambista dovrà pure campare e nel prezzo del ricambio, oltre al costo del ricambio, della confezione, del contributo CONAI (lo so anni fa' non c'era, oggi c'è e chi lo paga secondo voi?), oltre ai costi di trasporto (e quindi anche i trasportatori ci campano) e stockaggio, oltre ai costi di catalogazione (belli i manualoni con tutti i pezzettini di ricambio ben disegnati, descritti e codificati), oltre all'IVA c'è anche il ricarico per il nostro povero, si fa per dire, ricambista. Sembra facile, ma quando si va ad analizzare quanto lavoro c'è dietro a una bustina con una vite e una rondella si riesce anche a giustificarne il prezzo.

Stefano
Stefano

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Offline serpiko

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #6 il: Agosto 02, 2002, 10:08:50 am »
Marco e Stefano, in parte avete ragione: difatti le vostre considerazioni erano già contenute anche nell'articolo che citavo. Purtroppo il problema del prezzo di tali pezzi non sta nei costi di cui parlate (guadagno diretto del ricambista, costi di catalogazione ecc.) ma nell'ulteriore ricarico che la casa impone per sè; nello stesso servizio anche questo valore veniva percentualizzato ma, siccome non ricordo bene, evito di scriverlo. Se volete posso provare a ricercare quel numero (non so e scansisco il servizio, poi ve lo mando via e-mail.

Comunque vi porto un semplice esempio, ancora legato al gruppo Fiat (non che abbia nulla contro la Fiat, penso che le altre facciano praticamente lo stesso): mio nonno invecchia e comincia a conoscere i marciapiedi del paese, l'anno scorso con la sua 33 Sportwagon ne ha urtato uno piegando il cerchio di latta in modo irreparabile. Il suo gommista, per limitare la spesa, si è rivolto direttamente alla ditta che produce tali pezzi per Fiat. Questi gli hanno spiegato che, per contratto, non potevano vendere ad altre ditte gli stessi pezzi che producevano in serie per Fiat; parlando di prezzi hanno aggiunto che tali lavorazioni venivano vendute al cliente per una cifra pari a 1500-2000 £/kg. Quindi il buon vecchio Mario è andato dal ricambista e ha comprato il cerchione, l'ha montato e ha presentato il conto.
A questo punto le soluzioni sono 3:
1 - mio nonno viaggia con un cerchione del peso di 35/40 kg;
2 - i costi di catalogazione ecc. + guadagno del ricambista sono pari al 800/1000% del prezzo pagato da FIAT;
3 - il ricarico è lievemente alto...

P.S.
Prometto che dal prossimo post cercherò di essere più circonciso...


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Offline Admin

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #7 il: Agosto 02, 2002, 01:24:24 pm »

Se faccio i conti secondo la mia esperienza che è in un campo lievemente diverso (telefonia, ergo elettronica di consumo) non è detto che sia un furto.
Le spese di <<struttura>> (rete, magazzini, capannoni, stipendi dei dipendenti etc) sono composti in gran parte da una quota fissa (il magazzino c'è ed i dipendenti li paghi che ci sia un pezzo o centomila) ed in minor parte da una quota variabile col numero di pezzi trattati. Più o meno tutti formano il prezzo ripartendo questa quota secondo varie regole sui vari pezzi, e per ciascun tipo di pezzo dividendo per quanti ci si aspetta di venderne.
Il risultato è che sui prodotti di largo consumo incide abbastanza poco ("economia di scala"), su quelli di uso meno frequente si vede molto di più. Se fai la stessa ricerca sulle pastiglie dei freni dovresti scoprire una scarto molto minore riguardo al cerchio che non credo sia venduto tutti i giorni.
Negli anni '80 ci fu un momento in cui le case provarono a guadagnare coi pezzi di ricambio: ricordo che la mia "Panda" faceva fuori marmitte manco fossero di carta velina: una ogni 30.000km !!! Poi capirono che il ritorno d'immagine era pessimo ed oggi l'affidabilità in generale è molto molto alta. Di certo nessuna ditta è un'associazione caritatevole ed il ricambio è un prodotto in cui la concorrenza è assente: Se vuoi uno sportello della Panda lo trovi alla FIAT, mica alla FORD, per cui è comunque logico pensare che un utile ci sia...



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Offline hhaldo

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #8 il: Agosto 02, 2002, 06:55:08 pm »
Porto il mio esempio.
Lavoro in una azienda che produce scambiatori di calore.

Un prodotto di bassa gamma ( intendo applicazioni commerciali ) che costa 100 ( costo di produzione tutto incluso ) viene messo a listino a 450 .
Il distributore acquista a sconto 50% , quindi  225 , e rivende all'installatore caricando dal 25 al 30% .
Quindi l'installatore paga da un minimo di 300 a un massimo di 320.
L'intallatore vende un impianto con un sacco di altre cose aggiunte , ma è ragionavole pensare che al cliente finale lo scambiatore costerà quanto il nostro listino ufficiale.

Per prodotti più grandi il nostro K iniziale è più basso ( il valore del prodotto è maggiore , ma il numero di pezzi prodotti è inferiore ).
I passaggi sucessivi invece sono grosso modo gli stessi.

Altro discorso per i ricambi : in questo caso il nostro K iniziale è da 5,5 - 6 per i ricambi più grossi e costosi , fino a 7 e oltre per le parti più piccole.
Anche il distributore applica maggiori margini su di essi.

Concludo dicendo che in termini percentuali i ricambi rappresentano il 4% del fatturato , ma i margini di guadagno sono più che doppi rispetto ai prodotti finiti.

La produzione automobilistica è una cosa diversa , soprattutto per quanto riguarda il numero di pezzi prodotti , quindi è ragionevole pensare che i margini di guadagno siano più bassi , però nella catena c'è un passaggio in meno ( manca l'equivalente dell'installatore ) poichè noi automobolisti acquistiamo da una filiale ( che si fornisce direttamente dalla casa madre ) oppure da un concessionario / rivenditore sul quale la filiale di zona può prendere una provvigione.


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Offline Vince

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #9 il: Agosto 02, 2002, 10:05:14 pm »
Voglio dire anche io la mia.Se l'ho già detto è perchè sono arterio.L'anno scorso ho dovuto cambiare l'alternatore della Opel Astra SW del '97.A parte il discorso sull'opportunità di sostituirlo in toto o revisionarlo, (in seguito ho saputo che a volte basta sostituire un componente interno per farlo funzionare nuovamente) il mio meccanico di fiducia me lo ha fatto pagare ottocento mila lire (escluso il montaggio).
MI è sembrato caro cosi' ho provato a telefonare ai ricambisti della mia città con il seguente risultato.
Concessionaria Opel : unmilioneduecentomila
Un ricambista: ottocentomila (forse quello che lo ha venduto al meccanico? :-))
Un altro ricambista: seicentomila
Un altro: cinquecentomila
Un altro: duecentosettantamila
Tutto ciò al prezzo di 5 o 6 telefonate!!!
Da notare che incredulo sono andato a parlare personalmente con quello che mi ha detto 270mila, gli ho spiegato che a me lo avevano fatto pagare ottocento e lui mi guarda e mi fa: si,si lo so...
Ovviamente da allora giro al largo dagli altri ricambisti,anche se mi faccio sempre fare un preventivo, (a proposito ad uno di quelli ho chiesto le pastiglie freni textar per la ds, come mi ha detto 130 euro l'ho mandato a prenderle, torna e non erano mica textar.Glielo faccio notare allora dice:è vero non sono textar,quelle costano 190!)
ed ovviamente giro al largo anche da quel meccanico!!
La mia filosofia attuale è:lotta dura contro i truffatori, i ricambi me li compro io ed il meccanico li monta se vuole,ma stranamente storcono un pò il naso...
E' vero, chi lavora va retribuito, anche io ho uno stipendio, ma chi vende a 27omila cosa fa non mangia? e chi vende a 1200mila lo stesso ricambio quanto mangia!!??
e perchè una delle mie ore viene retribuita 15mila lire e quella del mio meccanico dalle 45 alle 60 mila?

Vince

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Offline Vince

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #10 il: Agosto 04, 2002, 12:25:53 am »
quote:


Caro Vince, mi dispiace ma qui caschi come un asino.
Le tue 15mila nette, se sei lavoratore dipendente, alla tua azienda costano probabilmente più di 60mila.
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Alla mia azienda costeranno 30mila e le 15 non sono proprio nette, devo pagarci le tasse,tutte!
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La differenza sostanziale poi è che se dal meccanico non va nessuno ad aggiustare la macchina, lui non mangia, mentre tu questi problemi, da dipendente, non li hai, o se li hai li hai in maniera MOLTO attenuata
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non capisco,anche io se non lavoro non mangio,altrimenti stà certo che non ci andrei.

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Per quanto riguarda i truffatori, io credo che il mercato sia l'unico giudice che decreterà il loro fallimento, ma qui il caso - ad esempio- di David Auto, che a me mi ha truffato senza ombra di dubbio
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purtroppo non è cosi',i truffatori prosperano,guadagnano molto di più di quelli onesti,ci si può difendere con l'informazione come facciamo qui,è per quello che ho scritto il post precedente e che insisto
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Poi sulla storia di andare dal meccanico con i ricambi in mano, cosa vuoi che ti dica, è una cosa che fa un po' pena. Secondo me dipende dai meccanici: devi trovare quello giusto. Poi tutti possono sbagliare, anche loro.
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più che altro è una cosa che fa perdere tempo,ma visto quel che si può risparmiare ne vale la pena...
certo sbagliare capita a tutti ma basta dirlo e assumersene la responsabilità
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 Ma questo sarà sempre peggio perché le Case automobilistiche stanno riassorbendo tutto, e quando vai dalle Case a riparare la macchina, altro che cazzi, caro Vince, prova a presentarti con il pezzo in mano. Prova a chiedere lo sconto, prova a chiedere una dilazione di pagamento. Prova a chiedere di non pagare l'IVA...
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non vado più alla casa a riparare l'auto, non posso permettermelo,io,anzi visto che l'unica auto nuova che ho acquistato in vita mia funziona più o meno come le vecchie, ed in più i ricambi costano molto di più di quelli del rottamaio con i soldi che ho speso ne avrei comprate 4 o 5 , vale a dire: non mi beccano più!, ammenochè non diventi improvvisamente miliardario, allora tra qualche ds cabrio una porschettina la terrei...
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Forse tu che sei più anziano sei andato una volta in Gattamelata a portare la tua DS.


non conosco il posto di cui parli, se ho capito quel che vuoi dire non è un posto economico,il problema però è se paghi il lavoro per quel che vale, quel che non capisco è:se un lavoro si può fare a 100 perchè me ne chiedi 150,170,200??!!

Vince

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Re: Uso quotidiano
« Risposta #11 il: Agosto 04, 2002, 02:55:01 pm »
ciao bel sito


Re: Uso quotidiano
« Risposta #12 il: Agosto 04, 2002, 05:58:40 pm »
quote:

e perchè una delle mie ore viene retribuita 15mila lire e quella del mio meccanico dalle 45 alle 60 mila?



Il fatto è che il meccanico è un imprenditore, per cui lui si espone ad un rischio che è opinione comune ritenersi accettabile vedere retribuito. Gli autoriparatori hanno inoltre spese morte ingenti (dipendenti, affitto, luce, ecc.). Tra le spese vive le attrezzature costano parecchio: la DIMA di un carrozziere anche 100 milioni, un forno IR anche di più. I meccanici hanno attrezzature meno costose, ma mentre i carrozzieri fanno bene o male le stesse cose i meccanici tendono a specializzarsi, aumantando gli intermediari. Per esempio oggi sono finiti i tempi dei meccanici che rettificavano le testate con la loro rettifica ed il loro tornio. Oggi il meccanico sotto casa spedisce la testata dal rettificatore professionista, che ha attrezzature molto più costose della piccola rettifica d'officina, grosse spese, ecc. Sicchè deve aumentare il prezzo del suo lavoro, del quale il meccanico è il rivenditore al cliente finale. In fine dei conti comunque un'officina media incassa il 35-40% del costo lordo esente IVA di un'ora di lavoro. Il fatto è che tra il frequente nero e le ore gonfiate questa percentuale si innalza di parecchio. Comunque a parere mio un meccanico che in una grande città prende più di 25-26 euro all'ora (IVA esclusa) deve essere davvero di "comprovata" bravura.

 

Re: Uso quotidiano
« Risposta #13 il: Agosto 04, 2002, 06:12:54 pm »
quote:

quante volte molti di noi scoraggiati da un prezzo elevato prospettato da un altro meccanico siamo andati dal David?



Vero. Non sempre i meccanici sotto casa sono più economici dei professionisti. Però generalmente rispettano i preventivi (cosa che a detta di molti il David fa di rado) e probabilmente lavorano meglio. Faccio un esempio: al Centro Restauro per riverniciare la DS mi hanno chiesto una cifra abbastanza elevata ma non esagerata (per Bologna città), inferiore a quasi tutti i preventivi avuti da altri carrozzieri contattati. Questi ultimi hanno in parte sparato alto perchè la macchina non la conoscono, e anche perchè sanno che se per imperizia ci mettono il doppio delle ore che ci metterebbe un esperto se le devono far pagare lo stesso (ovvio, anche perchè altrimenti non avrebbero interesse a lavorare e ci direbbero di andare a scocciare altri colleghi, come frequentemente mi è accaduto). Però gli altri mi hanno garantito che avrebbero fatto il lavoro portando a ferro la lamiera ed evitando l'impiego di stucco e vetroresina, mentre il professionista mi ha detto chiaro e tondo che avrebbe verniciato sopra il vecchio colore. Personalmente il carrozziere che ha ora la macchina si è messo a ridere quando gli ho riferito l'aneddotto.

quote:

Per quanto riguarda i truffatori, io credo che il mercato sia l'unico giudice che decreterà il loro fallimento, ma qui il caso - ad esempio- di David Auto, che a me mi ha truffato senza ombra di dubbio, però sembra essere l'eccezione che conferma la regola:


Ma perchè ? David Auto è ancora aperto ? o lavora solo con gli stranieri, che forse non conoscono la sua fama ?



 

Re: Uso quotidiano
« Risposta #14 il: Agosto 04, 2002, 07:46:33 pm »
quote:

Qui non sei chiaro: di solito è vero il contrario. Ai carrozzieri che fanno il prezzo basso gli si chiede di verniciare sopra al vecchio colore, mentre ai professionisti del restauro si chiede di portare a lamiera.



Infatti il carrozziere mi ha fatto un prezzo (forfettario) solo leggermente più basso del CR ma solo perchè mi ha detto che mi avrebbe fatto il lavoro nei ritagli di tempo. Viceversa mi avrebbe chiesto di più, come gli altri carrozzieri interpellati che mi hanno fatto preventivi più alti di CR. Tutti però mi avrebbero portato la macchina a lamiera.

quote:

Non mi risulta che al Centro Restauro rivernicino sopra al vecchio colore!



Offrono entrambe le soluzioni, solo che quella "standard" è il doppio strato di vernice. Quella con sverniciatura, su richiesta, la fatturano il doppio. Ho chiesto esplicitamente i dettagli del lavoro "standard" e sono sicuro che è così. Mi hanno tranquilizzato dicendomi che "pochi micron di vernice in più" non sarebbero stati un problema apprezzabile. Ma se lo strato inferiore non è vernice bensì ruggine ? (domanda che ho rivolto a me stesso e non ad altri)

 

 

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