Vi dico anche la mia:
prima di essere un diessista ero, e sono ancor tutt'ora, un accanito amante di moto d'epoca, diciamo che tutto è cominciato quanto manco avevo 13 anni e giravo in proprietà private con un Califfo DeLuxe 3 marce. Fin da quel momento avevo capito che il mio mondo sarebbe stato una pellicola in bianco e nero, il technicolor era troppo giovane per me! Naturalmente non ho assolutamente trovato la via spianata a questa passione, dato che quasi tutto il parentado mi scherniva bonariamente. Ma l'ostacolo più grande è sempre stato mia madre, la quale non ha mai sopportato la "ferraglia" d'annata. Non sapevo proprio come farle digerire questa mia passione finchè un giorno, durante l'ennesima discussione (unilaterale, ovvero discutevo con me stesso, dal momento che quando mia mamma dice di no E' NO, e di lì non si schioda! [...e certe volte fa anche bene...]), le dico: "Guarda, se hai notato non ti ho mai chiesto vestiti firmati, accessori per il computer, soldi per uscire il sabato sera e quant'altro. Non mi drogo, non fumo, non vado a rubare, vado bene a scuola e l'unica mia passione sono i ciarpami vecchi...".
Da quel giorno è stato rispettato un tacito accordo che consiste da parte di mia madre di lasciarmi scappocciare sui miei ciaraffi rugginosi(entro ovviamente dei limiti economici e di buon gusto...) e da parte mia di evitare tutta una serie di spese e cose superflue e dare,per quanto posso, una mano in casa.
Secondo me la cosa migliore è trovare un compromesso, i nostri genitori sono stati giovani anche loro e quindi possono capire il nostro impeto "d'epoca" o, in generale, una passione.
Ergo, o giovin diessista gente, perseverate...