quote:quote:quote:ieri al raduno di Varese era presenta Dargent, collaboratore di mio padre dal 1957 al 1962 e chi era presente ha potuto parlare con lui. |
Sapere questo non vi fa venir voglia di chiedere "mi racconti una storia" ? Domenica a imola ho comperato il manuale del 72 che descrive il funzionamento idraulico dei modelli D e in mezzo ci ho trovato dei fogli di quaderno con gli appunti del meccanico che lavorava a tali macchine; che vi devo dire... per me valgono più del manuale stesso. E' questo che cerco di dire... ci fissiamo su particolari che abbiamo sempre davanti e ci perdiamo la reale vita delle nostre macchinine, di chi ci ha lavorato per anni cercando di farcele arrivare così come sono... ci perdiamo l'essenza stessa dell'opera.Vabbè saranno farneticazioni ma io la vivo così, magari in maniera infantile... che dire.. grazie a tutti quelli che l'hanno fatta.
Originariamente inviato da Eugenio Colazzo - 19 set 2005 : 18:21:30
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QUOTO! Senza ricorrere ai medium [...:-( ] oltre al Sig.Dargènt che, in fondo, ha vissuto la "fase" 2 e 3 della DS (compresa la Break realizzata con il Sig.Franchiset ), sarebbe interessante rivolgere delle domande a "personaggi" quali F.Sabatès, O.deSerres, i figli di Magès e soprattutto di Lefèbvre...ricordo la foto dell'Hippopotame scattata proprio dal figlio di Andrè...
Saluti
Originariamente inviato da rpallas64 - 19 set 2005 : 21:08:00
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Nell'ordine: Dargent e Opron sono già nella nostra rubrica, più volte intervistati (anche assieme in occasione dell'apertura della mostra di Antony) non hanno aggiunto molto a quel che già si sapeva in tema DS.
Il figlio di Lefebvre quel che aveva l'ha girato alla RTA, tutto pubblicato nei due volumetti relativi ai segreti del centro studi Citroën. Idem per Paul Mages ed eredi.
Ricorderai anche che Lefebvre è stato colpito da una malattia decisamente invalidante e che negli ultimi anni di vita non è stato granché produttivo, principalmente per problemi nel comunicare.
La foto del prototipo DS è stata effettivamente scattata da suo figlio, ma è un caso fortuito ed isolato: lo scatto è stato realizzato nel Var nella proprietà di Lefebvre durante dei collaudi "clandestini" dal figlio poco più che adolescente.
Sabatès lo lascio volentieri alle sue pubblicazioni che tanto lo impegnano mentre con De Serres abbiamo contatti quotidiani e dividiamo il medesimo materiale...
Se proprio avessimo voglia di dire qualcosa di nuovo sulla storia di Citroën e di chi 'ste macchine le ha fatte, non dovremmo andare tanto lontano: al Conservatoire giace una massa di documenti che sfiora i sette metri cubi. Tutto quel materiale sta passando dagli scanner e presto sarà disponibibile anche per la consultazione on-line.
Ci vuol solo un po' di pazienza.