Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)

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Offline Andrea

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Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« il: Settembre 23, 2005, 10:24:44 am »
Più di una volta  su questo Forum, si è discusso della storia delle sospensioni idropneumatiche. Si è ricordato come le stesse, con tutte le variazioni del caso, venissero utilizzate anche da altre case - naturalmente dopo Citroen - automobilistiche quali Mercedes-Benz, Rolls Royce e Bentley.

Recentemente mi è capitato, in occasione della Soiree Deesse di parlare con alcuni amici forumisti (Almauri65, GUIDODUE, MarioCX) di alcune auto ingiustamente dimenticate. Per esempio abbiamo brevemente discusso della mancanza di coraggio della Fiat nello "spingere" adeguatamente l'innovativa Autobianchi Primula. Subito dopo ci siamo soffermati sulle Austin/Morris 1100/1300 (e derivate), prodotte anche in Italia su licenza BMC dalla Innocenti di Lambrate (IM3, I4 e I5).

Queste vetture, nate nel 1962-63 per opera di Alec Issigonis, il noto progettista papà della Mini, vennero concepite fin dall'origine per montare un nuovo tipo di sospensione idraulica denominata Hydrolastic.

http://austin1800.homestead.com/Page16.html

"Originali le sospensioni, indipendenti sulle quattro ruote e realizzate con elementi elastici e ammortizzatori in gomma e a liquido, con valvole e tubi di interconnessione tra avantreno e retrotreno (sistema Hydrolastic)". ("Ruoteclassiche" n. 7, maggio 1988, p. 7).

Sistema che prevedeva, secondo quanto affermato da una reclame pubblicizzante la nostrana IM3 di "(...) Continuare a marciare sicura e spedita per la perfetta aderenza delle ruote al terreno dovuta alla formidabile adattabilità delle sospensioni Hydrolastic (...)".

La stessa sospensione venne poi resa disponibile sul resto della gamma BMC del periodo, sulle Morris Mini/Austin Seven/Mini (nel periodo 1964-1968 e sulle Clubman nel periodo 1969-1971 - vers. commerciali escluse), Austin/Morris 1800/2200 (e derivate), e sulla sfortunata Austin 3 Litre.

Non so se questo tipo di sospensione rende queste BMC delle lontane parenti delle nostre amate idropneumatiche, forse se parenti è un pò troppo magari delle semplici "conoscenti", eppure non poche sono le coincidenze che sembrano accumunare queste vetture inglesi e le nostre Citroen.

La gestione fallimentare della BMC costretta a trasformarsi nel 1968 in BLMC (di pari passo quindi con le vicissitudini societarie vissute da Citroen nel medesimo periodo ed il fallito tentativo da parte di Fiat di impossessarsi della società), l'alto costo delle sue produzioni, pare che uno studio commissionato dalla Ford UK nel 1961 stabiliva una perdita di 30 £ per ogni Mini costruita a fronte della più semplice ed economica Anglia; la difficoltà del personale specializzato nell'operare sulle sospensioni di queste auto ed i problemi che gli appassionati oggi incontrano - si leggano i forum dedicati - in fase di manutenzione/restauro, per esempio la difficoltà che l'appassionato trova nel recuperare la macchina necessaria alla ricarica delle sospensioni, etc.

Forse, se non proprio nelle caratteristiche tecniche, sono questi i punti di contatto che ci avvicinano agli appassionati di queste simpatiche vetture anglo-italiane.


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Offline guerzo

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #1 il: Settembre 23, 2005, 12:05:39 pm »
non sapevo che anche la primula montasse le hydrolastic!!ma tutte le versioni?mio padre ne distrusse una dopo pochi mesi di patente..
..in ogni caso le hydrolastic sulla mini cooper 1000 di un mio amico sono eccezionali[:love]
 

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Offline Andrea

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #2 il: Settembre 23, 2005, 01:05:35 pm »
NO ... NO ... L'Autobianchi Primula NON HA MAI MONTATO SOSPENSIONI HYDROLASTIC ... brevetto BMC. Anche il nome Hydrolastic era registrato.

Mi è servita solo per introdurre il discorso relativo al fatto che a Cernobbio parlavamo di auto incomprese/dimenticate, come l'Autobianchi Primula, ed altre ancora. Tra queste le BMC ...

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Offline Squonk!

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #3 il: Settembre 23, 2005, 03:14:48 pm »
infatti...mi sembra che la primula avesse addirittura le balestre... e che comunque adottasse l'assale rigido posteriore
Ciao Squonk!,
in quello che fai vedo lo spirito che mi anima quando c'è da recuperare una DS, sei - senza offesa - un Diessaro ( con lo stesso senso che ha per i gatti la Gattara).

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Offline Andrea

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #4 il: Settembre 23, 2005, 03:45:55 pm »

Le particolarità che rendono l'Autobianchi Primula innovativa nell'ambito del panorama automobilistico italiano sono altre, quali la trazione anteriore - prima vettura del Gruppo Fiat a possederla - la possibilità del portellone posteriore disponibile nella vers. a 3 porte - era disponibile nelle vers. 2p, 3p, 4p e coupé - anticipando così una teoria costruttiva che si sarebbe imposta sempre più a partire dagli anni '70 e che vede in Francia il grande successo - già intuito con le Renault R3/R4 - delle Renault R6 e della Simca 1100. Se pensiamo che la Fiat 127 quando venne presentata nel 1971 era disponibile solo nella versione a 2 porte e la 3 porte si rese disponibile solo a partire dal 1974 ...

Cosa curiosa la Primula - abbastanza incompresa in Italia - ottenne un discreto successo all'estero, soprattutto in Francia, distribuita dalla rete Citroen.

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Offline FeDeesse

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #5 il: Settembre 23, 2005, 03:57:48 pm »
La dauphine aveva una specie di sospensione supplementare ad aria.

PS: vicino alla mia università c'è sempre parcheggiata una Austin 1300GT rosso fuoco tetto in vinile mai restaurata (infatti è un pò conciata)
Qualche citroën.....

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Offline Andrea

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #6 il: Settembre 23, 2005, 04:08:50 pm »
Vero ma nel caso delle Renault Dauphine/Ondine la tenuta di strada non era certo il punto forte di questa simpatica vetturetta.

So che Guidodue hai bei tempi l'ha avuta in famiglia ...

La 1300 GT era prodotta sia da Austin sia da Morris.

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Offline renato

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Re: Mal comune mezzo gaudio (Hydrolastic)
« Risposta #7 il: Settembre 23, 2005, 04:09:04 pm »
[:ouch]FEDE,infatti e'li' da non so quanto tempo,dalla finestra del mio
vecchio ufficio tutti i giorni veniva bersagliata da cacche di volatili che
migravano da tutta europa;se noti puoi ancora vedere dietro nel
portellone quel magnifico plaid a quadri rosso e giallo che solitamente
veniva usato negli anni storici,per tutte le evenienze,pic-nic,gelo,camporella ecc.ecc...[:kiss]
RENE' COTTON