...subito ne levo via metà, (non dovrebbe essere un acceleratore?)...
E' corretto parzializzarlo quasi subito, poichè non è esattamente o semplicemente un acceleratore...
Lo starter è un dispositivo che serve a modificare le condizioni di carburazione del motore.
Nella corsa iniziale, tipicamente, chiude una farfalla ausiliaria, posta all' imbocco del carburatore, per parzializzare il flusso d' aria complessiva in entrata. Questa manovra permette di cambiare le condizioni di funzionamento del carburatore, facilitando la formazione di una miscela più ricca di benzina...
Nella parte finale della corsa, apre debolmente la farfalla del carburatore (funzione di acceleratore) per alzare il regime di minimo del motore.
Questa è la teoria...
La pratica vede carburatori più o meno curati (farfalle con maggiori o minori trafilaggi d' aria), getti (passaggi calibrati fissi) d' aria o di benzina più o meno puliti, accensioni più o meno in fase, candele più o meno corrette (dal punto di vista del grado termico) più o meno pulite (in funzione dell' utilizzo che se ne fa), cablaggi più o meno isolati... Abbiamo trascurato i giochi valvole, la tenuta delle sedi valvole, delle fascie elastiche, le incrostazioni e la densità del lubrificante, non già per imperizia o volontà d' omissione, solamente perchè è un topic e non una "Lectio Magistralis"...
Il minimo del motore, poi è influenzato da molte condizioni esterne, tra cui la temperatura dell' aria che entra ed anche dei condotti d' aspirazione e del carburatore stesso. Infatti, se i condotti d' aspirazione sono freddi, la miscela aspirata dal motore tende a condensarsi sulle pareti stesse, cambiando il titolo (rapporto tra aria e benzina).
In giornate particolarmente rigide, il motore ci mette più tempo a scaldarsi, perchè il caldo se ne allontana subito...(Catalano docet). In giornate particolarmente umide, la condensa sulle parteti interne è dovuta all' umidità stessa... In giornate così così, fate voi...
Nel passato alcuni motoristi particolarmente attenti facevano passare acqua del circuito di raffreddamento, nei condotti d' aspirazione, in prossimita del carburatore per cercare di portare in temperatura il prima possibile il sistema di carburazione.
Insomma, la pratica vede delle condizioni di variabilità così ampie che l' uso dello starter nasce più dall' esperienza che da regole "fisse ed immutabili", un po' come il musicista che accorda lo strumento ad orecchio (che non è il massimo in assoluto, ma per il suo orecchio si...).
Quindi per rispondere alla domanda: quando chiudere lo starter?
Prima possibile, parzializzandolo continuamente fino alla completa chiusura, compatibilmente con il funzionamento al minimo del motore.