Sfogliando le pagine di un libro appena ricevuto che descrive storia e manifestazioni del Design (Disegno Industriale) individuo una bella fotografia, la cui didascalia riporta: "Flaminio Bertoni, DS 19 Citroen, 1957" ...una splendida monofaro tutta nera!!!
Inizio a leggere incuriosito il capitolo che proprio in quella pagina comincia:
L'ipermerce, l'oggetto di culto<<All'interno della storia del design esiste una serie di oggetti che, a volte superando o enfatizzando il proprio ruolo funzionale, entrano nel mondo delle merci come "oggetti di culto"; icone di riferimento in grado di rispondere sia a una richiesta di desiderio estetico del singolo fruitore, sia di comunicare l'appartenenza a uno status symbol, culturale o economico, rispetto alla collettività.>>
E qualche riga dopo:
<<L'analisi di Roland Barthes condotta nel suo
Miti d'oggi (1957) ha dimostrato il potere di fascinazione degli oggetti, tra cui ricordiamo la lettura della
Citroen DS, assunta come segno forma e, al pari delle cattedrali gotiche, come "una grande creazione d'epoca, concepita appassionatamente da artisti ignoti, consumata nella sua immagine, se non nel suo uso, da tutto un popolo che si appropria con essa di un oggetto perfettamente magico". Qui l'oggetto diventa mito, "nuovo Nautilus", assumendo un'aura che lo trasforma in merce di desiderio e di valore.>>
...anche oggi salirò sulla mia Id un po' più fiero di lei!
Ciao, L
Riferimento bibliografico: GuideCultura Mondadori: Design (2004) di M. Vercelloni e R. Bianchi