Già dalle 9 del mattino l'arco di Trionfo inizia a gustarsi uno degli spettacoli più strani cui abbia assistito nella sua secolare storia: le auto cominciano ad allinearsi in Rue de Fois, lentamente, con ordine gli schieramenti vanno completandosi. Dapprima viene occupata solo una parte del viale, poi si riempiono tutte le tre corsie di destra, poi anche quelle contromano; una, due, tre, tutte le corsie, e le Dee continuano ad arrivare.
Partono colpi di clacson alla rinfusa, giubilanti, i conduttori si guardano sorridenti e pensano contemporaneamente alla stessa cosa: è tutto reale. E per qualche minuto tutte le DS suonano contemporaneamente le loro trombe bitonali: è l'inizio del trionfo.
Non abbiamo modo di vedere quel che ci aspetta dopo aver girato intorno all'arco, capiamo che c'è molta gente ad assistere ma non ne abbiamo l'esatta dimensione: così, quando ci troviamo tra due ali di folla ininterrotte fino al ponte Alessandro, diventa difficile trattenere le emozioni e resistere a quella commozione che sale, sale, sale inesorabile fino agli occhi e poi scende per le guance bagnando gli angoli della bocca.
Ma non sono il solo ad aver sentito tutto questo fascino...
Si sta celebrando un mito vero, tutti cominciamo ad esserne consapevoli e più di tutti se ne rendono conto le DS, che si godono la loro giornata: questo non sarebbe potuto accadere per nessun'altra automobile, solo tu, Dea, nella storia.
Arriviamo al Trocadero infinitamente felici e nondimeno sfiniti, quando il cuore si mette a battere così forte non ci sono energie che tengano.
Roxanne, 34 anni dopo sei tornata a casa.
E' stato un onore accompagnarti fin qui.
Verso le 16 ripartiamo in direzione dell'Italia, il tempo di tentare un impossibile soccorso per una 21 cabrio in panne appena fuori Parigi (tubo HP rotto...) e viene il momento di fermarsi per la notte: troviamo un posticino carinissimo una 70 di km a sud di Auxerre.
Che giornata, ragazzi, che giornata: se mai avrò dei nipoti, non mancherò di raccontar loro di questa domenica!