La Dea ai tempi della Dea

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Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #15 il: Ottobre 25, 2002, 12:07:51 pm »
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[Chiesi alla mamma: "Perché non hai preso una 2cv?" risposta: "Non era in vendita in quegli anni". Sarà vero?



Vero !
Dal 68 al 76 la 2CV non venne importata in Italia, per non ostacolare la diffusione della Dyane.
 

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Offline ugolux

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Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #16 il: Ottobre 25, 2002, 12:46:44 pm »
quote:
Originally posted by serpiko

Ma siamo completamente fuori tema, chi altro mi racconta della DS ai tempi della DS??

Caro Serpiko, ad occhio e croce i più "grandi" sono i due Guidi, seguiti a ruota dall'Admin, Vince, io, ecc.
Mi sa che la dea ai tempi della dea non l'ha vista nessuno (del forum)... [:D]
Ugo
Sei un idiota, ma i Cyloni hanno un sistema per far sembrare tutti noi dei grandi idioti... (Ten. Kara “Starbuck” Thrace, dell’astronave Battlestar Galactica)

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Offline mecca

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Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #17 il: Ottobre 25, 2002, 05:45:38 pm »
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Originally posted by ugolux

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Originally posted by serpiko

Ma siamo completamente fuori tema, chi altro mi racconta della DS ai tempi della DS??

Caro Serpiko, ad occhio e croce i più "grandi" sono i due Guidi, seguiti a ruota dall'Admin, Vince, io, ecc.
Mi sa che la dea ai tempi della dea non l'ha vista nessuno (del forum)... [:D]
Ugo

Caro Ugolux,se ti senti"anziano" alla tua eta', aspetta di arrivare ai QUARANTA ,e poi senti che botta che ti arriva.Io sono entrato in quota da due mesi, e ti assicuro che il giorno del compleanno sono stato veramente male.Cmq,adesso, voglio cercare di tornare indietro nel tempo e sperare di ricordarmi i miei primi incontri con le dee.La prima citroen che mi colpi' fu' un modellino di id/ds ambulanza che mi era stato regalato dal BABBO e che una sera ,dopo cena mi spiego' qual'era il suo impiego(lo ricordo come se fosse adesso).Ma la prima citroen vera che rapi' la mia  fantasia di bambino fu' un giorno fine '60,mentre eravamo fermi ad un distributore lungo la Flaminia,ci sfreccio' davanti un monofaro familiare che riuscii ad inquadrare dall'inzio alla fine ,e vi lascio immaginare il perche', tanto era particolare la scenetta nella "'Italietta "provincialotta,nelle idee,di quegli anni.Il familiare in questione era di color arancione targata francese ,con all'interno 5o6 suore vestite col proprio abito di "servzio".Potete capire che tale vista,molto simpatica ,non poteva certo passare inosservata a gli occhi di un bambino(e non solo). durante le elementari,passavo ogni giorno davanti ad un SM la cui linea colpi' molto la mia fantasia a tal punto che il copriruota posteriore(secondo me',pero', fuorviato sicuramente dll'averlo visto in qualche film  fantascientifico di allora)credevo che servisse per coprire le ruote, una volta fattele rientrare,per poterci andare sull'acqua.Per il resto della storia vi posso dire che, pur non avendo una citroen,mio padre a quei tempi si serviva all'officina della concessionaria,per cui ogni volta che ci si recava ,io ero sempre pronto ad accompagnarlo perche' ,poi ,.Salutiil divertimento era assicurato dal momento che mi era consentito giocare dentro le auto parcheggiate all'interno dell'autorimessa
claudio

Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #18 il: Ottobre 26, 2002, 05:20:43 pm »
Io ricordo quando avevo solo 11 anni erano gli inizi degli anni 70 e aspettavamo giocando a pallone per strada che arrivasse una DS, era la sola del paese e sapevamo che sarebbe passata di là ogni giorno alla solita ora. Quando arrivava smettevamo di giocare per ammirare la DEA era bellissima nei miei ricordi è ancora più grande di quanto sembra adesso, la meraviglia era che si abbassava e si alzava senza capire per quale inspiegabile motivo. Mi dissi cento e una volta che un giorno avrei comprato quella macchina e finalmente una DEA adesso è tutta mia. L'uomo che aveva la DS era un funzionario ENEL penso che guadagnasse abbastanza per quei tempi. Ora che anche io sono un funzionario ENEL non posso dire altrettanto. Era ed è un auto stupenda una vera opera d'arte in movimento... e che movimento!!!!

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Offline MarioCX

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Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #19 il: Febbraio 10, 2003, 02:31:51 pm »

In ritardo, vi do il mio contributo.
Nei primi anni '70 ero un bambino da scuole elementari e certi miei parenti traboccavano di Citroen.
In particolare ricordo un viaggio da Savona a Cuneo su DS23ie Pallas.
Ero Felice!
Mio padre, avrebbe potuto comodamente permettersi una DS che tanto gli piaceva, ma ligure e timoroso di spendere troppo si comprò una GS 1220 la quale consumava come un reattore.
Poi nel 1983 avrebbe potuto farsi una CX e invece, colto da assalto di taccagneria ripiegò adirittura su Visa11RE.
A quel punto decisi di smettere di sperare in mio padre e dai primi '90 ad oggi di CX me ne sono fatte due.

P.S. Mio padre oggi che ha 68 anni ha capito che avrebbe dovuto battersene il belino e vivere gli anni '70 in DS.
Io non ho ripetuto il suo errore.
Per i curiosi: mio padre, pover'uomo, viaggia oggi su ZX 1.4 avantage.
 
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)

Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #20 il: Febbraio 10, 2003, 10:00:41 pm »
Praticamente nato su un'AMI 6, (l'unica circolante nel veneto orientale), i miei ancora la rimpiangono (fu proditoriamente "rottamata" nel 1973 dal concessionario Citroen che l'aveva data per spacciata -ma poi la si vide circolare ancora per parecchi anni- per acquistare la AMI 8  (che è ancora viva!!).
Mio padre poi prese una ID20 che però usò pochissimo e si guastava sempre (stava troppo ferma)... per noi bambini era un mito, anche i vicini di casa venivano ad assistere al momento della partenza e della levitazione. La ID fu venduta dopo poco tempo a causa die guasti continui (le dee si guastavano anche nel 1975!!... quando erano giovani... ) in favore di un altro mito: la DUECAVALLI. L'ammiraglia della famiglia diventò una Lancia FLAMINIA, ma a questo punto stiamo andando  agli anni '50 e fuori tema.
In conclusione per quanto posso ricordare, la DS era un'auto piuttosto rara anche negli anni '70, perlomeno n provincia, in campagna... quasi quanto le AMI, ma anche perché non piacevano a tutti, credo (e infatti gran sfottò accompagnavano le AMI 6/8 di cui eravamo tanto orgogliosi..., ma anche la ID!). Poi circolavano con le FIAT 850! (che allora reputavo dei veri aborti, però oggi... divenuta auto d'epoca è quasi bella).

I miei ricordi degli anni 70 annoverano Fiat 1100, 850, 500, le Giulia, poco altro.
Una DEA è "tornata" finalmente, dopo quasi 25 anni di assenza e un po' di risparmi, nel 2001.
Nella storia automobilistica della famiglia ci sono o ci sono state le Due Cavalli, ma anche la FIAT 1100D (ah, riaverne una, che peccato fu rottamarla, un vero delitto...) e un'ALFETTA 2000 del 1976 ancor oggi ben tenuta... unica accortezza: mai guidarla lo stesso giorno in cui si guida la DEA ... è deprimente sentire quanto la Citroen è lenta.

Ds saluti
 

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Offline hhaldo

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Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #21 il: Febbraio 17, 2003, 10:42:34 pm »
quote:
Originally posted by duccio
 e un'ALFETTA 2000 del 1976 ancor oggi ben tenuta... unica accortezza: mai guidarla lo stesso giorno in cui si guida la DEA ... è deprimente sentire quanto la Citroen è lenta.

Ds saluti



sono due auto diametralmente opposte , come il giorno e la notte .
non che una sia meglio dell'altra , semplicemente due cose diverse , molto diverse .
potrei allo stesso modo dire che è deprimente sentire quanto l'Alfetta è rigida ...

Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #22 il: Febbraio 18, 2003, 11:48:47 pm »
[quote[/quote]

sono due auto diametralmente opposte , come il giorno e la notte .
non che una sia meglio dell'altra , semplicemente due cose diverse , molto diverse .
potrei allo stesso modo dire che è deprimente sentire quanto l'Alfetta è rigida ...
[/quote]

Vero.Il paragone potrebbe porsi tra una SM e una DS. Personalmente l'ebbrezza del 6 cilindri (specie nelle salite a tornanti dove anche il super Diravi della SM dà il meglio di sè) è unica. Salendo poi sulla DS 20 e sulle sue comode poltrone non rimpiangevo la vivacità del motore Maserati. Emozioni del tutto complementari a mio giudizio.

Ciao

Guidodue

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Offline Emanuele

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Re: La Dea ai tempi della Dea
« Risposta #23 il: Febbraio 20, 2003, 09:08:24 pm »
Ciao,sono Emanuele, classe 1964. Io ho avuto la fortuna di nascere mentre mio padre era in Citroen Italia per il suo primo corso di maeccanico Citroen! Sono quindi cresciuto in mezzo alla DS che per me era l'auto più naturale del mondo. Ho però molti ricordi da bambino legati a questa fantastica macchina che per me non aveva (e non ha con le debite proporzioni) rivali; come dimenticare le dormite che io e mia sorella ci facevamo distesi uno sul sedile e l'altra sul tappetino (o viceversa) post. oppure le domeniche a sciare (allora nevicava davvero) quando con la DS si passava dove tutti gli altri si piantavano! Dopo la scuola ero spesso in officina e le Ds in manutenzione erano sempre tante; allora i ponti non esistevano e mi ricordo file di vetture sui cavalletti con i cofani aperti in verticale e le ruote a penzoloni. Anche allora la manutenzione era impegnativa.                                                          Il massimo per me era quando arrivava il carro attrezzi (quello con la gru) con una DS che aveva subito un incidente: la carrozzeria si apriva per un niente, mio padre diceva a tutti i clienti che era giusto così, le lamiere dovevano deformarsi per assorbire l'urto. Loro non erano sempre contenti ma penso che tutto sommato i conti del carrozziere non dovevano essere mostruosi.
Oggi al contrario la manutenzione è estremamente semplice e infatti lo stesso numero di macchine si ripara con metà personale ma le botte di una certa gravità sono costosissime visto l'elevato numero di componenti delle auto moderne. In confronto la Ds è semplicissima.
Mi ricordo che la clientela Citroen si è sempre distinta sia per classe sociale (la DS e la SM erano le auto di moda per medici, avvocati, professori e via dicendo)che per personalità, 2CV ed Ami per esempio erano auto alla portata di tutte le famiglie, ma ci voleva "coraggio" per comprarle, soprattutto negli anni '60. Poi però tutti erano contentissimi di come andavano. Negli anni '70 invece la Dyane diventò l'auto di moda fra i giovani e così il marchio perse un po' della sua "esclusività".
Per finire, visto che qualcuno ha tirato in ballo l'Alfetta, vi racconto un aneddoto: fine anni '70, con mio padre sono andato a Lonato (BS) a vedere una gara di 2CV Cross: era piovuto da poco e la pista era molto infangata. Fra una batteria ed un altra due piloti riescono ad entrare nel circuito con due vetture stradali, una DS e una Alfetta, per divertirsi un po'. Hanno fatto solo un paio di giri perchè il fango si attaccava dappertutto. L'Alfetta aveva più motore, ma era sempre di traverso ed il pilota doveva dosare il gas con molta attenzione per riuscire ad andare dove voleva, la Ds al contrario sembrava volteggiare fra una curva e l'altra, evidentemente il pilota sapeva il fatto suo e riusciva a destreggiare i 5 metri di macchina senza sforzo apparente. Il pubblico, inizialmente prevenuto nei confronti della Dea, non credeva ai suioi occhi!