Hehehhehehe
Ogni volta mi chiedo quanto siano comuni le prime sensazioni con quella che sarebbe divenuta la propria Ds, nonostante storie così diverse...
Tra l'altro, la Dea è PENTASENSORIALE.
Vista-Olfatto-Udito-Tatto ed in certi casi Gusto.
Direi che il primo non necessita di spiegazioni.
A livello olfattivo, a differenza di tutte le Lancia Appia, che hanno lo stesso identico olezzo (gradevolissimo) o delle flavia 2000 (altro profumo ancora, ma uguale su tutte le gemelle), tutte le Ds hanno il loro. Quelle in velluto sprigionano un odore dolciastro, mielenso che sollecita prepotentemente le papille gustative...
Quelli in pelle invece sono grassi ed opulenti ed emanano l'odore, non gradevole a tutti della pelle. E' un odore di fresco, anche quando sono stati a bollire al sole.
La sinfonia del motore è inconfondibile, come i motori VoLvO degli '80S.
Meno aggressivo, meno pieno. Ricorda molto il matrimonio tra una locomotiva ed uno Slanzi per irrigare i campi. C'è poco da spiegare, bisogna sentirlo.
Al tatto è sconcertante. Se ne innamorerebbe anche un non vedente. Seguendo le sue forme, l'armonia delle curve si alterna a manifestazioni di Dùnamìs. Le maniglie per esempio, sia che siano incassate (come diceva IDcronio ricordano... per fortuna che non c'era della moquette dentro se nò...) che sporgenti, comunicano sicurezza e vi trovano piacevole riparo le mani. Il sopracitato volante nastrato, le maniglie del cofano come uncini, e qui ritorna il tema ittico dello squalo...
Gusto. Hehehehehe. Non tutti, penso, avranno addentato, così per puro sfizio il sedile...
Meglio che non dica niente...