DS à pédales web museum

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Offline fischer

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #1 il: Agosto 29, 2009, 11:18:59 am »
Vi segnalo questo sito [:love] [:love]

http://www.hjulius.com/DS_a_pedales/DS_a_pedales.html





......ecco, vedete ragazzi, quella pietra miliare segna il mio paese di vita infantile, ho vissuto a Conflans Sainte Honorine fino al 1973. Pontoise, nella Chaussée Jules Cesar, era la città in cui mio nonno andava a comprare le sue Citroen dagli anni '30!
E' la seconda volta che la vedo sul forum e ogni volta mi si stringe il cuore. Il disegno fatto da foto dovrebbe essere tra Conflans Ste H. e Achères, luogo dietro una sorta di isola allungata lungo la Senna dove andavo molto spesso a pedalare: c'erano i cantieri navali e siccome Conflans è stato il porto fluviale più importante di Francia era uno spettacolo assistere alla messa in acqua delle péniches(chiatte motorizzate), o anche quando in ristagni di fiume c'erano i resti di barconi che ormai affondati lasciavano scorgere solo una murata fuori dall'acqua...e il peggio è che da ragazzini, io e i compagni di avventura, andavamo a nuoto in queste pozze melmose per infilarci dentro le stive piene d'acqua e poi cercare un punto per issarci sulla chiatta per poi tuffarci e ricominciare questo spassoso, pericoloso, inebriante gioco! Non vi dico quante sanguisughe toccava staccarci dalle gambe, a volte si scorgeva la sagoma di un pescegatto e nuotavamo con folate rapide ed inconsulte urlando in quel modo così infantile che sembravamo 100 anziché quattro o cinque. E l'odore che lasciava la Senna sulla pelle ancora me lo sento nelle narici, mmmmmh.....
Persi una volta un bel veliero in legno con la velatura bellissima....si andava dove c'erano questi stagni e con una corda molto lunga e sottile si lasciava la barca sull'acqua e il vento faceva il resto, alla fine si tirava sulla corda e pian pianino si tirava a riva la barca: ma il mio spaghetto si intrise troppo e tra il vento un po' più teso e un mulinello al centro dello stagno, STACK, si ruppe il cordino e il veliero bianco e rosso, riproduzione del Pen Duik 1 di Erik Tabarly, finalmente libero cominciò a veleggiare seguendo le sue voglie e rimase al centro dello stagno tutto il pomeriggio....pedalai al ritorno con il sapore salato del pianto in fondo alla gola. Era troppo pericoloso andare a recuperarlo a nuoto e così mio nonno mi propose di ritornare l'indomani con una corda lunghissima  e passando per le sponde opposte cercare di agganciarlo. Per tutta la notte non feci altro che pensare al recupero del veliero: non vedevo l'ora di riaverlo in braccio, rimetterlo sulle sue basette e godermelo a casa...La mattina verso le 10 prese la sua GS color giallo assenzio e tornammo allo stagno: il Pen Duik era là, inclinato perché la vela si era inumidita; andammo ognuno da una parte dello stagno con la corda che srotolavamo per raggiungere gli estremi del diametro. Quando eravamo giunti vicinissimo alla meta, il piccolo veliero si coricò sul fianco, ci mostrò la sua chiglia, la sua deriva e sparì nell'acqua verde scuro.....
Ricordo lo sguardo sconsolato di mio nonno, e poi una luce irruppe negli occhi grigioverde: troppo tardi, disse, e poi aggiunse -ti rendi conto? Il tuo veliero era così felice di aver ritrovato la libertà, che ha preferito farsi risucchiare dal gorgo invece di tornare all'asciutto in camera tua! E' sicuro che tanto tra un po' emergerà nella Senna e continuerà da solo il viaggio fino all'Atlantico!-.
Ragazzi questa bellissima bugia mi ha donato un sorriso immenso, e ho "visto" il mio veliero, fiero e altero, allontanarsi da me per una causa superiore: raggiungere l'Oceano Atlantico!
Già a quei tempi ero amante delle DS...e così per tamponare la perdita dell'armatore in erba andammo a Poissy, a sei km da lì, e andammo in un negozio con un espositore motorizzato della Solido, una teca ottagonale orizzontale lunga un metro con una infinità di automobili! Le DE non le facevano 1/43 e allora optai per una SM color oro e una GS gialla come quella del nonno!
Scusate il relativamente lungo off topic, ma certe immagini sono così emozionalmete cariche per me che non posso trattenermi!
fischer

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Offline fa435

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #2 il: Agosto 29, 2009, 11:43:51 am »

Scusate il relativamente lungo off topic, ma certe immagini sono così emozionalmete cariche per me che non posso trattenermi!
fischer

Grazie per avere diviso con noi questi ricordi.....bellissimi :)
 [:hello]

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Offline comp

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #3 il: Agosto 29, 2009, 12:00:55 pm »

grazie Claudio per averci reso partecipi del tuo aneddoto .... è veramente toccante perchè è descritto con molta dolcezza e sentimento

 [:hello]
"Io restai lì a chiedermi se l'imbecille ero io che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se l'era lui che la pigliava tutta come una condanna ai lavori forzati, o se l'eravamo tutt'e due"....... (Amici miei)

http://www.tackfilm.se/?id=12599

Re: DS à pédales web museum
« Risposta #4 il: Agosto 29, 2009, 02:06:27 pm »

ti ringrazio per aver condiviso con noi questi bei ricordi


......ecco, vedete ragazzi, quella pietra miliare segna il mio paese di vita infantile..//..
 Le DS non le facevano 1/43 e allora optai per una SM color oro e una GS gialla come quella del nonno!
..//..
fischer

jaune primevere come questa..?



l'ho avuta  pure io,
 una delle prime ad arrivare in italia e forse una delle poche a non aver mai avuto problemi di ruggine, motore, etc. per 12 anni e 130.000km... [A:sob]


R >>






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Offline fischer

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #5 il: Agosto 29, 2009, 03:39:11 pm »
Esattamente così! Anche io l'ho avuta successivamente come prima auto. Retromarce arancioni e chiusure interne a virgola capovolta: GS club 1015cc!
fischer

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Offline Vince

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #6 il: Agosto 29, 2009, 03:42:19 pm »
Bel racconto!  [:inch]
Vince

Re: DS à pédales web museum
« Risposta #7 il: Agosto 29, 2009, 04:49:47 pm »


Esattamente così! Anche io l'ho avuta successivamente come prima auto.

era un bel colore, quel giallo limone, decisamente citroenienne ..su una vettura, la GS, che si poteva considerare l'erede naturale della Traction 7A...

bei miei anni'70 andati...


Citazione
Retromarce arancioni e chiusure interne a virgola capovolta: GS club 1015cc!
fischer


la mia era una Confort, sempre 1015, interni in panno

ahhh...quelle maniglie: genial comme tout la voiture!


altro che diesseinsaid...





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Offline IDcronio

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #8 il: Agosto 29, 2009, 10:31:11 pm »
Claudio, il romanticismo evocato dalla foto ritoccata combacia perfettamente con la bellissima storia che tu ci hai regalato, per quanto mi riguarda il bimbo sulla dea a pedali e te potreste benissimo essere la stessa persona :) [:kiss] [:hello]
« Ultima modifica: Agosto 29, 2009, 10:34:05 pm da IDcronio »

Re: DS à pédales web museum
« Risposta #9 il: Agosto 30, 2009, 01:48:33 am »
 [:love] [:love] [:love]
VIVA VIVA VIVA!!!

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Offline LUOMONERO IN DS

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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #10 il: Agosto 30, 2009, 10:18:44 am »
 [:inch]  stranamente mentre leggevo non vedevo le letterine che formano il racconto.davanti a me scorrevano le immagini di quei momenti....

 [(abbraccio)] [(abbraccio)] Bel racconto
 

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Offline Ugomaria

  • Giorgio Giovinazzi
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Re: DS à pédales web museum
« Risposta #11 il: Agosto 31, 2009, 11:53:36 am »
Bellissimo racconto, grazie per aver condiviso con noi i tuoi ricordi.

Mentre leggevo mi veniva in mente il racconto di Simenon "la chiusa n.1", ambientato a Charenton (alle porte di Parigi). Una delle più belle inchieste di Maigret. Tutto il libro è pieno di chiatte, rimorchatori, bar lungo il fiume, marinai.