La Dea che fa la pipė.

la condensa si forma nel passaggio da freddo al caldo,c'entrano pure i vapori motore che in genere contengono una piccolissima quantitā di olio.
dipende anche lalla lunghezza e tortuositā dello scarico.
tutte o quasi tutti i modelli partendo a freddo espellono gocce o rivoletti di acqua.
in genere se l'interno del terminale č nero significa che la combustione č grassa.
allora il responsabile primo č il motore con relativa carburazione e anticipo. 
i residui a freddo,in teoria ,non dovrebbero contenere particelle d'olio, il vapore e l'acqua dovrebbero essere incolore....
si potrebbe anche fare una controprova guardando lo stato delle candele che dovrebbero essere nocciola chiaro,esattamente come l'interno del terminale..
se le candele non lo sono ovvio che anche dal terminale ... 

si steu considera perō che a freddo sia che ci sia il parzializzatore un po' chiuso sul carburatore o che ci sia l'iniettore a freddo in funzione, la carburazione risulta sicuramente piu' grassa

no.
non č 5 minuti di aria tirata che producono l'intasamento dello scarico con depositi neri e grassi....
č il passare dei molti km con carburazione grassa  (come minimo) lo scarico si impregna abbondantemente .
controprova ...dopo una lunga tirata in autostrada che serve a pulire  un pō.....
da fermo si metta una mano all'uscita della marmitta e si accelleri a fondo
se la mano resta ''immacolata'' non ci sono problemi.
se č unta,ombrata,puzzolente  allora i problemi ci sono.
risolvi i problemi e dopo 3000 km lo scarico sarā ''asciutto e biscotto...
poi smontare le candele,il colore deve essere ''biscotto''chiaro come l'interno del tubo della marmitta. 
i ''vecchi carburatoristi'' quelli degli anni 60 facevano cosi,giustamente.
e allora la condensa era come oggi un vapore bianco e leggero....
poi ..ovvio con 40 anni e un bordello di km si perdonano molte cose....ma un motore veramente a posto in tutto non dovrebbe fare cosi..