Maigret e il signor Charles

"Maigret e il signor Charles", di Georges Simenon

http://www.youtube.com/watch?v=8379_xz9P14&feature=relmfu

"Permette, capo?" disse Lapointe, che lo aveva seguito nel suo ufficio. "Vorrei segnalarle una telefonata che mi sono permesso di prendere al suo posto quando lei non c'era... era la Guardia municipale. Hanno ricevuto una segnalazione da Puteaux: un vigile urbano, incuriosito da una DS nera ferma da giorni vicino a uno spiazzo abbandonato, ha steso un rapporto. Pare che vi siano delle macchie di sangue sul sedile accanto a quello del conducente, o meglio sullo schienale..."
"A chi appartiene la macchina?"
"A un certo Dennery, ispettore del Genio civile, che abita in rue la Boétie".
"Quando gli è stata rubata l'auto?"
"Questo è il punto interessante: il 18 febbraio... Dennery ha segnalato il furto al suo commissariato... nessuno ha pensato a quell'angolo abbandonato di Puteaux..."
"La targa è stata cambiata?"
"Neanche per sogno! Il che ha permesso subito di risalire al proprietario..."
"Dov'è la macchina adesso?"
"Ho chiesto al commissario di Puteaux che non la spostino... è lì sorvegliata da un agente."
Finalmente un indizio concreto! Ancora molto piccolo, certo, ma che forse avrebbe portato da qualche parte.
"Chiamami il dottor Grenier..."
Purché non fosse impegnato in un'autopsia!
"Grenier? Parla Maigret. Ho bisogno di lei."
"Adesso?"
"Il più presto possibile."
"Un altro cadavere?"
"No. Ma una macchina che ha verosimilmente trasportato un cadavere."
"Dove devo andare?"
"Venga qui. Non so dove si trovi esattamente l'auto in questione; passeremo prima dal commissariato di Puteaux... lì lo sanno."
"D'accordo. Mi dia un quarto d'ora."
Poi Maigret chiamò Moers, alla Scientifica.
"Ho bisogno dei tuoi esperti, quelli che si sono occupati del notaio..."
"Sono qui. Dove li mando?"
"Al commissariato di Puteaux... lì gli diranno dove si trova la macchina da passare al setaccio".

Tutto questo fece un po' dimenticare a Maigret lo sgradevole pomeriggio appena trascorso. Prese con sé il dottor Grenier e Lapointe li portò entrambi a Puteaux, il che, a quell'ora, non fu cosa da poco.

La macchina era coperta di polvere. Pneumatici e fari erano stati rubati. Un poliziotto di guarda camminava su e giù e un uomo sulla cinquantina si precipitò incontro a Maigret.
"Ma lo vede in che stato me l'hanno ridotta?"
"Lei è il proprietario?"
"Georges Dennery, ingegnere del genio civile..."
"Dov'è stata rubata l'auto?"
"Di fronte a casa mia. Io e mia moglie abbiamo cenato e siamo scesi a prendere la macchina per andare in un cinema del Quartiere Latino ... be', la macchina era sparita... sono corso subito al commissariato... chi pagherà le gomme, i fari, la revisione generale?"
Un po' infastidito, Maigret ammise di non saperlo.
L'interno dell'abitacolo era rivestito di un tessuto grigio che aveva assorbito il sangue e il medico legale, tirate fuori dalla borsa alcune fialette, si dedicò a un lavoro alquanto complicato.
Intanto gli uomini della Scientifica cercavano le impronte sul volante, sulla leva del freno e del cambio, nonché sulle portiere.
"Ne trovate?"
"Ce ne sono di belle sul volante. Le altre sono meno chiare... qualcuno ha fumato Gitanes, il portacenere è pieno di mozziconi."
"E dalla parte del morto?"
"Niente. Il sangue sullo schienale".
Il dottore intervenne: "E frammenti di materia cerebrale. Sono esattamente le tracce che può aver lasciato l'uomo del quale ho eseguito l'autopsia..."
Lavorarono ancora per un'ora, meticolosamente. Si era formato un gruppetto di curiosi, che due vigili di Puteaux tenevano lontano. La macchina era per metà nel cantiere, che sembrava momentaneamente abbandonato. Dennery, nervosissimo, andava dall'uno all'altro, unicamente preoccupato di sapere chi avrebbe pagato le riparazioni."
"Non è assicurato contro il furto?"
"Sì, ma le compagnie non pagano mai la totalità della somma... e non ci tengo a rimetterci di tasca mia... se le strade di Parigi fossero sorvegliate meglio, questo non succederebbe..."
"Aveva lasciato le chiavi nel cruscotto?"
"Non pensavo certo che qualcuno se ne sarebbe servito... gli interni sono tutti da rifare... e poi, chissà se mia moglie sarà disposta a salire ancora su una macchina che ha trasportato un cadavere..."
Quelli della Scientifica avevano raccolto alcuni fili di lana che sembravano provenire da una giacca di tweed.
"Vi lascio continuare, ragazzi. Cercate di farmi avere un primo rapporto, anche incompleto, per domani mattina."