Difficoltà di accensione a caldo

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Offline Vince

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Difficoltà di accensione a caldo
« il: Maggio 26, 2002, 12:04:09 am »
Mi risulta molto difficile accendere l'auto (ds 20 pallas semiaut '74) quando è calda.
Il trucco di tenere premuto tutto l'acceleratore non funziona sempre, e mai al primo tentativo ma al 4 o 5 se va bene.
Oggi poi non ne voleva proprio sapere.
Abbiamo controllato:
-arriva benzina
-tolto un cavo candela c'è la scintilla (forse è un pò fiacca)
 Abbiamo attaccato una batteria da camion, il motorino si è messo a girare bello forte e si è accesa subito, qualche sgasata, niente fumoni strani, poi tendeva a spegnersi, abbiamo alzato un pò l'acceleratore al minimo, senza toccare la carburazione eh!, ma al momento di ripartire si è spenta, forse per via del cambio semiaut era un pò troppo accelerata.
Non è più ripartita.
Qualche moccolo, qualche flashback di 18 anni fa, poi siccome ovviamente si è messo a piovere (l'avevo lavata e lucidata 2 giorni prima...)sono andato a cena.
Dopo 3 ore torno giù ..brummm... in moto con la sua batteria, bella tranquilla come al solito!!
Qualche suggerimento su cosa guardare?
      Grazie,
                    Vince





Vince

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Offline Vince

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #1 il: Giugno 23, 2002, 06:24:11 pm »
Sono arrivati i cavi, aspetto anonimo,ricoperti in gomma nera,senza marca,terminati e con relativi gommini alle estremità.
Senza i tappi bianchi in plastica con relativo fermacavo che chiudono le sedi delle valvole.
Li ho montati e ci ho fatto circa 400 km. (non tutti insieme ovviamente )per adesso nessun problema di accensione.
Costo: 13.50 euro.


Vince

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Offline Martini

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #2 il: Giugno 24, 2002, 11:24:00 am »
I cavi erano effettivamente in cattive condizioni ma anche la carburazione non scherzava. Hai già fatto rivedere il carburatore?
Se no, ti invio alla tua casella mail (o la posto se la cosa interessa) la procedura per la regolazione fai-da-te della carburation. Certo che con un analizzatore fumi a disposizione...

Saluti
Maurizio Martini


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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #3 il: Giugno 24, 2002, 11:53:18 am »
quote:

Se no, ti invio alla tua casella mail (o la posto se la cosa interessa) la procedura per la regolazione fai-da-te della carburation.



Interessa moltissimo!! Apri un post e scrivi, sui manuali Citroen spiegano solo come regolare il minimo e minacciano anatemi fatali e sventure immani a chi osi toccare le viti preregolate in fabbrica. Che sono sempre puntualmente sregolate, ignoro se per usura o perchè in trent'anni l'idiota che le muove a caso si trova sempre.
M.



Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #4 il: Giugno 24, 2002, 05:00:32 pm »
Gatti vuol sempre farci spendere una frana di soldi
Onestamente fino a qualche anno fa,prima che si ponessero tutti i problemi di inquinamento e balle varie i carburatori si regolavano ad orecchio ed i meccanici erano veri e propri direttori d'orchestra pronti ad accordare i ns strumenti.
Non sempre poi con un'analizzatore si puo ottenere la regolazione perfetta in quanto parliamo di motori che hanno 30anni o piu e che per questo motivo difficilmente possono fornire una combustione equilibrata.
Credo che una documentazione dettagliata del sistema di regolazione e con un po di tempo da perdere, si possa registrare la carburazione e farsi un paio di ristoranti con i 200 euro


 

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Offline Vince

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #5 il: Giugno 24, 2002, 11:13:51 pm »
quote:

 Hai già fatto rivedere il carburatore?
Se no, ti invio alla tua casella mail (o la posto se la cosa interessa) la procedura per la regolazione fai-da-te della carburation. Certo che con un analizzatore fumi a disposizione...
Saluti
Maurizio Martini


Piacere di risentirti Maurizio.
No, il carburatore è ancora al solito.
Mi piacerebbe provare a fare le regolazioni che dici, specialmente la registrazione valvole.
Ho cercato quei manuali di cui avevamo parlato ma prima di tutto ce ne sono diversi "tomi" e non sono riuscito a stabilire qual'è quello giusto per la mia auto, (ds 20 del 74 semiaut motore dy3) forse il 4 ma va dal 70 al 72, e comunque ho telefonato alla libreria dell'auto e mi han detto che non ne hanno più :-((
Comunque mi interessano tutte queste informazioni, madami pure tutto.
Ciao e grazie,
            Vince

Vince

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Offline Vince

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #6 il: Giugno 25, 2002, 09:05:37 pm »
quote:


Cosa vuol dire senza fermacavi in plastica?



Intendevo dire i "tappi"bianchi con relativo fermacavo che coprono i buchi cilindrici dove si infilano le candele (e non le valvole,come ho scritto erroneamente)

Vince

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #7 il: Giugno 26, 2002, 09:25:57 pm »
quote:

E come fai senza? Hai recuperato i vecchi? Guarda che rischi che ti entri acqua dentro se non metti i coperchi.



Si, ho rimesso i vecchi anche se sono in pessime condizioni :-(

Vince

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Offline Vince

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #8 il: Giugno 26, 2002, 10:29:03 pm »
quote:

e come hai fatto? Non ci passano se i cavi sono già gommati alle estremità.



Tira indietro la gomma di protezione (le "cuffie" del cavo) lungo il cavo.
I connettori passano dentro al buco dei tappi, devi spingere con cautela perchè i tappi si rompono subito, i miei già un pò lo erano.
Poi rifai scivolare la gomma finchè tocca i tappi e.. voilà


Vince

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Offline Martini

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Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #9 il: Giugno 27, 2002, 06:12:10 pm »
Se vuoi mettere la gomma attorno al connettore devi verificare che questa passi liberamente (non deve toccare) all'interno del cilindro di bachelite isolante. Altrimenti puoi usarla come ulteriore isolante sopra al tappino in gomma (cerca di far combaciare il "labbrino" in plastica del tappino con l'apertura della gomma). In origine i cavi non avevano isolamento in gomma a livello connettore, si vive anche senza.


Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #10 il: Giugno 27, 2002, 07:59:52 pm »
Io manco sapevo che ci fosse, in tutti i cavi che ho visto l'unica parte in gomma era il cappuccio nel lato spinterogeno. Sinceramente non ho avuto alcun problema a infilare i tappi di platica (quelli lato motore, tanto per intenderci), bisogna solo maneggiarli con estrema cautela. Quando troverò quelli diricambio bianchi, non quelli rossi, li sostituirò in toto poichè versano in condizioni misere.
Ho letto qua e la di fantrasmagorici cavi per candele in rame SUPER OFC a resistenza negativa (cioè al passaggio di corrente anziché misurare una caduta di tensione, all'estremità opposta si riscontra un aumento!!!!). Che è 'sta storia ???
Nei cavi delle candele SCORRE UNA CORRENTE CHE DEFINIRE MISERRIMA E' GIA TROPPO! L'unica cosa che interessa è l'isolamento della guaina in modo da evitare dispersioni. Lo sapete che la spazzola dello spinterogeno non tocca i contatti ma si avvicina solamente? OK adesso lo sapete. E adesso che lo sapete riuscite a immaginare quanto può fregare alla corrente se nel cavo si trova 0,000000000000000000001 Ohm anziché gli 800-1200 PREVISTI DALLA CASA MADRE, CIOE' DAI PROGETTISTI DI QUEL MOSTRO DI AFFIDABILITA' CHE E' IL MOTORE DELLA DS (tanto per intenderci), dopo esser passata attraverso l'aria? Niente, nisba, nunca, nothing. Piuttosto quella resistenza dei cavi è salutare per il contenimento dei disturbi radio. Per la cronaca negli anni '70, quando le autoradio non erano di serie, chi voleva montare e ascoltare la radio in macchina doveva montare anche un sistema anti-disturbo. Codesto indispensabile sistema era venduto in kit, lo si trovava ovunque, persino alla Standa. Dall'imballo di plastica trasparente si intravvedevano 6 componenti: 4 cappellotti di bachelite per candele conteneti all'interno un resistore da 10.000 Ohm, un condensatore antidisturbo per le puntine e un altro cilindretto di bachelite, con il suo bravo resistore da 10.000 Ohm, da montare sul cavo AT della bobina; quindi sul percorso dell'alta tensione si hanno 20.000 Ohm in totale... e le macchine funzionavano lo stesso, partivano in estate, in inverno, a motore caldo, a motore freddo... e anche a spinta

Stefano
Stefano

Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #11 il: Giugno 28, 2002, 11:43:48 am »
Sulla mia DS erano montati i cavi di cui parli tu: ciuffetto di fili di carbonio con intorno una spirale di filo metallico, né di ferro perché non arrugginito ma neanche di rame perché di colore bianco lucido, potrebbe essere costantana; l'isolante era il solito rosso ma cotto, mancava solo un po' di rosmarino. Esattamente come hai fatto tu ne ho misurato la resistenza: infinito. Erano interrotti da qualche parte, ma non sono stato lì a capire dove lo fossero e come ripararli date le condizioni della guaina isolante. Alla fiera di Novegro ho acquistato alcuni metri dello stesso cavo, scoprendo che anche le Alfa Romeo lo montavano a quel tempo, meglio sono più facili da reperire anche se le 8.000 lire al metro mi sembravano un'esagerazione, ma forse sono un pochetto tirchio! Qualche ora di lavoro e avevo i cavi nuovi. Ne ho misurato la resistenza: 800 Ohm per quello del 2° cilindro (il più corto) e 1.200 scarsi su quello del 4° (il più lungo). Quindi li ho montati: non ho notato grossissime differenze, sto andando a memoria poiché ti parlo di quasi due anni fa', ma mi sembra che il motore al minimo girasse un pochino più tondo e avesse qualche tentennamento di meno, ma solo perché i miei cavi erano cotti e stracotti (la loro flessibilità era pari a quella di un tronco di noce nazionale ben stagionato!) e intorrotti in più punti.
Sulle auto dotate di spinterogeno è di fondamentale importanza l'isolamento del cavo proprio perché non essendoci una vera continuità elettrica (leggi "pes de fil de fer") tra bobina e candela, visto che la spazzola non tocca i contatti sulla calotta ma ci passa vicino nel momento in cui viene tolta tensione al primario della bobina inducendo così una corrente sul secondario che crea sui suoi capi una tensione di 10-20 KV, qualsiasi perdita, anche se infinitesimale, provoca una considerevole caduta di tensione in tutti i punti in cui il "collegamento metallico o carbonioso" è interrotto, non permettendo perciò una scintilla "potente". Le auto moderne non hanno lo spinterogeno ma un sistema a stato solido che non solo elimina una parte di questi inconvenienti ma permette anche una maggiore flessibilità nella curva di anticipo (leggi mappatura dell'accensione); inoltre, da quanto scrivi, deduco che hanno studiato dei cavi appositi che inglobino al loro interno il sistema anti-disturbo di cui parlavo (= alta resistenza specifica).
Credo che il miglioramento che hai riscontrato con la sostituzione dei cavi sia dovuto all'eliminazione dei problemi causati dalla combinazione delle dissipazioni dovute alla perdita di isolamento della guaina e alle interruzioni del conduttore interno.
Nulla ti so dire sui cavi per motori da competizione.

Stefano
Stefano

Re: Difficoltà di accensione a caldo
« Risposta #12 il: Giugno 28, 2002, 02:16:07 pm »
Sinceramente non so se i cavi che ho montato sono gli stessi con cui le DS uscivano da mamma Citroen, io mi sono limitato a cercarli uguali, pensando che i miei fossero quelli di origine; inoltre su un forum francese, purtroppo ormai chiuso, si parlava dei cavi candele e della loro resistenza, essendo uguale a quella di quelli che ho montato deduco che siano dello stesso tipo, è solo una deduzione, Martini dicci tu.
In questo e in un altro topic ho suggerito, in caso di partenze difficoltose ma anche di altri problemi di funzionamento non uniforme, il controllo e ripristino della parte elettrica. Sono perciò perfettamente in accordo con te nel consigliare la sostituzione di detti cavi qual'ora siano in cattive condizioni.

Stefano
Stefano

 

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