Rieccomi dalla parte giusta, effettivamente eravamo un bel po' OT! Infatti tutto il nocciolo della questione risiede nell'essere ASI oppure no. Me lo ha confermato due ore fa il mio conoscente megalomane, quello delle auto d'epoca che resiste alla tentazione di usarla appena consegnata a casa, per intenderci. Ebbene lui ha passato tutta una serie di problemi per il fatto di avere comprato auto sportive in Inghilterra e di avere la guida a destra quando lo stesso modello/anno era importato in Italia con guida a sinistra: omologazione ineccepibile ma all'atto dell'ispezione del veicolo c'era la contraddizione del volante a destra! Insomma tutto risolto iscrivendo il veicolo all'ASI su consiglio dell'ingegnere della Motorizzazione. Ergo, il suddetto uomo fortunato proprietario di gioielli( E-Type in arrivo dalla California) mi assicura che quando ti fermano e vedono il documento ASI e la targhetta sul veicolo, puoi guidare nudo e con le mutande in testa che nessuno obbietta, anzi, pensano che faccia parte dell'abbigliamento consono al veicolo!
Adesso vi pongo la domandona: chi ci guadagna dietro la manfrina dell'ASI che legalizza ciò che altrimenti è out of laws? Qui cito CITROMAN ""In sostanza, se io mi prendo la briga di scrivere che DA UN CERTO MOMENTO IN POI QUALCOSA E' OBBLIGATORIO, è semplicemente ovvio che PRIMA NON LO ERA, anche se non lo dico esplicitamente. Se no avrei potuto tranquillamente risparmiarmi l'affermazione che ho fatto..."" Però se ci pensi bene è come se in una scuola che si trova in un palazzo del settecento non si aggiornasse il corredo per la fruibilità dell'ambiente( luce elettrica, bagni, parafulmine, ascensori) e i bambini non fossero tutelati per la loro sicurezza. Io non sono contro l'obbligo delle cinture oppure no, ma sono testardamente contrario alla mancanza di coerenza di chi legifera senza essere chiaro e senza informarsi prima di quante sfaccettature abbia questo o quel dato argomento. Mi parrebbe che i punti e le multe siano una sorta di mini manovrina finanziaria, altro che sensibilizzazione per il rispetto della propria ed altrui vita.
fischer