Ciao!
Che bell'argomento, adoro i rally d'epoca.
Secondo me, quello delle corse, è stato un tassello importante nella storia della Citroen DS. Anzi, ID perchè erano praticamente tutte ID19 visto che tutti più o meno apprezzavano i cavalli (comunque pochini) della DS ma assolutamente non apprezzavano il cambio semiautomatico almeno fino all'arrivo , nel '63 se ricordo bene, del cambio manuale per la DS.
Sono stati molto utili a mio avviso i trionfi nei rally e nelle gare di durata (safari del 64 e 65) perchè attenuarono molto la brutta nomea di inaffidabilità (peraltro giusta) che si era creata intorno alla DS.
Storica è stata quella volta del trio Coltelloni-Alexandre-Desroziers che nel '59 vinse il rally di Monte Carlo con una ID pressochè standard.
Lo stesso Coltelloni nel '56 al suo debutto a Monte Carlo dopo solo due giorni di "feeling" con il cambio semiautomatico della DS19 lo distrusse letteralmente. Allora tutti si riversarono sulla ID19 che era meno potente ma molto più affidabile.
Nel 1960 l'ID19 di Renè Trautmann (il mago dei rally francesi degli anni '60) vinse il rally dei tulipani, il tour del belgio e il "Criterium des Cevennes". L'anno dopo, nel 61 si laureò campione europeo.
Dal 60 al 63 Claudine Vanson con l'ID19 vinse il campionato rally al femminile.
Nel '68 alla Londra-Sidney come ricorda Andrea la DS di Lucien Bianchi fu costretta al ritiro a 160 km dal traguardo quando era in testa a causa di uno scontro con una mini guidata da un diciottenne australiano. E cos', inaspettatamente vinse la Hillman Hunter di quella vecchia volpe di Cowan insieme a Malkin ed al terzo che non mi ricordo mai.
Dal 71-72 la dea fu mandata in pensione e subentrò Sà Majestè.