io ho affrontato entrambe i lavori; anni fa ho "sistemato" provvisoriamente il tetto con una sostenuta "iniezione" di semplice silicone trasprente tra la guarnizione ed il tetto. Il problema si risolse in buona parte ma non del tutto, in quanto il giro tetto era molto disastrato e l'infiltrazione avveniva anche tra la guarnizione ed i profili cromati, dove, se non ricordo male, non è possibile siliconare in quanto la guarnizione è pizzicata dai profili stessi. Per quanto rigurda il restauro del tetto l'unica cosa che a me è risultata laboriosa è lo smontaggio delle frecce, in quanto per tutto il resto si tratta di svitare qualche vite dei profili ed i bulloni del tetto. Poi bisogna vedere come sta il "giro tetto". Il mio era parecchio mangiato dalla ruggine. Tolta la ruggine ho ricostruito le parti mancanti. Anzichè in lamiera (che non ne sono capace) l'ho fatto con le resine da carrozzieri, usando in parte quella liquida con foglio in vetroresina, in parte con quella in pasta. Carta vetro per ridare la forma corretta e riverniciatura. La resina asciutta è durissima, chiusa con la guarnizione ed i profili il tutto è tornato a posto; una precauzione aggiuntiva, un giro di mastice idro-repellente prima di appoggiare e stringere il tetto. Forse è eccessivo ma sicuro. Come per la resina, anche questo è comune materiale per carrozzieri, 1 confezione 11 euro, si può fare.