1975: DS ma ... non solo

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Offline Andrea

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1975: DS ma ... non solo
« il: Dicembre 13, 2005, 03:03:45 pm »

Quest'anno si sono festeggiati i cinquant'anni della Citroen DS, se ne è tanto parlato, mentre si è - com'é ovvio - parlato meno dell'anno in cui la DS è uscita di produzione.

Se il 1955 era stato un anno di grandi novità automobilistiche [Nota 1], anche il 1975 lo fu ma per il motivo opposto. Quell'anno uscirono di produzione alcune vetture significative per la storia dell'automobile. La maggior parte di queste vetture, concepite nel precedente decennio, nonostante i successi ottenuti ed il naturale processo di invecchiamento vennero messe da parte dalle case automobilistiche proprio in quel 1975.

Il colpo di grazia venne dalla guerra del Kippur del 1973 e dalla conseguente crisi petrolifera che ne derivò. Una crisi energetica non si era mai vista, ne fecero le spese le economie del mondo occidentale e le automobili. Moltissime case automobilistiche, più o meno artigianali, furono costrette alla chiusura mentre i maggiori complessi automobilistici orientarono le loro produzioni all'insegna della razionalizzazione costruttiva, della lotta ai consumi - è dopo la crisi del 1973 che tutte le più importanti case automobilistiche si doteranno di modelli con propulsori a ciclo Diesel - e dell'esasperata ricerca di coefficenti di aerodinamicità sempre più performanti [Nota 2].

A farne le spese i vecchi prodotti che tanto avevano significato per intere generazioni di automobilisti.

In Francia, vi fu una vera rivoluzione. Citroen mandava definitivamente a riposo i suoi modelli D, DS ed SM, Peugeot dava l'addio alla multimilionaria 404 (oltre 2 milioni di unità prodotte dal 1960) e Simca cessava la commercializzazione delle sue imponenti 1301 e 1501.

Anche in Germania il 1975 fece le sue vittime. Escono per l'ultima volta dalle catene le BMW 1602-1802 e 2002, eredi della BMW 1600 coupé, mentre la 1502 nata nel 1974 per far fronte alla crisi petrolifera internazionale continuerà ad essere prodotta ancora per un paio d'anni.
Se ne va anche la mai troppo compresa VW Porsche 914 e la spigolosa berlina K70. L'anno prima era uscita di produzione la 412 evoluzione stilisticamente un poco più riuscita della progenitrice 411.

In Gran Bretagna se il 1974 segna l'uscita di scena delle Austin-Morris 1100-1300 e 1800-2200, vetture nate dal genio di Alec Issigonis una decina d'anni prima, e dei marchi Vanden Plass e Wolseley, nel 1975, sempre in casa BLMC, scompare un altro "pezzo da 90", la Jaguar E Type. Anche i resti del Gruppo Rootes - dal 1967 appartenenti al Gruppo Chrysler - ammainano la Union Jack, Hillman e Humber cessano ogni attività, sopravvive ancora per qualche anno la Sunbeam.

Nella fredda Svezia la imperturbabile Volvo decide di rinnovarsi togliendo dai listini la serie 140 (142, 144 e 145) e l'ammiraglia 164.

In Italia tra il 1974 ed il 1975 la Fiat 124 esce di produzione (1.799.487 unità prodotte dal 1966) ma è soprattutto l'uscita di scena della Fiat 500 a lasciare innumerovoli rimpianti dopo 18 anni di produzione e 3.612.928 esemplari prodotti [Nota 3]. La sua versatilità e simpatia la trasformeranno in un oggetto da culto.

Non scompaiono solo modelli famosi, in questo biennio 1974-75 interi marchi passano a miglior vita, Authi, Clan, Gilbern, Iso, Monica, Trident, per citarne solo alcuni [Nota 4]. Questa ecatombe di marchi e modelli non sfuggì ai contemporanei eppure nonostante siano passati trent'anni da quel 1975, quell'anno non può non essere ricordato se non come un "Annus Horribilis", un anno spartiacque tra un'epoca che finiva ed un'altra che incominciava. Dopo di allora le automobili non furono più le stesse.


[Nota 1] Rimando al mio precedente Topic "1955: DS ma ... non solo":  http://www.riasc.it/cgi-bin/citroendsit_forum/topic.asp?TOPIC_ID=3703&SearchTerms=1955:,Ds,ma,non,solo
[Nota 2] Interessante a questo proposito una tabella pubblicata dalla rivista "Quattroruote" relativa alle immatricolazioni di vetture Diesel in Italia nell'anno 1972 - l'anno che precedette la crisi - nel quale le vetture a gasolio risultavano essere solo lo 0,78% sul totale immatricolato (Tot. 11.461 automobili).
[Nota 3] Per i dati di produzione relativi alle Fiat 500 e 124 mi sono rifatto a quanto pubblicato su: TAM. Tutte le Automobili del Mondo 74/75, Milano 1974, p. XXIV. Continuò invece fino al 1977 la produzione dell'Autobianchi Giardiniera.
[Nota 4] I. Alessiani, Il genocidio dei piccoli costruttori, "Corriere della Sera" 31 maggio 1975.

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Offline FeDeesse

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Re: 1975: DS ma ... non solo
« Risposta #1 il: Dicembre 13, 2005, 03:52:41 pm »
molto interessante davvero.
Mi permetto di sottolineare che questa "rivoluzione" era nell'aria già da qualche tempo e proprio molte industrie della mia "amata" Francia chiusero i battenti ed altre ancora , proprio nel 75 mandarono in pensione alcune tra le mie auto preferite, proprio la DS, in primis, poi SM seguite a ruota dalla superba (per me) Peugeot 404 e dalla purtroppo inconcepita Simca 1501.
Poco rilevanti le K70, sorte sulle spoglie dell'ineguagliabile NSU Ro80, finita anch'essa in quegi anni ma per altri motivi...
In ogni nazione tutti i simboli su ruote caddero proprio quell'anno,
La E-type in Inghilterra...
La 500 da noi...
La DS in Francia...
La 2002 in Germania...

Non so voi ma io auto dal '75 fino ai giorni nostri non riesco ancora a considerarle d'epoca...
Qualche citroën.....

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Offline serpiko

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Re: 1975: DS ma ... non solo
« Risposta #2 il: Dicembre 13, 2005, 04:04:26 pm »
Ci fosse ancora Telemike...

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Offline Admin

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Re: 1975: DS ma ... non solo
« Risposta #3 il: Dicembre 13, 2005, 04:18:04 pm »
Ho vissuto quel periodo e pur essendo appena un ragazzino li ricordo come degli anni colmi di insicurezza ed eventi poco piacevoli.
Le domeniche a piedi, il buio terrorizzante allorquando di notte per risparmiare i lampioni stradali venivano spenti...
A quell'età ovviamente non seguivo l'andamento dell'economia e nemmeno delle case automobilistiche, ma ricordo che a casa nostra fu un periodo di ristrettezze.
Una curiosità: a causa dei primi blocchi del traffico della storia dell'umanità, seguiti dal periodo di targhe alterne, ci fu un'impennata nella domanda delle biciclette. Mio padre faticò non poco per trovarne una, di pessima qualità ed a prezzo non proprio di favore.
Nel 1975 mio padre ebbe un grave incidente con la DS, e si interessò per comprarne una nuova. Solo allora scoprimmo che era uscita di produzione e l'unico modello che era possibile ottenere era una DSuper5, troppo impegnativa per le finanze di mio padre.
Non gradendo la CX, la fece così riparare, malgrado la spesa fosse pari al valore della vettura (pago' l'assicurazione, comunque).
Ricordo l'uscita di produzione della FIAT 500, quella si accompagnata da servizi al telegiornale e commenti della gente di strada.
Non comprendevo come qualcuno avesse pensato di sostituirla con un aggeggio che fin dall'inizio mi apparse brutto: la 126.

Admin [:hello]


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Offline ginko

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Re: 1975: DS ma ... non solo
« Risposta #4 il: Dicembre 13, 2005, 04:21:04 pm »
'' dopo di allora le auto non furono piu' le stesse'' parole sante caro andrea se poi vi ricordate le famose   talbot o la simca1307 per non dire della  austin maestro  il mercato e' improvvisamente impazzito in quel periodo e la mercedes la faceva da padrona anche la cx si difendeva bene assieme alla visa. la plastica cominciava a prendere il posto dell'acciaio inox.     per fortuna altrimenti non avremmo valorizzato mai le vere automobili dagli odierni mezzi di comunicazione

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Offline fischer

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Re: 1975: DS ma ... non solo
« Risposta #5 il: Dicembre 13, 2005, 05:20:47 pm »
Continuate, vi prego. E' così piacevole leggervi, sembra di sfogliare l'album con le immagini della mia semi infanzia.....E che dire però dell'avvento della Lancia Gamma? E la Volvo 262c? Anche quelle erano astri nascenti nel buio dell'implosione delle nostre beniamine.
Secondo me, l'auto che ha segnato la rottura con lo schema classico tra tutto ciò che si è fatto fino al'70 e ciò che da lì partirà e che ha aperto l'orizzonte verso il design associato ai materiali plastici è la R5.
fischer

Re: 1975: DS ma ... non solo
« Risposta #6 il: Dicembre 14, 2005, 02:17:28 pm »
Non dimentichiamo un'italiana: la Lancia Fulvia prodotta dal '65 al '76 uscita di produzione, dopo che la Lancia venne assorbita da Fiat, per far posto ad un'altra coupè la x1/9

Anche l'auto (all'epoca) più venduta al mondo risentì della crisi petrolifera, parlo del maggiolino. Infatti dopo il 1975 uscirono di produzione il maggiolone 1303 berlina, restavano comunque in produzione il 1303 cabrio fino al 1980 e il maggiolino berlina che dal 1978 venne però importato dal Messico cessando la produzione europea per lasciar posto ai nuovi modelli quali golf e polo.