Quest'anno si sono festeggiati i cinquant'anni della Citroen DS, se ne è tanto parlato, mentre si è - com'é ovvio - parlato meno dell'anno in cui la DS è uscita di produzione.
Se il 1955 era stato un anno di grandi novità automobilistiche [Nota 1], anche il 1975 lo fu ma per il motivo opposto. Quell'anno uscirono di produzione alcune vetture significative per la storia dell'automobile. La maggior parte di queste vetture, concepite nel precedente decennio, nonostante i successi ottenuti ed il naturale processo di invecchiamento vennero messe da parte dalle case automobilistiche proprio in quel 1975.
Il colpo di grazia venne dalla guerra del Kippur del 1973 e dalla conseguente crisi petrolifera che ne derivò. Una crisi energetica non si era mai vista, ne fecero le spese le economie del mondo occidentale e le automobili. Moltissime case automobilistiche, più o meno artigianali, furono costrette alla chiusura mentre i maggiori complessi automobilistici orientarono le loro produzioni all'insegna della razionalizzazione costruttiva, della lotta ai consumi - è dopo la crisi del 1973 che tutte le più importanti case automobilistiche si doteranno di modelli con propulsori a ciclo Diesel - e dell'esasperata ricerca di coefficenti di aerodinamicità sempre più performanti [Nota 2].
A farne le spese i vecchi prodotti che tanto avevano significato per intere generazioni di automobilisti.
In Francia, vi fu una vera rivoluzione. Citroen mandava definitivamente a riposo i suoi modelli D, DS ed SM, Peugeot dava l'addio alla multimilionaria 404 (oltre 2 milioni di unità prodotte dal 1960) e Simca cessava la commercializzazione delle sue imponenti 1301 e 1501.
Anche in Germania il 1975 fece le sue vittime. Escono per l'ultima volta dalle catene le BMW 1602-1802 e 2002, eredi della BMW 1600 coupé, mentre la 1502 nata nel 1974 per far fronte alla crisi petrolifera internazionale continuerà ad essere prodotta ancora per un paio d'anni.
Se ne va anche la mai troppo compresa VW Porsche 914 e la spigolosa berlina K70. L'anno prima era uscita di produzione la 412 evoluzione stilisticamente un poco più riuscita della progenitrice 411.
In Gran Bretagna se il 1974 segna l'uscita di scena delle Austin-Morris 1100-1300 e 1800-2200, vetture nate dal genio di Alec Issigonis una decina d'anni prima, e dei marchi Vanden Plass e Wolseley, nel 1975, sempre in casa BLMC, scompare un altro "pezzo da 90", la Jaguar E Type. Anche i resti del Gruppo Rootes - dal 1967 appartenenti al Gruppo Chrysler - ammainano la Union Jack, Hillman e Humber cessano ogni attività, sopravvive ancora per qualche anno la Sunbeam.
Nella fredda Svezia la imperturbabile Volvo decide di rinnovarsi togliendo dai listini la serie 140 (142, 144 e 145) e l'ammiraglia 164.
In Italia tra il 1974 ed il 1975 la Fiat 124 esce di produzione (1.799.487 unità prodotte dal 1966) ma è soprattutto l'uscita di scena della Fiat 500 a lasciare innumerovoli rimpianti dopo 18 anni di produzione e 3.612.928 esemplari prodotti [Nota 3]. La sua versatilità e simpatia la trasformeranno in un oggetto da culto.
Non scompaiono solo modelli famosi, in questo biennio 1974-75 interi marchi passano a miglior vita, Authi, Clan, Gilbern, Iso, Monica, Trident, per citarne solo alcuni [Nota 4]. Questa ecatombe di marchi e modelli non sfuggì ai contemporanei eppure nonostante siano passati trent'anni da quel 1975, quell'anno non può non essere ricordato se non come un "Annus Horribilis", un anno spartiacque tra un'epoca che finiva ed un'altra che incominciava. Dopo di allora le automobili non furono più le stesse.
[Nota 1] Rimando al mio precedente Topic "1955: DS ma ... non solo":
http://www.riasc.it/cgi-bin/citroendsit_forum/topic.asp?TOPIC_ID=3703&SearchTerms=1955:,Ds,ma,non,solo[Nota 2] Interessante a questo proposito una tabella pubblicata dalla rivista "Quattroruote" relativa alle immatricolazioni di vetture Diesel in Italia nell'anno 1972 - l'anno che precedette la crisi - nel quale le vetture a gasolio risultavano essere solo lo 0,78% sul totale immatricolato (Tot. 11.461 automobili).
[Nota 3] Per i dati di produzione relativi alle Fiat 500 e 124 mi sono rifatto a quanto pubblicato su: TAM. Tutte le Automobili del Mondo 74/75, Milano 1974, p. XXIV. Continuò invece fino al 1977 la produzione dell'Autobianchi Giardiniera.
[Nota 4] I. Alessiani, Il genocidio dei piccoli costruttori, "Corriere della Sera" 31 maggio 1975.