Una parente ?

Inutile negare la parentela stilistica che lega la Citroen DS e la Panhard 24. Il frontale di quest’ultima, nata nel 1963, è molto simile a quello delle DS ’68.

Lo stesso Bertoni ha abbozzato in anticipo il frontale della futura DS, quella che lui non vedrà mai, e realizzerà su carta una sua versione della 24 che però non verrà presa in considerazione forse perché il progetto di Louis Bionier era in una fase troppo avanzata.

Lo stesso Leonardo Bertoni dalle pagine di questo forum il 3 marzo 2005 ebbe modo di scrivere:

"Questa [la Panhard di Bertoni] fu messa in concorrenza con quella di Bionnier. Bionier aveva finito il suo modellino, ma Bercot domanda a Bertoni come immaginava questo progetto. Il modellino di Bertoni era molto simile a quello di Bionier, ma molto più dinamico: Bertoni cercava sempre di donare del movimento alle sue forme. E' uno dei suoi grandi segreti. Io preferivo molto quello di Bertoni. Credo che purtroppo era troppo tardi per modificare il progetto di Bionier e Bercot dopo molte esitazioni diede il via a quel progetto. Purtroppo non sono capace di inserire fotografie, altrimenti potrei mandarvi i disegni della Panhard fatti da mio padre".

Del resto quando nel 1965 il carrozziere Pichon Parat elabora il frontale della DS il risultato, seppur un po’ insicuro, è tale da far comprendere che la via da seguire è quella. E Pichon Parat non può non avere - magari inconsapevolmente - guardato alla 24.

Nel 1967, l'anno della dipartita della PL [Panhard Levassor], venne realizzato un prototipo di Panhard 24 su telaio DS munito di sospensioni idropneumatiche, mentre nel 1970, quando la casa era scomparsa da tre anni, un nuovo prototipo su base 24, munito di un telaio simile a quello della 2CV, veniva propulso con il 6 cilindri della SM.

Quindi trattasi di una quasi parente ? Una cugina stretta dopo il trapianto telaistico ed idropneumatico ?

Che dire … Per me rimarrà sempre un mistero l’acquisizione di Panhard da parte di Citroen vista l'inadempienza di questa nello sfruttarne il marchio per realizzare, finalmente, una vettura sportiva francese a più larga diffusione come per esempio tentarono di fare Renault con Alpine servendosi delle elaborazioni di Gordini o Simca con DB, CG e Matra. A mio modo di vedere un vero peccato, una sportiva col double chevron non avrebbe sfigurato ...

http://www.citroen-ds-id.com/ds/DS_Cit_Panhard_Proto.html

Il frontale DS "occhi di gatto" a 4 fari, fu ipotizzato da Flaminio Bertoni, è vero.
Ma, per amore della storia (e della verità), occorre dire che l'opera di straordinaria armonica pulizia fu portata a compimento da Robert Opron.
A tale perfezione formale si arrivò con un lavoro di successive raffinazioni del quale una interessante fase intermedia è testimoniata dal frontale della presidenziale 1-PR-75.

Mio nonno, parisien pur jus pur fruit, mi raccontava, e non so se fosse veramente così, che la Panhard aveva realizzato la carrozzeria in alluminio e dava una garanzia totale circa qualsiasi fattore circa l'alluminio, un po' come la tenuta di strada della 2 cv(se ti cappotti te la rifondo nuova), e il destino giocò le sua carte in maniera destra: la maggior parte della popolazione francese vive a Parigi e quindi anche la fascia di dinamismo mentale dell'epoca e di abbienza relativa era localizzata lì e quindi queste auto avveniristiche e molto particolari erano soprattutto concentrate in città e dintorni(un po' come le Smart e Roma), ma volle che ci fu una grandinata da annovero biblico e le povere Panhard in alluminio subirono danni enormi e la garanzia non aveva espresso cavilli circa i fattori climatici....dovettero rimborsare i danni e produrre auto già costose a prezzo zero....inutile dire che il baratro era là che attendeva di fagocitare la Panhard....fu quindi ricomprata da Citroen che riassorbì anche le menti ingegneristiche e disegnatrici della "Louis XV"(nomignolo dispregiativo per enfatizzare i barocchismi delle linee), e questo spiegherebbe certe convergenze stilistiche e non solo. La Panhard rinunciò a qualsiasi ricatto produttivo per evitare ritorsioni sui suoi dipendenti e quindi finì di pulsare una delle gloriose marche automobilistiche  francesi che erano in grado di competere con Citroen circa estetica e innovazioni. Col beneficio del dubbio ho cercato di ricostruire ciò che sentii più volte uscire dalle labbra del mio super nonno Citroéniste!
fischer

Mario hai ragione ... A me premeva sottolineare un certo legame DS-24 ... Piccolo magari ...

Fisher ... L'aneddoto è molto interessante ...

Questa l'ho scattata a St. Quentin.



[allegato eliminato dall\'amministratore]

Mario hai ragione ... A me premeva sottolineare un certo legame DS-24 ... Piccolo magari ...

Altrochè se c'è il legame! E non piccolo!
Da bambino ricordo che dissi a mio padre: "papà, ho visto una DS però era più piccola....che roba è?"
E lui: "Una Panhard! Fila come il vento ma costa troppo!"

...da buon genovese/savonese....ha ha ha 

 

...da buon genovese/savonese....ha ha ha 

 

Già!
Ma costava davvero molto, ed era bicilindrica...e poco affidabile.
Parente non troppo lontana direi...

Era molto cara ma non mi risulta fosse poco affidabile.

Era molto cara ma non mi risulta fosse poco affidabile.

Aveva problemi di lubrificazione.
Nel senso che ci stava dentro poco olio e se ne andava in fretta con ovvie conseguenze.

Quindi bisognava essere sempre vigili ... Controllare il livello, rabboccare, etc.

Quindi bisognava essere sempre vigili ... Controllare il livello, rabboccare, etc.

Già....tieni conto però che la strumentazione dell'epoca non ti forniva certo il livello dell'olio che inevitabilmente veniva controllato troppo tardi!
Sono cose che so dal conce Citroen di Savona che all'epoca ne vendette qualcosa meno di 10.

Ciao, a tutti!
Ricordiamo che anche la panhard aveva delle chicche costruttive, come ad esempio l'impianto d'areazione con i tubi che passavano anche per le portiere, come sulle macchine odierne...