Il carico elettrico A/C è rappresentato dal ventilatore interno all'abitacolo, dai 2 ventilatori dei radiatori nei vasconi e dalla frizione elettromagnetica della puleggia del compressore.
I tre ventilatori "consumano" parecchio in aggiunta al fatto che se è una I.e a bassa velocità per la richiesta di potenza meccanica data dal compressore A/C la generazione di calore del motore aumenta e non è cosi infrequente che parta anche il ventilatore supplementare coassiale alla ventola principale.
Ci vorrebbe un dispositivo di minimo accelerato che si può realizzare facilmente sulle IE, che può essere sfruttato in parte regolando alto il minimo accelerato delle BVH a carburatore.........ma sulle carburatore manuali non è cosi facilmente applicabile.
Il minimo accelerato riduce la rapidità di scarica della batteria.........non è mai sufficiente a riportare la tensione almeno a 13,5 che è da considerarsi il valore minimo al quale la carica della batteria decade in maniera impercettibile.........
Gli alternatori hanno una caratteristica curva di erogazione della corrente che tiene conto della velocità di rotazione e della temperatura di esercizio (più scalda e più degrada) non sono perfettamente lineari.
Infine alternatori più potenti, richiedono regolatore di taratura adeguata perchè quest'ultimo funzioni sempre regolarmente .......... quelli DS standrd sono da 40A e se messi a controllare un alternatore che ne eroga potenzialmente 80 nominali non lavorano bene..........elettromeccanici o elettronici che siano.........
Infine va tenuto conto delle sezioni dei fili elettrici dell'impianto e dei tanti punti di massa dello stesso: i fili sono relativamente piccoli e spesso i "carichi" prelevati anzichè direttamente ai poli batteria, in giro nei punti più vicini/comodi dove si trovano i conduttori..........tutto ciò provoca ulteriori cadute di tensione e riscaldamento dei fili che "stressano" tutto l'impianto generazione di corrente compresa.
Parere personale