Avete proposto qui il video del lancio del nuovo marchio DS.
Ma qualche giorno fa è stato mostrato anche quello dei nuovi valori del marchio Citroën, è questo:
Chi ama la carta ammuffita, no faticherà a riconoscere (in chiave moderna, ovviamente) una dozzina di citazioni della pubblicità di Delpire alle Citroën classiche.
Questo ultimo filmato è stato mostrato assieme ad un'anteprima dei nuovi spot pubblicitari di C1 ai Concessionari alla convention 2015, la stessa durante la quale è stato presentato il nuovo marchio e la relativa direzione (oltre a quella, rinnovata, di Citroën).
La location era una bella sala dello Sheraton Malpensa, dove 260 Concessionari hanno potuto vedere la gamma Citroën e quella DS. Erano tutte vetture nuovissime, tranne una.
Al posto d'onore, dopo DS3, DS4 e DS5, c'era... una DS21 del 1966.
Dal palco, ai Concessionari è stata rivolta una domanda: "sapete qual è l'auto più innovativa, prestigiosa ed «emozionale» presente in questa sala?". Voi lo sapete di certo.
Alla fine, l'intera direzione ha chiesto farsi una foto accanto o dentro la DS. La DS21, ovviamente.
E' una sensibilità nuova, è gente nuova, è una strategia nuova che parte dalla testa dell'azienda, a Parigi (e un po' anche a Pechino, probabilmente).
Un giorno, un amico mi ha raccontato di aver rischiato seriamente il posto per aver mandato dei giornalisti al 50° anniversario della Traction a Parigi nel 1984 e che ogni operazione "storica" che faceva, la faceva di sua iniziativa, spesso malvisto dal marketing. Altri mi hanno raccontato di condotti da calcinacci appesi alle finestre della vecchia sede di Neuilly: "tutto ciò che ha più di 5 anni va buttato qui". Sotto dei camion erano incaricati di portare tutto al macero. Era il 1986.
Oggi queste cose sarebbero semplicemente impensabili. E' un nuovo inizio.