visto che questo forum aborrisce la politica mi adeguo.
però non capisco questa paura verso la parola "politica"
mi permetto di riportare quanto sotto, non lo trovo assolutamente spaventoso.
Cicerone e i suoi scritti sono al centro di un complesso crocevia in cui convergono, e da cui si dipartono, percorsi fondamentali della storia politica e culturale di Roma. Protagonista e tragica vittima dell'ultima tempestosa fase della crisi dello stato repubblicano, che poco dopo la sua morte sarà definitivamente trasformato in impero, Cicerone è il massimo oratore politico e giudiziario dell'antichità. Ne danno un'impressionante testimonianza diretta i suoi discorsi e le sue opere teoriche, fondamentali per comprendere quel cruciale fenomeno politico e sociale di Roma antica che è l'oratoria: il loro stile è rimasto modello per gli antichi e per i moderni. La rilettura sistematica di Cicerone della filosofia greca - trasposta in latino e adattata alla mentalità romana - importa per la prima volta a Roma la raffinatezza della cultura ellenica e si inserisce a buon diritto nel quadro di un più ampio progetto civile di orientamento del modo di pensare e di agire pubblico. Questo volume propone una ricostruzione compiuta del personaggio Cicerone, in cui si integrano inscindibilmente l'uomo politico, l'oratore, il filosofo, l'intellettuale, lo scrittore.
ciao da mario
p.s. non si deve aver paura del significato delle parole, ma delle parole che si dicono, perchè ho visto che si discute, ed pure di brutto, anche per questioni tecniche (michelin o non michelin, per esempio).
di nuovo ciao, e prometto che riguardo l'argomento non dirò più niente.