Miiii Davide! Che ruolo che mi dai.
L'IDéeSse Club è Maurizio Marini quanto è Davide Millauro: ci sono circa 500 soci e sono tutti uguali davanti al Club.
Provo a spiegare, ma prima ringrazio chi ha dato ossigeno a questo topic che stava affondando rapidamente, l'avevo aperto in accordo con gli altri consiglieri proprio per rispondere a questo genere di domande e -perché no- chiarire meglio cos'è l'IDéeSse e come si rapporta col "mondo esterno".
Allora: l'IDéeSse Club nasce vent'un anni fa tra gente piuttosto assortita. C'era lo studente-lavoratore (tipo il sottoscritto, all'epoca), l'affermato architetto alto dirigente della Regione (Sergio), l'idraulico di Grassina (Leonardo), il ragazzino di dodici anni "babbo-babbo-babbo" (Lorenzo, figlio di Sergio e socio della primissima ora), qualche libero professionista del nord-est e del nord-ovest, un direttore di banca toscano e lo studente di Pavia (Orio) che aveva scritto a Ruoteclassiche.
A metà del pranzo a Marina di Pisa, durante il primo incontro tra questi personaggi, io dissi a Cerreti (che ospitavo nella mia DS21, giacché il Sommo Presidente s'era presentato in GSA) quanto bello fosse vedere tutte queste persone diversissime per cultura, estrazione sociale, reddito ed aspirazioni, tutte sedute allo stesso desco a parlare della comune passione per la DS.
La DS era il trait-d'union, il fil rouge, per dirla alla francese, che legava tra loro persone che difficilmente si sarebbero potute incontrare tutte assieme. Da qui l'idea di ripetere l'esperienza con un nuovo incontro (che poi fu a Pavia nel giugno dell'89), seguito a ruota dal primo, oceanico, raduno di Verona nel settembre successivo.
Li rivedemmo il "miracolo" sociale, pantografato da 10 a 100 equipaggi, in breve decidemmo di fondare un club.
L'IDéeSse nasce i primi di dicembre del 1989 al Saltino di Vallombrosa (abbiamo festeggiato lo scorso anno il ventennale di quell'incontro), con molti degli attori presenti a Marina di Pisa. Li fu dato incarico ad un "comitato organizzatore" di redigere lo statuto e l'atto costitutivo, poi depositati il 5 marzo 1990 al tribunale di Firenze.
Il primo Consiglio di Amministrazione (come si chiamava all'epoca, oggi è il Consiglio Direttivo) fu frutto delle dimissioni del comitato organizzatore che terminato il lavoro, rimise il suo mandato alla prima Assemblea dei Soci al Castello di Sammezzano nel marzo (mi pare l'11) del 1990. Molti di quelli che scrivono su questo forum erano presenti: ricordo certamente Kalido, ma credo anche Gianluca (che ha poi lavorato nel Consiglio per qualche anno). C'ero anch'io, avevo lavorato con Cerreti (ma soprattutto con Gulli) alla stesura dello statuto, ingenuamente "copiato" dal quello del Cral delle Casse Rurali ed Artigiane, adattato artigianalmente alla bisogna. Fui eletto segretario, ruolo che ho ricoperto mi pare sino al 1995 quando gli impegni di lavoro si fecero tali da non permettermi di seguire il Club. La presidenza fu assegnata a Sergio Cerreti, principalmente perché tra i presenti era quello con la maggior esperienza di cose pubbliche, capace di gestire il cerimoniale e... coi capelli bianchi. La vicepresidenza fu affidata a Cotti, letteralmente incastrato in consiglio perché ci parve essere inviato come "spia" da Citroën. Ovviamente non era così, ma all'epoca lo stratega del gruppo (Gulli) disse: o con noi, o contro di noi. E Camillo accettò.
Da allora, ogni tre anni i Soci dell'IDéeSse ri-eleggono un Consiglio Direttivo, composto da volontari, non retribuiti (condizione da sempre ritenuta fondamentale) che godono del solo rimborso carburante quando due volte all'anno si riuniscono.
Nel corso degli anni, il Club è passato da 50 a 500 Soci, decuplicando le sue dimensioni e coprendo in maniera capillare l'intero terriorio nazionale.
Da "toscano", il Club è diventato nazionale. Il Consiglio Direttivo rispecchia questa geografia: attualmente è composto da nove elementi, 4 toscani, 4 lombardi ed un emiliano (che poi è Gianni Marchetti, presidente di un importantissimo Club ASI, il CAMER, organizzatore della mostra-scambio di Reggio e del grande raduno annuale di Reggio che si svolgerà tra qualche settimana).
Da dicembre è partito un ambizioso progetto di capillarizzazione del Club che vedrà la nascita dei Punti IDéeSse, il primo "pilota" è quello inaugurato da Marco Vaccaro e Michele Lemme a San Giorgio di Lomellina, a fine maggio presenteremo quello gestito da Andrea Pucci a Senigallia, presto partirà quello di San Marino e... stiamo parlando di partire anche in Sicilia e Umbria. Non male per un progetto partito quattro mesi fa.
Dei Punti vi parlerò in seguito, torno al Club.
Nel corso delgi anni le situazioni cambiano: per me -ad esempio- la passione è diventata gradualmente anche lavoro, con l'appoggio di Citroën ho avviato il Centro Documentazione della Casa ed ho iniziato un grande (chissà se ne vedrò la fine!) progetto di ricostruzione della memoria storica. Lavorare qui mi permette di dedicare grande tempo al Club, idem per Ilaria che può seguire la segreteria senza alzarsi dal posto di lavoro, riuscendo a garantire un livello d'efficienza quasi da azienda.
Da un annetto, dopo l'abbandono di Cotti che ha deciso di dedicare le sue energie al RIASC ed al Club di cui è Presidente, il CX Club Italia, Michele Lemme ha assunto la vicepresidenza e da qualche tempo è succeduto a Cerreti per le questioni legate ai rapporti col RIASC. Mickey svolge l'attività di commercialista, è quindi un personaggio fondamentale per il funzionamento del Club, affianca e dirige Ilaria nel suo lavoro di tesoriere, riguardando i bilanci e gli atti contabili dell'Associazione.
Andrea e Marco curano questo forum che da qualche anno è emanazione diretta del Club, curando i rapporti coi Soci dell'area lombarda.
Mauro Ronzio (con Marco, Michele ed Andrea) è il quarto consigliere lombardo. E' il responsabile dei grandi eventi: per dirvene una, è stato il coordinatore generale dell'ICCCR a Roma, l'artefice delle strutture e degli impianti luci e fonica a Villa Erba, a Rubiera ed al bis della Soirée DéeSse a San Giovanni Valdarno.
Ilaria segue segreteria generale, segreteria Soci e tesoreria mentre il sottoscritto cura l'archivio storico e le relazioni esterne del Club.
Sergio mantiene il suo ruolo istituzionale di Presidente e di "Grande Saggio" dell'Associazione, è costantemente informato sulle attività del Club, sulle proposte che arrivano dai Soci e sulle risorse disponibili, è spesso fonte e motore di iniziative e manifestazioni e cura i rapporti istituzionali del Club.
Luciano Rossi è un altro consigliere storico: dopo qualche anno di pausa è rientrato nel Consiglio Direttivo, all'attività di consigliere propriamente detta, affianca il lavoro di ufficio spedizioni: non crediate che inviare 500 buste X volte all'anno sia lavoro facile!
Ultimo personaggio pubblico dell'IDéeSse (ma non il meno importante) è Fabrizio Consonni, attuale responsabile della sezione D del RIASC. Succede al sottoscritto, a Giancarlo Calcagni, Rodolfo Rossi, Federico Antonucci e Marco Vaccaro nel gestire gli albi della sezione ID, D e DS del Registro, svolge il suo compito presso il nostro ufficio dove computer, stampanti e scanner non mancano (il che si traduce -come per segreteria e relazioni esterne- in un risparmio economico significativo per il Club).
A questo Consiglio Direttivo, presto si affiancheranno i responsabili dei Punti IDéeSse che potranno partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo e quindi portare le istanze dei Soci direttamente ai Consiglieri del Club.
Questo, a grandi linee, l'IDéeSse Club oggi: 500 amici accumunati da una passione per la Dea DS, il resto lo si trova in quello statuto depositato in tribunale vent'anni fa, tutt'oggi attualissimo:
L’IDéeSse Club è un' associazione nazionale senza fini di lucro, politici o religiosi, che riunisce in qualità di Soci i proprietari, possessori e appassionati di vetture Citroën ID, D e DS in tutte le loro configurazioni.
E’ stato legalmente costituito in Firenze il 5 marzo 1990.
La principali finalità statutarie dell’IDéeSse Club sono:
- riunire in sodalizio i proprietari, possessori e appassionati delle DS e loro derivate;
- curare e favorire l’immagine, la conoscenza, la classificazione tecnica, la conservazione e il restauro delle vetture medesime;
- raccogliere e custodire la documentazione storico-tecnico-iconografica inerente le DS e derivate;
- organizzare e patrocinare raduni e manifestazioni.