Pragmatismo, razionalità, osservazione dei fenomeni naturali e artificiali per capirne le dinamiche.
Queste sono le cose che mi hanno sempre affascinato, diciamo che se non avessi la terza media sarei stato se non altro un curioso (curioso come:curioso
) uomo di scenza
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Da quando però il serramentista mi ha consegnato quel misterioso marchingegno che porta il nome di blocchetto accenzione, lo sgomento, il fatalismo e l'irrazionalità si sono impossessati come il diavolo della mia mente...
Come mai nella mia vita ho affidato l'apertura di quello scrigno misterioso a terzi, pensate che quando ero piccolo mia madre e mia nonna avevano terrore che io aprissi tutto, dalla televisione alle lampade al neon, dalle batterie a tutto ciò che aveva "dentro" un funzionamento celato da un'aspetto esteriore che quel "dentro" non faceva trasparire.
Il blocchetto funziona bene smontato, apri i contatti, avvi il motorino, chiudi i contatti, estrai la chiave e il pignone maledetto va in completa escursione.
Bene, lo stesso marchingegno una volta montato mi blocca lo sterzo anche solo attivando i contatti del quadro.
Ma lasciamo perdere questo blocchetto che nel particolare va evidentemente regolato meglio, come dicevo prima il mio sgomento deriva dal fatto che l'idea dell'imponderabile si è impadronito della mia ragione.....
E se in una curva a 130-140 questa minkiatella inutile di pignone decidesse di fare KUKU'!!...come lo contrasto?...certo l'impoderabile stà dietro ogni cosa, ma l'idea di contrastare l'evento di sfiga cambiando direzione è il colpo di reni di un portiere, come il volante per un pilota.
E se.......e se.....?
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Ps. io taglio la testa al toro e sego via questo falletto metallico.