Scusate, non dipingiamo però Henry Ford come un "picchiatore", non è così. Ford è stato un grande innovatore che ha portato benessere economico frutto delle sue intuzioni e della collaborazione di quanti hanno lavorato con lui, e l'automobile alla portata di tutti.
Certamente era un uomo figlio del suo tempo e che per arrivare alla produzione di massa come la conosciamo oggi, in cui gli operai - tendenzialmente - si sono trasformati da bruta manovalanza a programmatori dei robot che svolgono le funzioni più dure e meno salubri, si è passati attraverso la catena di montaggio realizzata secondo i metodi tayloristici, al controllo dei tempi secondo i dettami stabiliti dal sistema Bedaux per poi giungere al "Toyotismo", etc. Si è passati quindi attraverso grandi sofferenze, scotto che in ogni epoca i pionieri pagano come tributo di fronte ad ogni cambiamento.
Gli operai Ford erano i meglio pagati d'America - e quindi presumibilmente del mondo - ma non per questo non erano degli alienati. Gli operai delle maggiori società industriali europee vivevano invece una situazione differente. Minore salario ma maggiori provvidenze - dopolavori, spacci aziendali, colonie invernali ed estive per i dipendenti ed i loro familiari, etc - per legare maggiormente la manodopera ad un'azienda che diventava parte integrante del tessuto familiare per cui chi entrava alla Montecatini, alla Fiat o all'Olivetti trasmetteva il lavoro di padre in figlio. Ford, in una società più evoluta come quella americana fece agli inizi la stessa cosa accorgendosi poi che l'unica cosa che interessava all'operaio di River Rouge - più evoluto nei costumi del contemporaneo operaio europeo - era di guadagnare di più per spendere in proprio e liberamente i suoi quattrini.
Del resto chi di noi oggi vorrebbe andare coi suoi colleghi di ufficio a passare due settimane al mare a fronte di una riduzione dello stipendio ? Dammi un aumento e vado in vacanza dove voglio io con chi dico io.
Ford avrebbe voluto esportare i criteri di un corretto stile di vita ai suoi operai, e di conseguenza all'intera società americana, per combattere fenomeni quali l'alcolismo e il gioco d'azzardo, e qui si riscontra un pò l'utopia di colui che vorrebbe agire come un buon padre-padrone, avrebbe voluto esportare il concetto di un buon regime dietetico e alimentare a base di soia, utilizzare la soia per la realizzazione di vari prodotti, resine plastiche soprattutto che combinate con altri componenti potevano essere utili per la costruzione di elementi quali cruscotti, cofani, volanti, etc. più leggeri e resistenti dei tradizionali realizzati in ferro e legno.
Insomma, Henry Ford può essere veramente definito un "costrutture di sogni" ...
Henry Ford colpisce con una mazza il bagagliaio di una moderna Ford '41 realizzato in resina plastica derivata dalla soia.
La Hemp Car, il prototipo di auto biologica realizzato dalla Ford nel 1941.