Cinque anni fa, il 50° DS a Villa Erba di Cernobbio

Alcune questioni sulle prime C6 poste sul forum RIASC mi hanno portato a frugare nella corrispondenza 2005 e mi sono accorto che tra giugno e luglio di quell'anno ha preso forma l'evento andato in scena nel settembre del 2005 a Cernobbio. Apro questo topic per ripercorrerne la storia, aggiungendo qualche elemento di "backstage".

In realtà questa storia comincia qualche mese prima, siamo intorno all'ottobre del 2004, a Milano presso la sede di Citroën Italia al primo piano, precisamente nell'ufficio Relazioni Esterne.
Era una delle "riunioni di punto" che si tenevano mensilmente nell'ufficio di Walter Brugnotti, lo schema l'avevamo messo a punto intorno al 2000 ed è lo stesso attualmente in vigore: nessun legame di sangue tra Club e Casa madre, semplicemente uno scambio di proposte e si prendono in considerazione solo le cose che interessano ad entrambi.

Tema del giorno: il budget 2005 per le vetture storiche. Chiaramente un'azienda deve preventivare con ampio anticipo le iniziative che richiedono un certo impegno economico, i danaro dedicato all'attività "storica" in Citroën proveniva dalle casse della direzione relazioni esterne che faceva capo a Walter Brugnotti e con lui decidevamo con un anno di anticipo le "grandi opere" per il periodo successivo. Va detto che sino a quel momento, la più grande operazione condotta con Citroën Italia dall'IDéeSse Club (che al tempo coordinava i rapporti con gli altri club) fu quella di Busseto dove organizzammo un grande raduno per i 75 anni del marchio nel 1994. Un impegno economico del tutto modesto, potrei quantificare il "budget storico" annuale sino al 2005 in un investimento di meno di cinque milioni di lire annui, tutto incluso, 2500 euro (passatemi il cambio) odierni, una cifra assolutamente modesta per una Casa automobilistica.

Del resto gli affari non andavano proprio benissimo: a parte Xantia, il resto della gamma tirava il fiato. Le vendite di XM erano già in caduta libera, idem ZX che non ha mai raggiunto i volumi sperati. Andava meglio coi veicoli commerciali a livello mondiale, grazie a C15 principalmente. Come si dice? Much money: love story. No money: I'm sorry.

Con il nuovo millennio però, il trend stava cambiando in meglio. E parecchio anche: prima Xsara Picasso, poi il successo stellare di C3 portarono il costruttore francese a livelli di mercato mai neppure sognati e quindi anche certi budget furono rivisti al rialzo. E' il caso di quelli per le storiche.
Proprio nel 2000 Brugnotti inizia le "manovre" per arrivare ad avere un vero registro di marca e quindi anche un unico interlocutore che rinisca i club italiani. Nel 2004 si arriva alla firma del protocollo d'intesa tra i principali Club, siglato nella sala riunioni di via Gattamelata nel 2004 e quindi alla partenza del "periodo di prova" che ha preceduto la costituzione legale del RIASC nel successivo 2006.

Questa era l'aria che si respirava nell'ottobre 2004 mentre pianificavamo le operazioni 2005. La discussione andò più o meno così:

- Allora Maurizio cosa vogliamo fare il prossimo anno?
- Beh, c'è il cinquantesimo della DS
- Appunto
- Pensavo a qualcosa di grande: che ne diresti di una cena, magari alle Logge di Piazzale Michelangelo a Firenze, dove invitare un po' di giornalisti e magari organizzare per il dopo cena un concerto live. Potremmo sentire Alessandro Galati che ha già lavorato con noi per due dischi jazz molto belli.
- Bene. L'idea mi piace. Hai già un'idea di costo.
- Considera di ospitare un po' di Soci dei Club, la stampa, il concerto, il service, l'affitto dei locali, il parcheggio... insomma... [paura]... pensavo di spendere sui diecimila euro.
- Tantini, ma l'occasione potrebbe meritarli. Fai un progetto, intanto accantoniamo la cifra.

Tornando verso casa la sera, galvanizzato dall'idea di poter investire una simile cifra per il 50° della DS, iniziai a fantasticare sul cast artistico e su che forma dare all'evento.
L'indomani contattai subito Galati per fissare un incontro. Fine ottobre, ad Arezzo (anche Galati è toscano) presso l'enoteca La torre di Gnicche, luogo tranquillo dove poter parlare del progetto.

[to be continued]

La mattina del giorno scelto per l'incontro ricevo una telefonata: «ciao, mi chiamo Mauro, sono un Socio del club ma ho dimenticato di effettuare il rinnovo della quota per quest'anno, mi spiace: faccio un lavoro che mi lascia pochissimo tempo libero e non sono nemmeno mai riuscito a partecipare ad un evento del club»
Capisco, per curiosità: che lavoro fai?
«Lavoro nel campo dello spettacolo, ho un service che si occupa di palchi, luci, fonica e servizi collegati».
AH! Fantastico! Sai che stiamo cercando di realizzare un piccolo evento per l'anno prossimo per i cinquant'anni della DS? Proprio stasera incontriamo Alessandro Galati, un pianista jazz molto bravo che vorremmo coinvolgere nell'operazione.
«Bellissimo. Dove vi incontrate?»
Ad Arezzo, intorno alle 21.
«Prendo un treno e vengo, mi trovi un albergo?»

Mauro, era Maurino Ronzio che con quella telefonata si infilava in un tunnel da cui deve ancora uscire ;-)

L'incontro prese una piega del tutto inattesa: perché limitarci a della musica? A me sarebbe piaciuto anche far leggere qualcosa da qualcuno, pensammo subito ad un attore che leggesse Mithologies di Barthes o qualcosa del genere. Non osavo neppure pensare ad un'ideuzza che mi ronzava in testa da anni... la buttai li ugualmente, dissi «ho un amico che conosco da molti anni che è diventato un bravissimo autore teatrale, si chiama Francesco Niccolini, ha lavorato con Marco Paolini a Vajont ed ha scritto molti dei monologhi di Paolini per Report, potrei provare a coinvolgerlo».

L'attore? Pensammo a molti nomi dallo stesso Paolini a Haber, da Paolo Heldel a Giuseppe Cederna, senza sapere per quale incastro sarebbe stato proprio quest'ultimo a salire sul palco a settembre 2005.

Poi però cadde il gelo: tutto contento, dissi qual'era il budget che avevo chiesto a Citroën per l'operazione.
- Cos'è che vuoi fare con diecimila euro??
- Beh, mica sono pochi!
- Non bastano nemmeno per il service.
- Ah. E quanti ne servono.
- Minimo, cinquantamila.
- Posso provare a chiderne quindicimila.

Le facce che uscirono dall'incontro erano tutte moooolto sconsolate: Galati pensava di poter produrre un disco com'era stato per il lancio di Saxo e per Traction Avant, Mauro di coprire almeno i costi, io non sapevo come fare a chiamare Brugnotti per raccontargli della faccenda. Comunque ciascuno aveva i suoi compiti da svolgere, le persone da contattare: appuntamento aggiornato di una decina di giorni.

[to be continued]

- Pronto, Walter?
- Ciao Maurizio
- Ecco, insomma... potremmo fare qualcosa di più della cena a Firenze...
- Ovvero?
- Uno spettacolo, con attori che leggono dei testi sulla DS accompagnati da musica jazz. Però... insomma... costa un po' di più, mi parlano di cinquantamila euro, ma io conto di non spenderne più della metà.
- Mica poco. Vai avanti, vediamo cosa ne viene fuori.

Asciugato il sudore, ho preso contatto con Francesco Niccolini, l'autore mio amico, spiegandogli un po' le idee in campo e chiedendogli di scrivere qualche cartella di testo per raccordare le letture.
Appuntamento alla solita enoteca tra dieci giorni.

C'eravamo ancora tutti, incluso Mauro, sollevato dal fatto che Citroën accettasse di discutere un progetto che costava (almeno) due volte e mezzo il budget previsto inizialmente.
Il più scettico era Niccolini, io ero quello più ottimista, nel mezzo le posizioni degli altri.

Quella sera al nostro tavolo si aggiunse un altro soggetto: Roberto Carlone della Banda Osiris. Conoscevo Roberto da molti anni, la Banda gravitava attorno a Rai Radiodue per cui avevo fatto qualche lavoro in amicizia, principalmente colla redazione di Caterpillar. La ragazza di Roberto -sorpresa!- era la stessa che gestiva l'enoteca, ecco perché era così spesso ad Arezzo!
Ovviamente Roberto si interessò subito al progetto, con entusiasmo e distacco al tempo stesso: non voleva entrare in qualcosa che servisse da soletta pubblicitaria a qualcosa ma quando capì che partivamo da un foglio bianco e che la storia da raccontare poteva essere bella, si rilassò ed iniziò a disegnare i contorni della faccenda assieme a noi.
Quella sera il budget ebbe l'ennesimo ritocco al rialzo: si parlava di settanta/ottantamila euro. Non li ho! Dissi.
Allora non si può fare.

Io mica ci credevo che una cosa del genere potesse costare tutti questi soldi.

- Pronto, Walter?
- Vai avanti.

E andai avanti. Per una cosa del genere, ci voleva anche un service video. Qui entrò in gioco Roberto Alfieri che aveva conosciuto Ilaria per motivi professionali (mi pare qualcosa legata alla web tv di microsoft).

Il progetto adesso era tutt'altra cosa della cena pensata per Piazzale Michelangelo.
Si svolgeva ancora a Firenze, pensavamo al Saschall, l'ex teatro tenda, da poco trasformato in una struttura moderna e capiente. A novembre il sopralluogo ed i primi preventivi: costava quindicimila euro per tre giorni: allestimento, prove, spettacolo, disallestimento. Però non c'è parcheggio.

Nel frattampo Niccolini aveva inziato a scrivere. Non tre pagine per raccordare i testi, ma uno spettacolo vero (quello dei miei sogni) dedicato alla storia della DS, una cosa che doveva partire dal 1938 e chiudersi nel 1975. Niccolini (Geronto, come fu ribattezzato per il suo "dressage vagamente vintage") si spinse molto oltre: nelle serate passate con me a far ricerca, venne fuori la storia del signor André Citroën ed il legame tra questa e quella del novecento, tout-court. Non poteva restare fuori dallo spettacolo!

Quindi sul nostro palco ancora molto immaginario c'è un attore (non sappiamo ancora chi) che deve avere una memoria formidabile. Questo taglia Paolini: si dice che alle prime rappresentazioni non brilli particolarmente, noi abbiamo UNA serata in cartellone, deve venir bene la prima. No way.
Poi c'è la Banda Osiris, non possiamo più fare senza: lo spettacolo dev'essere divertente, non annoiare gli spettatori. Poi ci vuole qualche altro musicista.
Sarà la Banda a tirar fuori dal cilindro il loro alter-ego femminile: il Quartetto Euphoria, quattro ragazze scatenate che suonano gli archi. Una di loro, la coordinatrice della squadra, è Marna Fumarola, giocavamo assieme da bambini, il padre -ingegnere alla IBM in epoca di pionierismo informatico- è sempre stato un Citroënista ed anche Marna viaggia sul Double Chevron. Il mondo è veramente piccolissimo.

Bene. Il cast è quasi fatto. Per l'attore approviamo sulla fiducia la proposta di Francesco Niccolini: Giuseppe Cederna, il bravissimo attore del film-Oscar Mediterraneo di Salvatores, dice Francesco che la sua memoria ha del portentoso.

- Pronto, Walter? Ci siamo: manca ancora il posto perché a Firenze non c'è parcheggio, ma il progetto ha preso forma. Solo che costa dieci volte il budget inziiale.
- Ah. Vieni e parliamone.

[to be continued]

Siamo più o meno a marzo quando faccio rotta per Milano.

Siamo nell'ufficio di Brugnotti, con me c'è Mauro Ronzio, dall'altra parte del tavolo però adesso c'è anche Massimo Borio, allora (ed oggi) direttore marketing di Citroën.
Parliamo del più e del meno, Massimo ci chiede quali nomi utilizzeremmo per i diversi allestimenti di C6. Prestige, Pallas, Exclusive. Ci vengono i mente i nomi classici degli allestimenti di DS, CX ed XM.
Il suggerimento viene accettato.

Ora si parla dello spettacolo, prima del lato artistico e poi di quello organizzativo. Man mano che leggiamo l'elenco degli impegni, dei nomi degli artisti, dei tecnici necessari, la scheda del video, del palco, le poltroncine eccetera, vedo dipingersi un'espressione vagamente ironica sul volto di Massimo Borio.
Mi lascia finire.
- Chi dirige la produzione
- Io
- E tu saresti capace di gestire una cosa del genere?
- Perché no?
- Mi sembra molto complessa, hai già fatto qualcosa di simile?
- No.
- Capisco.

Esco con le orecchie piuttosto basse dall'incontro, ma la temutissima parola "NO" non l'ha pronunciata ne Massimo ne Walter.
Mauro -che di queste cose ha ovviamente più esperienza di me- è tutto contento, fischietta persino.
- Secondo me, ce lo fanno fare.
- Mauro, stiamo chidendo quindici volte il budget iniziale, non abbiammo mai fatto niente del genere e forse non siamo capaci di farlo.

- Pronto, Walter?
- Vai avanti, ma tieni a portata di mano la leva del freno.

A maggio 2005 troviamo la location: Villa Erba di Cernobbio, lo "Spazio Villa Erba", una cupola di cmento armato, vetro e acciaio costruita accanto alla villa di Luchino Visconti sul Lago di Como.
Dispone di un grande parco che si adatta perfettamente per esporre cinquanta DS, una per ogni di produzione, è poco distante da un'hotel (il Grand Hotel di Cernobbio) dove alloggiare cast e tecnici e dista cento metri da un autosilo che contiene almeno mille auto. Perfetta. Costa -mi pare- trentamila euro, il doppio del Saschall.

Giugno 2005, ci vediamo quotidianamente con Niccolini ed Alfieri: abbiamo deciso di complicarci ulteriormente la vita, inserendo dietro al palco un megaschermo dove proiettare filmati e immagini a corredo del testo. Vanno anche trovati. Il trenta giugno 2005, di giovedì, siamo all'ultimo piano dell'hotel 129 ad Arezzo a cercare di far funzionare le cose.

E' a questo punto che inizio a realizzare che può essere il mio ultimo lavoro per Citroën.
Ho sforato il budget come mai è successo prima, sto spendendo dei soldi che non ho per realizzare una cosa che può essere un fiasco colossale e sto giocandomi in colpo solo dieci anni di lavoro spesi a guadagnarmi la fiducia del mio capo.

[fine prima parte, il resto da domani]

BRAVO MARINI MARTINI!!!
CI HAI CREDUTO E HAI AVUTO RAGIONE!!
UN EVENTO UNICO E INIMITABILE NEL TEMPO!
OGNI TANTO TIRO FUORI IL DVD DELLO SPETTACOLO E LO RIVEDO CON IMMENSO PIACERE,
SONO CONTENTO DI ESSERE STATO PRESENTE DAL VIVO IN QUELLA OCCASIONE A VILLA ERBA
NEL 2005!!!CHE ANNO INDIMENTICABILE PER LA DS!!!

ok a domani.

bellissima storia, nn sapevo niente.

Hai rischiato in prima persona con coraggio e ilpiglio del grande condottiero.
Grande Mau sei tutti noi.

saluti

Ado

 

Ciao.
Vivement demain pour la suite.
 

Vi regalo dieci minuti di lavoro di quel 30 giugno 2005, più tardi proverò a coinvolgere altri protagonisti di questa storia: sono sicuro che Roberto-RAlf-Alfieri ha tonnellate di backstage.

http://www.youtube.com/watch?v=Zghe4vx8bNg

bellissima storia, nn sapevo niente.

Hai rischiato in prima persona con coraggio e ilpiglio del grande condottiero.
Grande Mau sei tutti noi.

saluti

Ado

 

Ha un nome preciso: si chiama incoscienza.

Sicuramente è incoscienza mista ad una gran voglia di fare le cose, ma tutto spinto da una forza che si chiama PASSIONE.

Grazie Maurizio è una bellissima storia, attendo il seguito.

P.s. Qualche anno fà ho visto in televisione, credo ad un canale Mediaset, una serata di gala, dedicata alla storia della Citroen, ricordo che era condotta da Gerry Scotti, si hanno notizie ?

Non ero impreparato quella sera.
Maurizio fin dall'inizio dell'anno era combattuto fra il segreto assoluto che la cosa richiedeva e la voglia di comunicare la sua gioia per la cosa che stava nascendo almeno agli amici.
Così all'inizio non ci feci caso, quando iniziarono ad arrivarmi strane email che parlavano di un evento citroen per festeggiare la Dea.
Il 2005 era un anno particolare, pieno di attese: C'era l'evento di Parigi, che galvanizzava tutti; e c'era l'attesa per l'imminente uscita della C6, avevamo capito che sarebbe stata una citroen fuori dagli schemi e leggevo avidamente tutte le anteprime che riuscivo a farmi trasmettere da Maurizio.
Quando a febbraio 2005 mi arrivarono "ssshhh silenzio! riservatissime!" delle foto prese in penombra ad una cena "organizzativa del 50mo" pensai a qualcosa per organizzare il viaggio a Parigi. Oltretutto c'erano delle faccie mai viste, un certo Niccolini, un certo Carlone, un altro Mauro... boh, saranno del 2cv club, pensai.
Ad aprile iniziarono ad arrivarmi email con possibili location e cast sempre più fantasmagorici. Quando mi disse che si sarebbe fatto a Venezia (nel racconto non c'è, ma per un attimo evidentemente si è pensato) io iniziai a pensare che maurizio la sera si facesse un bel bicchiere di LDS (l'oilo idraulico di C5 e C6 per la cronaca)
Ma arriviamo a Giugno.
Mi arriva un file di word. È la prima stesura assoluta del testo da parte di Niccolini. Più di 30 pagine fitte. Inizio a leggerlo, certe parti sono ancora da mettere a punto, ma altre mi prendono. Ma nulla ancora posso capire di cosa sta prendendo forma, anzi non riesco ad immaginare come quel testo possa uscire dalle pagine stampate ed essere coinvolgente su un palco. Nulla sapendo delle discussioni di budget che sta portando avanti Maurizio,  mi immagino una cosa in stile molto genovese, un teatrino di periferia, un palco di assi nude, un attore con gli occhiali che legge nella penombra la storiella e tanta gente che sbadiglia. Ma so anche che Maurizio può stupirmi, per cui attendo fiducioso. Ma ci sono tante altre cose a cui pensare: i raduni per il cinquantesimo, i preparativi per Parigi (a cui poi non potrò partecipare, ma questa è un'altra storia... )
Il 21 giugno per la prima volta so di Villa Erba e vedo delle foto. Non ci posso credere...li'??
A luglio l'evento è stato pubblicizzato, e Maurizio è terrorizzato: pochissime adesioni. Tranquillo, siamo a luglio, e la gente pensa alle vacanze. Poi c'è Parigi !
Da quel momento è un fiume di email. Non riesco nemmeno a leggerle tutte! L'aspettativa cresce...

Ha un nome preciso: si chiama incoscienza.

a maggior ragione, viste le richieste onerose che avanzavi a mamma citroen, credo, in un periodo in cui la gamma di vetture e le relative vendite erano ferme.

Una delle cose che mi secca di più, visto che sono fan Citroen da tanti anni (Traction restaurata nel 1986 e 1a DS, la Break presa nell'89) è stata proprio l'essermi perso sia il 50esimo che la Soirée.
Avendo deciso di "guarire" vendendo (quasi) tutto nel 2002, chiaramente nel 2005 non seguivo già più gli avvenimenti citronici.
Poi la ricaduta nel 2006. E lo stesso giorno dell'acquisto della DS verde che ho tutt'ora incontro alcuni "strani" individui a bordo delle loro Dee.
Mi comunicano l'esistenza del Forum e mi offrono questo DVD.
Già il gesto dice tutto. Persone mai viste prima che in meno di 2 minuti ti offrono un DVD.
E che DVD !!!!

M.A.G.N.I.F.I.C.O

Inutile complimentarsi con Maurizio (che poi si monta la testa), ma davvero una storia fuori dal comune.
Mi ha fatto molto piacere leggerla.

Non ho ben capito chi in questa storia ha una memoria ELEFANTIACA.....

Azzarderei Maurizio Marini, a meno che non vada in giro col furgone per le intercettazioni da quando era solo un ragazzo, registrando anche le sue.....di telefonate!


Grande, grande Maurizio!

Serve una smisurata passione per riuscire in tali imprese.
E' un gesto gentile condividere questo bel ricordo con noi, grazie!

Cronio

Ragazzi vi ringrazio, ma questo topic ricorda un lavoro di gruppo dove ciascuno ha dato il suo contributo. Posso serenamente affermare che tutti gli elementi in campo sono stati indispensabili per la realizzazione del progetto, nessuno escluso, il merito del successo dell'impresa è quindi da dividere in parti uguali, esclusa la scelta dell'hotel che ha un unico colpevole...