Torno al racconto.
Come dicevo, al termine delle quattro introduzioni, ci fu una vera standing ovation.
Da li partiva lo spettacolo vero e proprio che cominciava con la storia della famiglia Citroën, a partire dal nonno, importatore di limoni in Olanda, passando dal padre gioielliere a Parigi per arrivare all'infanzia di André nella Ville Lumiere, ai suoi sogni: tra Jules Verne ed il cantiere della tour Eiffel
ed ai primi passi nel mondo degli affari, sino all'acquisto del celebre brevetto per gli ingranaggi a cuspide.
nell'animazione proiettata dietro alla Banda, la ruota dentata girava su stessa sino a far uscire due chevron nella giusta direzione: «due punte di freccia, giustamente puntate verso l'alto».
Poi si racconta l'automobile nei primi anni del '900
Il futurismo
Il mito della velocità (straordinario l'aereo della Banda Osiris)
E complicatissima la "danza della velocità", suonata ballando da Banda e Quartetto, con un movimento sincronizzato veramente da paura (che qualcuno inciampasse)
Si vede che lo fanno di mestiere, così nessuno è caduto e Cederna ha ripreso il suo posto in scena
Per raccontare che il soldato Citroën viene arruolato assieme ai soldati Pegueot e Renault
(qui arriva l'incredibile cannone-trombone carrellato del prof. Macrì)
Ma il soldato Citroën è presto richiamato dal fronte: dice di poter costruire sino a diecimila granate al giorno nella sua fabbrica di Quai de Javel
E ci riesce: «il Double Chevron stritola l'invasore germanico»!
[to be contined]