Riprovo a fare un po' di luce sull'argomento tetti: il 1969 è l'ultimo anno-modello DS prodotto a Forest.
Lo stabilimento belga serviva a produrre auto per il mercato del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo) che aveva tasse d'importazione significative per tutti i prodotti che arrivavano da fuori di questi tre paesi. Citroën, come altri costruttori, già dai tempi di André, mise in piedi uno stabilimento per produrre sul posto con una quantità di parti "locali". Tra queste, c'era l'ottimo acciaio usato per i telai (che spiega la longevità degli esemplari fatti a Forest) ed il tetto, stampato sul posto da un foglio d'alluminio.
Lo stabilimento di Forest copriva interamente le esigenze del Benelux ed aveva un'esubero di produzione che veniva dirottato su mercati piuttosto esigenti quali il nostro, quello tedesco e quello svizzero, mentre pochissime vetture (e mai ufficialmente) raggiunsero la Francia.
Inoltre le auto fatte a Forest erano generalmente meglio assemblate rispetto a quelle francesi, alcune finiture (coprobordi e addirittura coperchietti in plastica sulle teste di alcuni bulloni a vista) erano esclusive di quelle vetture.
Come dicevamo, la produzione della DS a Forest è cessata nel 1969 quando le vendite del modello erano in contrazione su tutti i mercati (la DS sentiva il peso degli anni) ed era arrivata la CEE con l'abbattimento delle barriere doganali.
Tutta questa lunga premessa, per dire che le DS e le ID fatte a Forest non avevano il tetto bianco: era invariabilmente gris Nacrée o (pare, ma non c'è certezza) nero.
Il Blanc stellaire era la tinta che veniva mischiata alla vetroresina per i tetti in plastica delle auto fatte a Javel, eccetto quelle che anche a Javel uscivano col tetto verniciato (sempre gris Nacrée).
Tutto qui.