Ho sempre considerato il Ferragosto una creazione dei moderni, alla stregua della Festa del Papà o della Festa della Donna (inventate rispettivamente dalla Ferrero e dalla federazione fiorai), anche perchè qui in paese fino a pochi anni fa nessuno si era mai sognato di dirti "buon ferragosto" e le botteghe erano tutte regolarmente aperte.
Negli anni trascorsi a Roma era uno dei giorni di maggior lavoro di tutto l'anno, all'interno delle due settimane-clou in cui si buttava sangue e sudore senza un minuto di riposo passando anche quattro giorni senza mai uscire dal Centro Elettronico.
Adesso è uno dei tanti giorni tristi, in cui non si ha voglia di nulla se non di tornare a lavorare (tanto per tenere il cervello occupato). E infatti sarà una giornata tristissima, luttuosa come tutte le domeniche estive, resa ancor più lugubre da un sabato da dimenticare, e il pensiero delle spiagge piene di marmaglia, delle strade intasate, dei turisti cafoni e smutandati fa venire voglia di un bell'uragano in stile wagneriano.
A chi riesce a divertirsi Buon Ferragosto, a tutti gli altri buona domenica e buon riposo, agli amici senesi (o appassionati del Palio): aspettiamo lunedì sera per un po' di sana emozione!
Ciao