E’ Dedalo a dare un nome all’odierna Carini.( Vuole la leggenda, che Dedalo e suo figlio Icaro fuggirono dalle prigioni di Minosse librandosi in volo con ali di cera.
Lasciarono i promontori di un’isola che da quel momento in poi si chiamò: ICARIA.
Allo stesso modo, leggenda vuole, che Dedalo dedichi al figlio Icaro, tragicamente scomparso, una torre fortificata da lui progettata ed eretta sulla costa della Sicilia occidentale.
La cittadina che vi crebbe attorno divenne fiorente per commercio e il suo nome famoso, HYKKARA.).
Sono i Corinzi che comprano la piccola schiava Laide.(A soli sette anni fu rapita degli Ateniesi durante il “Sacco di Nicia” 415 a.C.
Il suo nome diverrà quello di una delle più desiderate donne del mondo allora conosciuto.
Scrive Timeo nel tredicesimo libro delle sue storie: << Essa era di Hykkara ; in ciò concordando con Polemone, il quale riferisce che ella venne uccisa da alcune donne in Tessaglia. Ella si era innamorata di un uomo della Tessaglia di nome Pausania, per invidia e gelosia, venne colpita a morte con zoccoli di legno in un tempio di Afrodite. Dopo di ciò, continua Timeo, il luogo fu rinominato: dell'Afrodite Assassina.
La sua tomba si vede da oltre il fiume Pencio, sopra ha una brocca per l' acqua, in pietra, e reca il seguente epigramma:
“Era il tempo nel quale l'orgogliosa Grecia, dal potere invincibile, fu resa schiava dalla divina bellezza di Laide, la qual è qui, la quale Eros generò e Corinto nutrì; giace essa, adesso, nelle gloriose pianure della Tessaglia.)>>.
E’ l’Imperatore Antonino Pio, ricordato da Plinio, a soggiornare in questa città.( Nel sito detto di S.Nicola si erigeva la seconda città, gli storici concordano sull’esistenza di una grande villa romana del tutto simile a quella di Piazza Armerina, una prima pavimentazione musiva di 13 mt per 11 venne salvata dalla distruzione nel 1700 circa ad opera di un nobile palermitano.
Durante la persecuzione del Cristianesimo, molti abitanti pagarono il prezzo della loro fede, come attestano le numerose catacombe paleocristiane,site nell'area dove oggi sorge la frazione di Villagrazia.)
E’ lo sceneggiato televisivo “L’amaro caso della Baronessa di Carini” (1975) che porterà sulla bocca di tutti gli Italiani questo nome così “ruffiano”,CARINI. Essa mi appartiene. Come per tutti, c’è un luogo della memoria che nel bene e nel male è indissolubilmente dentro di noi.
Quasi completamente sfigurata dalla monocultura del cemento armato che ha caratterizzato lo “sviluppo” del meridione dal dopoguerra ad oggi, conserva, salve per miracolo, alcune delle sue bellezze naturalistiche e architettoniche.
A me piace ricordarla come la vedevo da bambino, con gli stessi occhi con i quali osservavo la DEA , sognando un futuro fatto di bellezza, progresso e armonia.
Fatevi vivi quindi, vi farò vedere ciò che non esiste più, quando le strade caotiche e sporche di oggi erano magnifiche trazzere, con muretti a secco dove si affacciavano innumerevoli cisterne d’acqua (gebbie) e si faceva il bagno nudi.
Dove sporgendosi dalla ringhiera del miramare si aveva davanti una meravigliosa conca con al centro una piana zeppa di ulivi, limoni e mandarini …e il profumo di zagara mi ubriacava.
Dove la montagna Colubrina mi appariva come la sacra Sfinge sdraiata sulla piana di Giza, tingendosi di rosso alle luci del tramonto.
All’orizzonte poi, proprio al centro, l’isola di Ustica, salutata dall’altra piccola isoletta sulla destra del panorama, Isola delle Femmine.
Dimenticavo…
E’ SCARABEO, che con lo stesso coraggio di Annibale valica le alpi direzione sud, per fare scorribande assieme a un manipolo di lombardi illustri.
E adesso veniamo al programma:• Ore 10:00, Incontro dei partecipanti presso il grande posteggio del nuovo centro commerciale (POSEIDON) sito proprio accanto allo svincolo per Carini sulla A29 Pa-Tp
• In loco ci si potrà velocemente registrare e fare conoscenza. Imboccando poi la SS113 direzione sud-ovest, ci recheremo sul lungomare di Terrasini, dove potremo visitare il museo Etno Antropologico e Naturalistico di palazzo Daumale.
• Posteggeremo quindi le vetture all’interno dello spiazzo del ristorante La Ruota, poco distante dal museo, e li pranzeremo con menù a base di pesce fresco.
• Al termine del pranzo, condizioni meteo permettendo, passeggiata sul lungomare, poi sulle nostre belle vetture per un percorso di circa 50 Km, che ci farà lambire le citta e cittadine di Partitico, Borsetto e Montelepre percorrendo la bellissima SS186 che da Partitico porta a Monreale.
• A Montelepre, chi lo desidera, potrà visitare la casa del bandito Giuliano, quindi, dopo una breve sosta si raggiungerà il centro storico di Carini dalla strada montana. Le vetture si parcheggeranno sul rettilineo davanti al palazzo comunale (dovrebbe bastare per almeno una quindicina di vetture)
• Visita del castello, le chiese e il bellissimo chiostro dei Carmelitani. Poi, alle ore 6:30, tutti all’interno del bel chiostro dei S.Vincenzo, di fronte al palazzo comunale, dove avremo modo di godere della proiezione dei bellissimi filmati storici messi a disposizione da Citroen Italia (sezione storica)
• Sempre all’interno del chiostro troveremo un buffet e infine, in compagnia di altri fruitori, si potrà godere della bella musica di Mandreucci & Vella.
Costi:
Pranzo a base di pesce fresco, 35,00 euro
Visita a museo 6,00 euro
Buffet serale 15,00 euro
Per eventuali pernottamenti sono ancora a disposizione 10 posti letto presso il B&B La vecchia carrucola al costo di euro 25,00 per la doppia e di euro 35,00 per la tripla.
L’organizzazione è a cura di cronio con la preziosa collaborazione Di Davide Millauro e Maurizio Marini
Patrocinato dell’IDéeSse Club e del Comune di Carini
Sponsor, me medesimo con la mia ditta individuale.
Il punto IDéSse, rappresentato dalla persona di Davide Millauro, disporrà di un banchetto per le iscrizioni al Club e si potrà beneficiare di condizioni di adesione vantaggiose. (prego Maurizio Marini di correggermi se ho sbagliato qualcosa)
Cronio ..