Mi viene istintiva una considerazione leggendo i vostri post e mi piacerebbe se magari si approfondisse l'argomento; ho la sensazione che molto spesso si fà confusione tra restauro e ricostruzione, con risultati, valori di professionalità e entità economiche completamente diversi.
Per me si può parlare di restauro quando si lavora su un'auto la cui scarsa diffusione in termini di numero ed esemplari circolanti non permette la reperibilità di ricambi riprodotti, per cui devi veramente usare ingegno e manualità per ricostruire fanalini, un pignone, un particolare della carrozzeria, un lamierato, un telaio di un sedile, una modanatura ecc. ecc. in questo caso è a mio avviso RESTAURO; oppure come nel caso di alcuni nostri forumisti che non dispongono di portafogli a fisarmonica che provano a ricostruirsi tutto nel box di casa con tante gocce di sudore e smadonnamenti vari, ma comunque troveranno sempre le proprie finiture riprodotte facilitando il compito.
Altra cosa è la ricostruzione e a mio avviso è il caso delle DS nella gran parte dei casi, dove tutto è reperibile salvo poche cose relative alle primissime produzioni, quindi a parte interventi su telaio e lamiere, compito del carrozziere che deve lavorare con la stessa professionalità sia se si tratti di una lancia lambda, di una comune DS o una cinquecento, il resto c'è di tutto, basta fare la lista della spesa da uno qualsiasi dei grandi fornitori, smontare e rimontare, (un po' di professionalità nelle regolazioni), è quasi esclusivamente una questione di portafoglio, più ne hai e più è facile concludere presto, trovo difficile parlare in questo caso di restauro, è una professione più nobile il restauratore a mio modesto avviso e relativamente al mondo DS lo trovo un termine abusato.
IMO