Ho iniziato ad andare ai raduni per vedere le auto degli altri e per conoscere i personaggi che altrimenti sarebbero rimasti sul monitor del mio pc.
Oggi vado ai raduni perchè ci sono una serie di persone che a buona ragione posso considerare amici, coi quali mi diverto, faccio casino, faccio il turista e torno a casa con delle belle esperienze. Con altre persone non riuscirei a fare tutto questo e fare il turista in un villaggio a Sharm el Sheik o a ballare in una discoteca di Rimini vestito come un fesso non mi divertirei.
Il raduno è il motivo per il quale si soffre, si suda, si sopporta il lavoro. Il raduno sono le mie vacanze.
C'è da dire che il raduno a volte è inteso come: 800 km di macchina, parcheggio in piazza in un posto sperduto, cofani aperti e chiacchiere fra i soliti quattro citroenisti. Poi tutti al ristorante per un'abbuffata e altri 800 km fino a casa. Questo è a mio modestissimo avviso qualcosa di morto e sepolto. Una noia mortale che difficilmente si sopporta.
Per me il raduno è una minivacanza, casomai viaggiando assieme ad amici non citroenisti, in un luogo ameno, parlando il meno possibile di auto e godendo della compagnia degli altri. Il raduno è lungo almeno un giorno e mezzo.