Inutile cominciare a dire giusto non giusto: il mio pensiero è che questo tipo di ordinanze siano addirittura incostituzionali, tu hai comprato una vettura all'epoca nuova ed in regola con le norme antinquinamento: dopo qualche anno ti dicono che inquina e devi lasciarla ferma. È lesivo della liberta personale, lo possono fare solo perchè invocano ragioni di salute pubblica.
Tuttavia se prendessimo questa china sarebbe l'ennesimo topic di protesta che non porta a nulla. Ahimè è così e anche se scrivessero qui tutti e 700 gli iscritti al forum di non essere d'accordo non cambierebbe nulla.
Sono d'accordissimo, anche sul fatto di non andare OT (per questo mi fermo).
Si potrebbe agire per vie "Legali" [...]. In attesa di qualche rivoluzione che da appassionato spero avvenga quanto prima, e porti su quella sedia un vero appassionato di Citroen storiche, non resta - come del resto faccio anche io - che circolare con una piccola pila di attestati, certificati, estratti di norme, delibere, tessere di club, in modo da confondere il povero vigile che non capendoci nulla di solito ti lascia andare . Oppure, come dice Dessex, rivolgersi all'ASI, scelta che io non condivido sia per questione di soldi che di filosofia, l'ASI è un azienda con l'obiettivo di fare profitto con gli appassionati di auto d'epoca, l'IDeeSse ed il RIASC sono delle "no profit" gestite da appassionati nel loro tempo libero. Quindi invece di rivolgermi alla "fabbrica di soldi" io preferisco stringere i denti per un po' e continuare a combattere per un RIASC reale cacciando via i fantocci.
Qui vedo un po' di contraddizioni:
1- Mi trovo d'accordo sul fatto di passare per vie "legali" nel senso del cambiare la legge, per tutti, anche per quella 127 diesel, che se passa una volta non dà fastidio a nessuno,
2- però fino a che non si cambia nulla resta il fatto che con gli attestati del RIASC "legalmente" non si può circolare,
3- salvo il fatto che siamo in Italia e che basta confondere il vigile per farla franca. Possiamo farlo con il cuore in pace ma non possiamo dire che sia "legale".
4- Per fare le cose in regola, come dice
Dessex, senza alcuna polemica, si va dall'ASI e si paga per il servizio.
A
dema mi sembra che interessi la risposta nr. "4".
Spero che non leggiate alcun tono polemico se non contro le leggi fatte male, ho tralasciato appositamente la polemica sul RIASC (anche perchè non sono a conoscenza delle cose) e i miei commenti sull'ASI.
Ciao,
Giuseppe