Carissimi, eccomi a commentare da "padrone di casa" questa Fiera di Sora. L'evento certamente sta crescendo, sia nella qualità degli espositori sia nei servizi offerti e nella qualità degli spazi espositivi. Certo rispetto al passato si sono visti meno espositori, ma anche molta meno monnezza.
Mio zio (che di mercatini ne fa tanti) mentre domenica pomeriggio stavamo sbaraccando parlava con uno di quei signori che stampano le targhe, che ci ha confermato come Sora stia crescendo di importanza mentre altre fiere stanno scendendo. Certo 7 euro di biglietto non sono pochi ma rispetto a Capannelle forse c'era materiale più selezionato. Comunque alla fine per lo zio è andata benissimo: venduta una Vespa 50, una Lambretta D 150 e tantissimi ricambi (come li chiamo io, ferraglia come la chiama lui).
E' stato un piacere accogliere Fabio e Gennaro che (purtroppo in tempi separati) sono venuti in Fiera. Assieme siamo stati a trovare Andrea16, cui va un grande applauso per la sua attività, per la disponibilità ed il sorriso col quale accoglieva ogni visitatore al suo stand. Quando sabato pomeriggio ho visto i cartellini col Double Chevron che aveva messo all'esterno della sua corsia ho avuto un momento di sbandamento: possibile, un ricambista Citroën a Sora ???? E invece le persone con le buone idee (e il coraggio di difenderle) cominciano ad emergere anche in terre storicamente ostiche al Verbo. Ne parlavo domenica all'ora di pranzo con un amico che sta vendendo il suo Maggiolino per passare ad una DS 23, colpito quanto me dalla presenza del nostro Andrea. Mi spiace solo di non aver potuto trascorrere moltissimo tempo in compagnia di Andrea, Fabio e Gennaro ma il terribile zio incombeva col suo "Giorgiooooooooo!!!!" che faceva tremare l'intero complesso fieristico.
Cosa dire? Ancora bravo ad Andrea, che spero di vedere al prossimo citropesce, e avanti con iniziative del genere. Ce n'è bisogno. Il prossimo appuntamento con Sora è a marzo prossimo, ma qualche altra fiera sicuramente la faremo. Sconsiglio Piedimonte Matese e Atina che sono ormai delle cose assolutamente pietose.