quale futuro per le nostre DEE

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Offline CICCIO

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quale futuro per le nostre DEE
« il: Novembre 10, 2010, 12:23:52 am »


Partendo dal presupposto che tutti noi vogliamo la nostra DS sempre affidabile ed in ottime condizioni, considerato che c’è chi fa la zincatura totale per mantenerla sempre come nuova, vi chiedo secondo voi cosa ne sarà delle nostre DEE tra 20/30 anni.

Mi spiego meglio, tenendo presente che venti anni fa, riparavo la DS con Emanuele Filippini al telefono che mi spiegava passo passo cosa dovevo e come lo dovevo fare, tant’è che feci una prolunga di trenta metri, per parlargli mentre ero in garage di fronte al cofano aperto; oggi abbiamo il forum, chi come Marini si prende la briga di ricercare e stampare i manuali, chi ricostruisce i pezzi, chi la sa riparare in maniera certosina, vi è il meccanico non più tanto giovane, che fà fede alla sua memoria, diciamo che ci troviamo in un momento propizio per la manutenzione o per il restauro; e siamo portati a farlo forse perché la DS la ritroviamo nella nostra memoria, perché l’abbiamo vista circolare, perché ci lega ad una persona o ad un avvenimento, ma al cambio generazionale che cosa accadrà ?

Tutto questo interesse, che noi riponiamo a questa vettura ci sarà ancora?

 Perlomeno in maniera così massiccia e sentita.

Quanti di voi si metterebbero a restaurare una Balilla?

Anche se è una vettura che ha una sua storia, anzi è legata alla storia d’Italia, ma non rientra nella nostra memoria.

Sicuramente c’è e ci sarà, chi come Matteo si appassionerà alla DS in quanto auto fantastica e con una storia e una tecnica non da poco, ma sarà una minoranza.

Quindi tra 20/30 anni ci saranno officine che accoglieranno le DEE, ci saranno i ricambi, ci sarà un forum con tanti pazzi scatenati, ………………………. mio figlio potrà ancora viaggiare sulla DS di famiglia?




« Ultima modifica: Novembre 10, 2010, 12:27:49 am da CICCIO »

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Offline bardamu

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #1 il: Novembre 10, 2010, 12:45:49 am »
Stai tranquillo CICCIO, in Francia c'è gente che va a fare la spesa con la Traction del '39, tra vent'anni saremo ancora qui a parlare di sfere e correttori  [;)]
Sur une DS, tant que tu n'as pas tout fait...tu n'as rien fait!

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Offline mich23

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #2 il: Novembre 10, 2010, 12:49:24 am »
Interessante tema,non ci avevo mai pensato.Sicuramente la Dea sara' sempre un automobile singolare e molto apprezzata,e' altrettando vero che, non avendola vissuta nell'infanzia ,o come la maggior parte di noi, giorno dopo giono,riparazione dopo riparazione,da un raduno all'altro,le nuove generazioni perdano interesse per inmortalizzare questa..creatura.
Allora sta' nelle nostre mani  insegnare ai nostri figli,o nipoti,l'arte di vivere la DS. [(guido)] [:hello]

Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #3 il: Novembre 10, 2010, 01:09:23 am »

..//..

Tutto questo interesse, che noi riponiamo a questa vettura ci sarà ancora?
..//..

no

il disinteresse delle nuove generazioni prevarrà sul mantenimento della quota ottimale che favorisca il giro d'affari dei ricambi e quelle poche che resteranno arzille saranno confinate in garages-salotti

e poi, diciamocelo,  tra 20/30anni  tutti saranno attratti dalla nuovissimaesicuramentebellissima DS19 della pegiòtroen  [:D]


 ;D ovviamente prodotta nei futuristici stabilimenti vietnamiti...



En Avant le Different Spirit


 [V]


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« Ultima modifica: Novembre 10, 2010, 01:16:11 am da rpallas64 »

Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #4 il: Novembre 10, 2010, 01:15:05 am »
Stai tranquillo CICCIO, in Francia c'è gente che va a fare la spesa con la Traction del '39, tra vent'anni saremo ancora qui a parlare di sfere e correttori  [;)]


decisamente più robusta ed affidabile di una D, giunti a parte...

Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #5 il: Novembre 10, 2010, 08:40:57 am »
beh, per quanto mi riguarda conto di circolare in ds per almeno un'altra settantina d'anni! ;D Spero di non essere da solo...
"La route doit redevenir pour l'automobiliste, à la fin du XX siècle, ce qu'était le chemin pour le piéton ou le cavalier: un itinéraire que l'on emprunte sans se hâter, pour se distraire et voir la France." (Georges Pompidou)

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Offline Ugomaria

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #6 il: Novembre 10, 2010, 09:13:06 am »
E' fisiologico che il tempo faccia da setaccio. Certamente fra X0 anni non ci saranno tutti gli appassionati che ci sono oggi ma io non la vedo così nera.

In fondo la DS è qualcosa che supera ed annulla mode, tendenze e il concetto stesso di automobile, quindi è di per sè maggiormente in grado di superare i decenni.

I ragazzi appassionati sono pochi, ma ci sono. A dieci km da casa mia c'è un ragazzo che restaura con passione Peugeot anni '20 e anni '30.

Le auto anni '80 e '90, vuoi per il rapido deperimento degli interni e dell'elettronica, non dureranno come una DS o una CX. Questo favorirà ulteriormente il collezionismo delle auto anni '60 e '70.

Quasi tutti da piccoli siamo stati attratti dalle auto sportive, vistose, esagerate. Fa parte della fine dell'infanzia e dell'inizio della pre-adolescenza. Crescendo si impara a separare la farina dalla crusca e i gusti delle persone sensibili emergono senza troppi sforzi.

Come meravigliosamente ha scritto Mich23 sta a noi abituare i bambini alle cose belle. Se i miei nonni non mi avessero insegnato l'amore per l'opera, se mio zio non mi avesse cresciuto a pane e finali valvolari io oggi non avrei una parte importante di me. Se mio padre anzichè cambiare una Renault ogni sei mesi si fosse accontentato della Ritmo (per dire) o se non avessi passato l'infanzia a sentire i suoi racconti sulle auto avute in famiglia un'altra parte di me non ci sarebbe, o sarebbe insensibile e superficiale.

Sabato pomeriggio a Sora una ragazza di vent'anni o poco più e sua madre sono rimaste cinque minuti davanti ad una lapide commemorativa delle Fosse Ardeatine. Non sapevano cosa fossero le Fosse Ardeatine. Avevano supposto che fossero un popolo, come i Galli o i Sanniti.

A noi la responsabilità. Io sto facendo del mio meglio. Una piccola scintilla negli occhi di un bambino si è accesa durante il Maremma Sitroenne. Speriamo non si spenga. Sto cercando di tenerla viva col massimo tatto e la massima delicatezza, come necessita una mente che si sta sviluppando. Spero di non illudermi.

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #7 il: Novembre 10, 2010, 09:33:12 am »
Difficile poter andare così avanti nel tempo, però io ritengo che la DS, come altre macchine che possono considerarsi icona del proprio tempo, continuerà ad interessare ed attrarre anche nuove generazioni. Matteo è "figlio d'arte", ma ci sono tanti altri ragazzi anche qui nel forum che stanno facendo della DS la passione dei propri 20 anni. Mettendoci le mani in prima persona, poi!
Le macchine anni '70 (la DS è del 55, lo so, ma di fatto noi parliamo della maggioranza di vetture che è dal 1968 in poi) sono molto attuali come fruizione e stanno bene nel traffico oltre ad offrire un confort accettabile. Una Delahaye del 1939 va bene per un giretto da 20km, non puoi parcheggiarla sotto casa e lasciarla li tranquillo, una DS puoi usarla per andare al supermercato (lo faccio ogni tanto, troppo divertente) oppure per un viaggio in europa.

L'unico freno che posso vedere è legislativo: se prevarrà qualche stupida remora ecologista, che già troppo spesso blocca le nostre vecchiette nei box, la diffusione della passione sarà seriamente compromessa. Se potremo continuare a farci vedere a bordo delle nostre balene (ops squali, scusate) ci sarà sempre un bambino incuriosito che sgranerà gli occhi vedendola alzare e poi andrà a chiedere cos`è a mamma e papà.

PS Per Ugomaria: Da fondatore dell'XM club, spero di smentirti riguardo le auto anni '90,  ma questo è un altro discorso.

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Offline fischer

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #8 il: Novembre 10, 2010, 09:42:45 am »
Temo che rpallas64 abbia ragione.

Ma non demordo nell'avere fiducia nei giovanissimi di oggi, che recupereranno tante cose del secolo passato e troveranno un valore aggiunto nell'estetica e nella rupestre tecnologia del 1955!
Quando uno come me, senza figli, con una sola dea, una vita assolutamente normale, va a raggiungere i verdi pascoli....la Delfina viene immediatamente svenduta o abbandonata...
L'amore che io ripongo nella mia DS non avrà seguito, a meno che possa io personalmente "scegliere" il destinatario.
Per i ricambi non mi sentirei in allarme, molti giovani lavorano nel settore e ciò permette una longevità per trovare parti, ma il dramma risiede nella cecità e nella indifferenza per le cose giudicate semplicemente vecchie, inquinanti, inutili, ingombranti, costose, immorali, anti economiche, e non è detto che sia il singolo l'artefice di questo meccanismo , ma un ragionamento indotto dalla società dei consumi.

Altro punto sarà domandarsi quante sopravviveranno alla spoliazione degli organi per mantenere quelle che i collezionisti riterranno meritevoli di sopravvivere....e qui, se già mi guardo intorno mi accorgo che tante, troppe dee "semplici" hanno dato parafanghi e cristalli e maniglie e pompe AP e radiatori a dee più appetibili sul mercato...e si torna sempre allo stesso bivio: economia o cuore?

Allora mi ritrovo  a dover pensare con la regola che la dea è mia coeva e che per me è un oggetto inalienabile dal mio modo di vivere. Ma anche le storie più belle finiscono, e poi, anche il Multiverso pare abbia un tempo finito....
Non mi curo quindi di ciò che avverrà in mia assenza, dato che sicuramente eventi molto più grandi del salvamento di un decimigliaio di DS si avvicenderanno dopo di noi!

Ma son certo che non sarà dimenticata, e sarà annoverata con la Ford T, la Ferrari GTO, la Rolls Royce PhantomIII, la VW Beetle, il Concorde, la Fiat 500, la Jaguar E-Type, e tutte le meravigliose creazioni dell'ingegno umano di un'epoca nella quale il gusto del bello e la voglia di affermare una personalità estetica oltre che tecnica erano il vero magnete dell'industria.
fischer

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Offline Ugomaria

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #9 il: Novembre 10, 2010, 10:22:31 am »
L'unico freno che posso vedere è legislativo: se prevarrà qualche stupida remora ecologista, che già troppo spesso blocca le nostre vecchiette nei box, la diffusione della passione sarà seriamente compromessa. Se potremo continuare a farci vedere a bordo delle nostre balene (ops squali, scusate) ci sarà sempre un bambino incuriosito che sgranerà gli occhi vedendola alzare e poi andrà a chiedere cos`è a mamma e papà.
Da questo punto di vista io mi sento abbastanza sereno abitando in un piccolo centro.

Citazione
PS Per Ugomaria: Da fondatore dell'XM club, spero di smentirti riguardo le auto anni '90,  ma questo è un altro discorso.
con me sfondi una porta aperta: mi sto re-innamorando della mia. Ma non andiamo off-forum

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Offline Samuds

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #10 il: Novembre 10, 2010, 03:38:57 pm »
A questa cosa ci stavo pensando pochi giorni fa e mi chiedevo come sarà il mondo DS tra 30 anni con noi ormai vecchi e rincoglioniti.

Spero che le nuove leve si appassionino a queste auto quanto o meglio più di quanto abbiamo saputo fare noi, ma credo anche che l'interesse potrebbe diminuire andando ad aumentare la distanza cronologica tra il proprietario e il mezzo meccanico.

Poche auto mantengono un interesse vivo nei collezionisti con il passare del tempo e spesso sono macchine epocali (Ferrari GTO o Jaguar E-Type) ma credo che la DS con quello che ha rappresentato nel mondo dell'automobile con il suo bagaglio tecnico e la sua rottura stilistica abbia, a pieno titolo, le credenziali per rimanere tra le auto più ricercate.

Probabile che i modelli meno ricchi o più sfruttati verranno piano piano abbandonati a favore di auto più ricercate ma questo è un problema intrinseco del mercato delle auto e delle moto d'epoca.

DS A TUTTO GASSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS
Non sei un perdente finchè non smetti di tentare!

FALANGE TOSCANA

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Offline mich23

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #11 il: Novembre 10, 2010, 06:19:50 pm »
Oggi ,mentre passavo per.. l'avenida,mi sono reso conto del impatto visuale che offre la Ds,a chi non l'ha mai vista.Non essendo Mayorca ,e la Spagna in generale un paese con tradizioni automobilistiche,si passa innosservati con la maggior parte delle macchine.
Stavo rientrando a Manacor,seconda cittadina dell'isola,davanti a me',l'aston martin di Nadal,che vive in centro,lungo l'avenida,nessuno degli anziani guardavacome la maggioranza dei passanti,mentre i giovani rimanevano perplessi dall'aston martin e il bellissimo rombo del dodici cilindri, dopo guardavano  incuriositi la Ds.
La sorpresa e' arrivata poco piu' avanti quando due bambini in carozella ,dopo aver puntato il dito verso la Ds...gridarono.....Mami ...Mami mira che coche!!

 Uno dei tanti motivi perche'  la Ds puo' stare tranquilla.........sara' ADOrata per molti, [:inch] molti,e molti anni.

EVVIVA LA DS [:hello]

Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #12 il: Novembre 10, 2010, 06:49:09 pm »
Anche questo è vero... in città soprattutto si voltano tutti, è impressionante. Potrei fare un'enciclopedia degli incontri ravvicinati con passanti o automobilisti! Una ancora un po' si schiantava... un gruppo di ragazzi su una 206 tamarrata mi hanno suonato facendomi ripetutamente il gesto del medio e riempiendomi di "vaff...lo" (?!? ancora oggi mi chiedo come mai  ;D)... uno addirittura mi ha fermato in mezzo all'incrocio pur di dirmi che in passato aveva avuto una DS21 con una targa quasi uguale alla mia!
E poi sorrisi, gente che la indica a bocca aperta... in piazza repubblica mi è capitato che indicassero la carrozzeria che rimaneva orizzontale mentre la dea volava sul pavé. Per non parlare di quando la accendi che si alza... contribuiamo a rendere più sorridente la gente, è incredibile.
 [:hello]
« Ultima modifica: Novembre 10, 2010, 06:53:42 pm da M a t t e o '91 »
"La route doit redevenir pour l'automobiliste, à la fin du XX siècle, ce qu'était le chemin pour le piéton ou le cavalier: un itinéraire que l'on emprunte sans se hâter, pour se distraire et voir la France." (Georges Pompidou)

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Offline mich23

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Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #13 il: Novembre 10, 2010, 06:57:28 pm »
Forse sorpassando i tamarri della 206,gli hai fatto volare gli spoiller? [(robot)]

Re: quale futuro per le nostre DEE
« Risposta #14 il: Novembre 10, 2010, 07:04:00 pm »
Forse sorpassando i tamarri della 206,gli hai fatto volare gli spoiller? [(robot)]

...ma neanche, ero fermo al semaforo in tutta tranquillità! boooh!
"La route doit redevenir pour l'automobiliste, à la fin du XX siècle, ce qu'était le chemin pour le piéton ou le cavalier: un itinéraire que l'on emprunte sans se hâter, pour se distraire et voir la France." (Georges Pompidou)