Due anni fa alla Fiera di Padova ho incrociato Elvio Deganello, amico giornalista, appassionatissimo di Citroën, che per altro sta per regalci una trattazione completa ed approfondita sulle GS/GSA che uscirà presto sulle pagine di Automobilmo d'Epoca.
Elvio in quell'occasione mi ha comunicato di aver da poco ricevuto un incarico di responsabilità in seno all'ASI proprio per quel che riguarda il Double Chevron.
Sui giudizi di Elvio metterei la famosa mano sul famoso braciere senza paura che diventi un hamburger, ma è UNO tra dozzine di commissari e dubito che riesca ad essere presente a tutte le sedute di omologazione.
Quanto al RIASC, nel 2000 incontrammo Loi e Tabucchi proprio per discutere la sua eventuale affiliazione all'ASI. Ne emerse che erano più gli obblighi (MOLTI DI PIU') rispetto ai vantaggi e che la quota d'iscrizione al Club necessaria al disbrigo di tutte le pratiche ASI, dell'abbonamento obbligatorio alla Manovella e tutto il resto sarebbe dovuta crescere in maniera insostenibile.
Nel corso degli anni, i presidenti dei Club che oggi compongono il RIASC hanno più volte riesaminato questa decisione, arrivando sempre alle medesime conclusioni: siamo già un Registro, abbiamo il riconoscimento esclusivo da parte di Citroën Italia (ed il suo appoggio logistico, strategico e materiale), ci serve l'ASI?. No.
Vi prego solo di non riaprire qui la polemica asi-si asi-no, restiamo in topic.