caro Cronio, non sono ahimè mai stato in Sicilia ma sono un estimatore di Tomasi di Lampedusa, e conosco bene le sue crude e struggenti descrizioni della sicilianità, ma credo che essere un po' isolati a volte faccia bene. Comunque è la vicinanza col mare a fare la differenza. Saperlo vicino, saperlo vivo è importante, confortante e allo stesso momento mette in confronto noi stessi e l'infinito, facendoci sentire piccoli piccoli.
Quante gioie in questi ultimi mesi vicino al mare, quante malinconie che se ne vanno e quanta determinazione a stare bene. Nel mio presepe di quest'anno ho fatto un piccolo mare, con la sabbia vera, la spiaggia la scogliera e un bel faro (una promessa che volevo mantenere). La notte di capodanno, alle tre del mattino, ero con gli amici sotto al faro di San Felice Circeo, con le onde che sbattevano sugli scogli e la luce della lanterna che saettava veloce attraverso l'umida notte, alla ricerca di quel mare scuro e leggerissimo.
Se la tua vita è sull'isola, ricorda che la DS è il Nautilus. Ci pensavo oggi, mentre tornavo a casa in C5, confrontando la grande superficie vetrata di quest'ultima con la Croma guidata fino all'altro ieri. La C5 in confronto sembra un attico che guardi su Central Park. Ovvio il confronto con l'aeronautico abitacolo della CX e quindi con la DS. E' proprio su questo confronto, sulle forme del padiglione, dei parafanghi che ho pensato: la DS è il Nautilus e ciascuno di noi può sentirsi Nemo.
Noi fino a un certo punto, io non ce l'ho...