Attualmente, la tecnologia delle batterie punta sul Litio, minerale che già scarseggia senza l'enorme richiesta che deriverebbe da un uso massivo delle auto elettriche.
Lo smaltimento dei minerali usati per costruire la batterie di precedente tecnologia come quelle al piombo (tutt'oggi sotto al cofano di quasi tutte le nostre auto a combustibile fossile) richiede una quantità d'energia tale da non rendere conveniente il processo. E col nostro attuale sistema economico, se una cosa non rende, non la fa nessuno.
Quindi, in buona sostanza, produrre più auto elettriche con l'attuale tecnologia significherebbe inquinare di più rispetto all'auto a combustibili fossili, le vetture prodotte costerebbero di più e dopo uno o due anni richiederebbero la sostituzione del pacco batteria (che spesso corrisponde ad oltre la metà della massa del veicolo), riducendo così il ciclo vitale complessivo dell'auto a quattro/cinque anni: la metà dell'attuale ciclo medio delle auto tradizionali in Europa.
Poi avremo una spettacolare qualità dell'aria nei centri urbani ed un deserto di rottami tutto attorno. Spettacolare, vero?
Finché le pile a combustibile non diverranno economicamente vantaggiose, la situazione non cambierà: abbiamo questa tecnologia dagli anni '50, è utilizzata dall'alba dei voli spaziali (cosa credete che alimenti le navette?) eppure non siamo stati capaci di utilizzarla su vasta scala. Sapete che una completa trattazione dell'uso delle pile a combustibile nelle automobili figura sul Bollettino Tecnico Citroën (quello stampato ad uso del personale tecnico ed amministrativo delle fabbriche Citroën) nel febbraio del '61?
Sapete che la De Soto "Cella One" (che figura sullo stesso bollettino) è stata presentata al salone di Chicago nel 1959???
Quindi -secondo me- il futuro è nella tecnologia ibrida diesel-elettrico che richiede piccoli accumulatori, spesso sostituiti da grandi condensatori, con motori diesel a basso impatto ambientale.
Citroën ha realizzato due prototipi funzionanti su questo principio, il più interessante si chiama C-Cactus e ne era stata ipotizzata la produzione in serie.
Quanto alla tecnologia Diesel-filtrato, è quella su cui tutti i costruttori stanno investendo grandi risorse ed i risultati si vedono: l'attuale C3 e-HDi produce soltanto 89gr/km di CO2.