AZZZZZZZZZ............ sono spiato almeno nn dire a tutti che giro con auto d'epoca della concorrenza
Sotto a casa di mia madre lavorava un vecchio meccanico: Romano Gori.
Romano era un vero mago dei motori: alle 19 abbassava la saracinesca e si chiudeva in officina dove lavorava sino all'una di notte sulla sua vera passione: i motori Abarth.
Era uno degli ultimi preparatori autorizzati: oltre a tutta l'attrezzatura speciale, lavorava con precisione allucinante (mi ricordo un micrometro con una scala grossa come quella dell'orologio della stazione FS) ad eccentricità, bilanciamento ed amenità simili.
Romano aveva un difetto: ODIAVA le Citroën. Alla fine non so quanto le odiasse veramente o quanto si divertisse a prendermi in giro. Fatto è che ogni mattina che mi vedeva uscire dal garage con la DSpécial che fu di mio padre (e che mai mise piede "ufficialmente" nella sua officina), smetteva di lavorare, usciva dalla sua autorimessa e -mani sui fianchi- annunciava al mondo l'uscita sulla pubblica via "del Marini co' ì ssù'tumobile". Le varianti erano poche "occome tu ffai senza 'i rimorchiatore?" o "i'ttransatrlantico di'mmarini". Robel del genere, comunque.
Ogni volta che ci mettevamo a discutere di meccanica, si cadeva li: Romano glissava sulla questione "tecnologia" e batteva su "affidabilità".
Alla fine, dopo molti anni di "prese pe' i c..o", come le chiamava lui, una sera pianificammo la sfida finale.
Io con la DSpécial, lui con una Merdecess (coma la chiamava anche lui) "barra otto" non dissimile da quella che hai postato, una 200D.
L'itinerario: Arezzo-Napoli-Milano-Arezzo. La sfida non era a chi arrivava prima, ma a chi... arrivava.
Abbiamo fantasticato per anni su questa gara, trovando nei vecchietti (tanti) che frequentavano l'officina i testimoni, i navigatori ed i cronometristi.
Purtroppo non ne facemmo di niente: alla Merdecess saltò la distribuzione. "Ma si è rotta da ferma, non mi ha lasciato a piedi" sentenziò Romano.
A Romano andò peggio: dopo pochi giorni un ictus lo ridusse piuttosto male e lo costrinse a lasciare per sempre il suo mestiere, fatto con piglio e passione d'altri tempi.
Ogni volta che vedo una "merdecess" come la tua, ripenso a Romano, a quella sfida mai corsa e -non senza una lacrimuccia- a quanto erano belle quelle discussioni in offiicina.
Chiedo scusa per l'OT: non ho resistito.