Ricambi riprodotti, ricambi originali, ricambi contraffatti, il vostro pensiero

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Offline Martini

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PS: quanto al far togliere il logo, io mi riferivo alle carte da visita di tal Marco, distribuite a manetta durante la fiera che riportano la dicitura "club Citroën DS Bologna".

"Citroën", specialmente se scritto in "Delpire" ed abbinato alla sigla "DS", è un marchio di fabbrica, attualmente proprietà di PSA che ha tutti i diritti di chiederne la rimozione (se non di domandare i danni per l'uso non autorizzato).

Quanto al logo (il Double Chevron) sui veicoli, ci sono già casi analoghi che fanno giurisprudenza dove i Costruttori hanno chiesto ed ottenuto che repliche di modelli di prestigio ricavati da veicoli della stessa Marca non ne portassero il logo. Ma non credo proprio sia necessario arrivare a tanto.
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2011, 06:43:35 pm da Martini »

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Offline Martini

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-CUT-
Però vedo che è ben accetta (ed esposta in fiera) una replica di una DS da corsa.
Quando sappiamo tutti che di una macchina da corsa a farne il valore è il suo palmarès.
E che quando questo non c'è che almeno sia stata una macchina da corsa !!!

Vedo sempre più motivi per affezionarmi alla mia Cabriolite. Non ultimo leggere certe affermazioni rapportate alle "opere d'arte".


Mi era sfuggito questo simpatico passaggio e penso sia giusto fare un paio di precisazioni: la vettura esposta non era una DS da corsa ma semplicemente una dichiaratissima (c'era tanto di totem con relativa descrizione proprio accanto alla vettura) replica di una vettura da supporto stampa. La DS "service de presse" originale non aveva proprio niente di diverso da quella riprodotta: entrambe avevano il tetto apribile montato sul tetto originale, entrambe avevano motore e meccanica di serie, nessuna delle due aveva roll-bar o altri irrididimenti: la sola differenza rispetto alle vetture di serie era il colore, orange teneré, necessario all'identificazione della vettura dall'alto sulla sabbia dei deserti, in caso di avaria.
Infine, last-but-not-least, la vettura esposta non era in vendita.

Tutto ciò mi pare moooooooooooolto diverso dal segare una autentica berlina per trasformarla in una falsa cabriolet. O sbaglio?

 [:hello]

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Offline SPLIFF

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queste trasformazioni "rocambolesche" un business che a mio modestissimo avviso è poco pulito quando non è platealmente dichiarato che si tratta di una "REPLICA".

Scusate, mi intrometto nella discussione, dobbiamo essere chiari, chi ne ha una originale, tanto meglio e beato lui o lei, ma chi la vuole e non può averla per motivi economici o di rarità (originale) o più giustamente non vuole pagare una cifra da prendi in giro, per una vettura che se non è stata mai restaurata a dovere, e che  potrebbe rompersi in due cambiando una ruota, ditemi voi dovè il male di comprarne una, costruita oggi con le medesime dritte fornite da citroen a chapron?

Lamierati nuovi, rinforzi, parafanghi, porte, in materiale e tecnologie di oggi, assemblati nelle regole dell'arte, e con numero di telaio della DS donatrice ( chapron a che io sappia faceva la stessa cosa 40 anni indietro) originale ad un prezzo certo ancora altissimo ma "accettabile", a mio parere è una buona soluzione.

In germania c'è una ditta che fornisce il kit completo o rende "chiavi in mano" un auto che non ha niente a che invidiare (hanno le attrezzature chapron) ad un originale sia nella qualità del lavoro che del materiale. Allego qualche foto














Maurizio, cortesemente, non hai chiarito un'aspetto, le signorine che transitano per il TUV quando arrivano in italia tutte scapigliate e vengono sottoposte ad omologazione ricevono nuova numerazione?

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Offline Martini

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Maurizio, cortesemente, non hai chiarito un'aspetto, le signorine che transitano per il TUV quando arrivano in italia tutte scapigliate e vengono sottoposte ad omologazione ricevono nuova numerazione?

Non l'ho chiarito perché non lo so: credo che il numero di telaio rimanga lo stesso, ma non ho visto le carte di circolazione dei cosi esposti in fiera.

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Offline SCARABEO

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Mi era sfuggito questo simpatico passaggio e penso sia giusto fare un paio di precisazioni: la vettura esposta non era una DS da corsa ma semplicemente una dichiaratissima (c'era tanto di totem con relativa descrizione proprio accanto alla vettura) replica di una vettura da supporto stampa. La DS "service de presse" originale non aveva proprio niente di diverso da quella riprodotta: entrambe avevano il tetto apribile montato sul tetto originale, entrambe avevano motore e meccanica di serie, nessuna delle due aveva roll-bar o altri irrididimenti: la sola differenza rispetto alle vetture di serie era il colore, orange teneré, necessario all'identificazione della vettura dall'alto sulla sabbia dei deserti, in caso di avaria.
Infine, last-but-not-least, la vettura esposta non era in vendita.

Tutto ciò mi pare moooooooooooolto diverso dal segare una autentica berlina per trasformarla in una falsa cabriolet. O sbaglio?

 [:hello]

Si, Maurizio, sbagli.
Se prendo una DS normale, non quella che faceva assistenza ai rally e la faccio sembrare quella che faceva assistenza ai ralli, faccio una replica !
Se invece trovo in una cantina di un ex appassionato di rally l'auto che faceva assisitenza ai rally, quella non è una replica. Semplice.

Se prendo una Break e ci faccio il lavoro che faceva (in cantina) chapron, faccio una replica. Se la trovo originale, no.

La mia nella fattispecie, che nasce non da una break ma da una berlina, veniva fatta da una ditta che a tutti gli effetti lo faceva di mestiere.
Esattamente come il caprone. Né più né meno. Del resto io la chiamo col suo nome.

Che sia fatta male poi è ancora tutto da dimostrare. È sicuramente diversa. Ma esattamente come veniva fatta da loro (gli inglesi)

Purtroppo coem sempre avviene nei forum, (ed è anche per questo che la chiudo qui) io discutevo il fatto che non venisse fotografata.
Non tutto l'ambaradan che ne è seguito.
E che invece era molto fotografata la replica arancione.....

Con molto affetto, ma senza voler più continuare queste discussioni che, onestamente mi stanno a stancà le dita, ti saluto

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Offline Martini

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Spliff, provo a risponderti: in base a cosa ci siamo detti (ed abbiamo scritto) ventidue anni fa quando abbiamo costituito il Club e che abbiamo ribadito nel costituire il Registro, in base a quanto afferma la FIVA ed secondo le più elementari regole del buon senso: tagliare una berlina per ricavarne una falsa cabriolet non vuol dire "preservare il patrimonio storico" ma l'esatto contrario.

Se pretendiamo di circolare con tasse di proprietà ridotte ed assicurazioni che costano una frazione di quelle per le normali autovetture in virtù del fatto che portiamo a spasso un pezzo di storia, non abbiamo il diritto morale di trasformarlo in qualcosa di diverso.

Almeno io la vedo così.

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Offline Emanuele

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Ciao, tutti pensieri condivisibili.
Io aggiungo solo che se uno ha una cabrio originale da vendere e chiede 150 mila euro può anche spenderne 40 per farsi rilasciare l'attestato di originalità dal Conservatoire Citroen. E che se uno ha 150 mila euro da spendere e non lo chiede è quantomeno uno sprovveduto (ma allora come ha fatto ad avere i 150 mila euro per permettersi una cabrio?).
Quanto alle repliche (se dichiarate tali!), al di la del fatto che è un delitto tagliare una berlina autentica, magari 21 Pallas monofaro '67, non mi dispiacciono (anche se non me la comprerei) quelle tedesche molto ben fatte, mentre le tre di ieri erano veramente inguardabili, come rovinare per sempre tre DS, "arrestiamo" sto scempio!!!!
Strano però che sul bigliettino da visita la DS cabrio fosse una vera, con tanto di targa, e proprio quella che ha spuntato il prezzo più alto in assoluto a Retromobile un paio di anni fa! Il proprietario ne sarà contento!
Ciao, Emanuele

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Offline Martini

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Si, Maurizio, sbagli.
Se prendo una DS normale, non quella che faceva assistenza ai rally e la faccio sembrare quella che faceva assistenza ai ralli, faccio una replica !
Se invece trovo in una cantina di un ex appassionato di rally l'auto che faceva assisitenza ai rally, quella non è una replica. Semplice.

Se prendo una Break e ci faccio il lavoro che faceva (in cantina) chapron, faccio una replica. Se la trovo originale, no.

La mia nella fattispecie, che nasce non da una break ma da una berlina, veniva fatta da una ditta che a tutti gli effetti lo faceva di mestiere.
Esattamente come il caprone. Né più né meno. Del resto io la chiamo col suo nome.

Che sia fatta male poi è ancora tutto da dimostrare. È sicuramente diversa. Ma esattamente come veniva fatta da loro (gli inglesi)

Purtroppo coem sempre avviene nei forum, (ed è anche per questo che la chiudo qui) io discutevo il fatto che non venisse fotografata.
Non tutto l'ambaradan che ne è seguito.
E che invece era molto fotografata la replica arancione.....

Con molto affetto, ma senza voler più continuare queste discussioni che, onestamente mi stanno a stancà le dita, ti saluto

Franco, non ho mai detto che quella di Massimo non è una replica, anzi: ti ho detto che era scritto chiaro-chiaro sulla targhetta che aveva a fianco ed in tutti i comunicati.
Ho solo detto che una cosa è replicare la colorazione di una vettura, un'altra è tresformarla strutturalmente in qualcosa di completamente diverso: le adesive si scollano, la tinta si cambia, ma riportare una segata allo stato di berlina, anche se non del tutto impossibile, non è altrettanto semplice.

Poi Chapron non prendeva berline o break e le segava: le Cabriolet Usine avevano un telaio FATTO APPOSTA, diverso fin nella rigidità del telaio del parabrezza.

Infine, in tutta la discussione, non ho mai citato la tua cabriolazza perché so perfettamente che è stata realizzata all'epoca, con un kit apposta e probabilmente è ben fatta (almeno in termini strutturali). Il suo valore sta nella trasformazione fatta in epoca ormai storica ed è una testimonianza in se.
Quelle che si vedono trasformare oggi, forse un giorno avranno lo stesso status della tua, ma non certo domattina. Adesso, non parlatemi di auto d'epoca ma di oggetto fatto per soddisfare il gusto del proprietario e che come tale andrebbe dichiarato.
Specialmente quando lo si rivende  [;)]
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2011, 07:11:28 pm da Martini »

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Offline SPLIFF

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Ammettto l'argomento, ma di Dee ne sono state costruite 1'500'000 e ce ne sono ancora in giro parecchio, Andrea ha scritto che di cabrio vere e false ce n'erano 10'000.

Io penso che ad un momento tutto sto casino si fermerà, nel senso che chi c'è l'ha oggi vera o falsa, ad un momento la metterà sul mercato e ci saranno abbastanza vetture per chi ne ha voglia. Ma l'importante è ammettere quello che uno possiede o vuol vendere. Quello che spaccia con numeri di telaio fotocopiati certo non preserva il patrimonio storico.

Re: Ricambi riprodotti, ricambi originali, ricambi contraffatti, il vostro pensiero
« Risposta #100 il: Ottobre 31, 2011, 07:15:12 pm »
Per quello che riguarda i costi che ho indicato per il TUV, voglio specificare che la mia conoscenza è dovuta ad esperienza con Jeep.
Jeep ltd. non rilascia nessuna conformità tecnica per nessun tipo di trasformazione dei propri fuoristrada, anche la più stupida.
Pertanto qualsiasi modifica, rialzi 3 pollici 6 pollici 9 pollici, verricello, gomme mud, ecc. ecc. ecc. per avere l'omologazione a libretto l'unica strada è che te la devi far fare in Germania attraverso il TUV, ci sono agenzie che offrono questi servizi, ora se sei a Roma come me o a Napoli o a Siracusa, portare l'auto a Monaco di Baviera su e giù con un carrello ha un costo, e quindi anche se non te lo dicono apertamente ti fanno capire che pagando bene possono viaggiare anche solo i documenti. Chi invece magari abita a Bolzano per esempio non ha di questi costi perchè fà prima a farci un salto per conto proprio che affidarsi ad un'agenzia, mi sono spiegato?!
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2011, 07:18:01 pm da andrea16 »

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Offline Martini

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Re: Ricambi riprodotti, ricambi originali, ricambi contraffatti, il vostro pensiero
« Risposta #101 il: Ottobre 31, 2011, 07:18:13 pm »
Per quello che riguarda i costi che ho indicato per il TUV, voglio specificare che la mia conoscenza è dovuta ad esperienza con Jeep.
Jeep ltd. non rilascia nessuna conformità tecnica per nessun tipo di trasformazione dei propri fuoristrada, anche la più stupida.
Pertanto qualsiasi modifica, rialzi 3 pollici 6 pollici 9 pollici, verricello, gomme mud, ecc. ecc. ecc. per avere l'omologazione a libretto l'unica strada e che te la devi far fare in Germania attraverso il TUV, ci sono agenzie che offrono questi servizi, ora se sei a Roma come me o a Napoli o a Siracusa, portare l'auto a Monaco di Baviera su e giù con un carrello ha un costo, e quindi anche se non te lo dicono apertamente ti fanno capire che pagando bene possono viaggiare anche solo i documenti. Chi invece magari abita a Bolzano per esempio non ha di questi costi perchè fà prima a farci un salto per conto proprio che affidarsi ad un'agenzia, mi sono spiegato?!

Fin troppo bene  ;D

Re: Ricambi riprodotti, ricambi originali, ricambi contraffatti, il vostro pensiero
« Risposta #102 il: Ottobre 31, 2011, 07:22:32 pm »
Spliff ti riferisci a Ivanhoff o qualcosa del genere?
Comunque le dime Chapron non è che le hanno, vengono noleggiate, non sò chi materialmente le possiede ma possono essere noleggiate proprio per i restauratori.
Immagino che il noleggio non convenga per un singolo restauro ma per fare i pezzi almeno per 5 o 10 restauri, mia opinione.

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Offline Martini

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Re: Ricambi riprodotti, ricambi originali, ricambi contraffatti, il vostro pensiero
« Risposta #103 il: Ottobre 31, 2011, 07:23:18 pm »
Ammettto l'argomento, ma di Dee ne sono state costruite 1'500'000 e ce ne sono ancora in giro parecchio, Andrea ha scritto che di cabrio vere e false ce n'erano 10'000.

Io penso che ad un momento tutto sto casino si fermerà, nel senso che chi c'è l'ha oggi vera o falsa, ad un momento la metterà sul mercato e ci saranno abbastanza vetture per chi ne ha voglia. Ma l'importante è ammettere quello che uno possiede o vuol vendere. Quello che spaccia con numeri di telaio fotocopiati certo non preserva il patrimonio storico.

E qui entra in gioco il fattore umano: quanti collezionisti d'auto, magari non citroënisti, sanno distinguere una cabrio vera da una farlocca ben riprodotta? Quelle che ho visto ieri erano ai limiti della barzelletta, ma ce ne sono di decisamente ben fatte (almeno fuori)...

Io oggi posso comprare una cabriolega sapendo che è una replica, rivenderla dicendo che è una replica due anni dopo perché mi ha stancato. Ma chi la compra dal secondo proprietario verrà informato a dovere? O troverà uno che gli dice "guarda, ti chiedo 80.000 euro perché questa cabriolet originale non è presente nei registri di Citroën ma è vera-vera-verissima come questa banconota da 7 euro"?

E' importante tutelare i possibili acquirenti ed in questo Citroën potrebbe fare qualcosa, almeno ai fini informativi.

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Offline Martini

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Re: Ricambi riprodotti, ricambi originali, ricambi contraffatti, il vostro pensiero
« Risposta #104 il: Ottobre 31, 2011, 07:24:34 pm »
Spliff ti riferisci a Ivanhoff o qualcosa del genere?
Comunque le dime Chapron non è che le hanno, vengono noleggiate, non sò chi materialmente le possiede ma possono essere noleggiate proprio per i restauratori.
Immagino che il noleggio non convenga per un singolo restauro ma per fare i pezzi almeno per 5 o 10 restauri, mia opinione.

Insisto nel ricordare che non basta allungare la portiera: il telaio è diverso, ne berlina ne break, si tratta di una struttura fatta apposta.