Mi era sfuggito questo simpatico passaggio e penso sia giusto fare un paio di precisazioni: la vettura esposta non era una DS da corsa ma semplicemente una dichiaratissima (c'era tanto di totem con relativa descrizione proprio accanto alla vettura) replica di una vettura da supporto stampa. La DS "service de presse" originale non aveva proprio niente di diverso da quella riprodotta: entrambe avevano il tetto apribile montato sul tetto originale, entrambe avevano motore e meccanica di serie, nessuna delle due aveva roll-bar o altri irrididimenti: la sola differenza rispetto alle vetture di serie era il colore, orange teneré, necessario all'identificazione della vettura dall'alto sulla sabbia dei deserti, in caso di avaria.
Infine, last-but-not-least, la vettura esposta non era in vendita.
Tutto ciò mi pare moooooooooooolto diverso dal segare una autentica berlina per trasformarla in una falsa cabriolet. O sbaglio?
Si, Maurizio, sbagli.
Se prendo una DS normale, non quella che faceva assistenza ai rally e la faccio sembrare quella che faceva assistenza ai ralli, faccio una replica !
Se invece trovo in una cantina di un ex appassionato di rally l'auto che faceva assisitenza ai rally, quella non è una replica. Semplice.
Se prendo una Break e ci faccio il lavoro che faceva (in cantina) chapron, faccio una replica. Se la trovo originale, no.
La mia nella fattispecie, che nasce non da una break ma da una berlina, veniva fatta da una ditta che a tutti gli effetti lo faceva di mestiere.
Esattamente come il caprone. Né più né meno. Del resto io la chiamo col suo nome.
Che sia fatta male poi è ancora tutto da dimostrare. È sicuramente diversa. Ma esattamente come veniva fatta da loro (gli inglesi)
Purtroppo coem sempre avviene nei forum, (ed è anche per questo che la chiudo qui) io discutevo il fatto che non venisse fotografata.
Non tutto l'ambaradan che ne è seguito.
E che invece era molto fotografata la replica arancione.....
Con molto affetto, ma senza voler più continuare queste discussioni che, onestamente mi stanno a stancà le dita, ti saluto