Costi per sanare una malconcia.

Si si lui!
 

Si si lui!
 

Rispondo a Guido e MarioCX sui doppi fari della DS.

Opron ha dichiarato che Flaminio Bertoni nel 1963 si fece portare un muso della DS e tolti i fari prese a martellate i parafanghi, prese dei secchi di gesso e modellò i doppi fari davanti ad una piccola schiera di persone rimaste colpite e coscienti di aver assistito alla creazione dell'opera delle opere in campo automobilistico.

Vi unisco il disegno della Panhard 24 su cui vi è anche la data scritta da Flaminio ( per gentile concessione dell'Associazione Internazionale Flaminio Bertoni ):



Ricordo che la Panhard già nel 1955 era per il 25% di possesso della Citroen e che l'8 luglio 1965 avvenne la completa fusione quindi gli ultimi 10 anni di vita della gloriosa Panhard subirono l'influenza del capo style del Bureau d'etudes Citroen: F.Bertoni.

Già il Belfagor è attribuito ad altri, ma il disegno del frontale è di
Bertoni (dimostrabile con documenti d'epoca firmati e datati).

Andy, intendo il passaggio da monofaro a bifaro:

Grazie ragazzi per il chiarimento; mi fa piacere venire a conoscenza del fatto che l'ultimo tipo di fanali derivi pur sempre dal nostro grande Bertoni!
Si, lui è deceduto nel 1964 (troppo giovane ancora...) e il nuovo fanale cominciò ad essere utilizzato nel 1967.

Per chiarire quindi a Segugio dopo le -corrette- aggiunte di Andy: l'idea l'ha data (a modo suo come sempre) Bertoni, Opron l'ha "razionalizzata" e completata. Anche perchè, se ci pensi, Bertoni è morto nel '64...
Il meccanismo dei fanali orientabili è invece opera di Paul Magès se  non erro.

non erri Matteo, ricordiamo inoltre a segugio che Magès non è un pinco pallino qualunque ma l'inventore del sistema idropneumatico della ds 


".............per il settembre del 1967 ( A/M68 ) la Citroen presenta il disegno dell'anteriore modificato inserendo un doppio faro carenato, invece del monofaro tradizionale. Niente di rivoluzionario fin qui, se non fosse che i fari supplementari interni ruotano con lo sterzo. E' la prima volta che un'automobile adotta il sistema dei fari girevoli. E se qualcuno ha dei dubbi sul funzionamento, deve solo provarli per crederci. A dir poco eccezionale in curve poco illuminate, in particolare in montagna. Un'equipe di ingegneri esterni a Citroen aveva progettato un complesso sistema elettronico di rotazione dei fari ma Paul Mages, inventore del sistema idropneumatico, detto "le professeur", ha invece mostrato un sistema più efficace ed economico, fatto con corde di pianoforte e un comando totalmente meccanico "

Grazie ragazzi per il chiarimento; mi fa piacere venire a conoscenza del fatto che l'ultimo tipo di fanali derivi pur sempre dal nostro grande Bertoni!
Si, lui è deceduto nel 1964 (troppo giovane ancora...) il nuovo fanale cominciò ad essere utilizzato nel 1967.

non proprio il 1967 segugio, come precisa ERIKKE il nuovo frontale fu presentatato al pubblico soltanto nel SETTEMBRE '67 e purtroppo per colpa del codice della strada Italiano da noi fu possibile usufruire dei fari girevoli soltanto 2 anni dopo  

E non furono solo i fari girevoli a cadere sotto alla mannaia del Ministero dei Trasporti, ma anche quelli allo Jodio di cui le DS Pallas erano equipaggiate sin dal 1964: i fari addizionali detti "boule" per la loro forma a pallina, non furono mai omologati in Italia e quando arrivò il nuovo frontale, adottava quattro fari (coi centrali fissi) dotati di normali lampade biluce come le ID francesi. Lo Jodio è arrivato solo nel 1970, assieme ai fari girevoli e solo grazie all'introduzione della SM che portava un'omologazione europea che fu estesa anche alla DS.
Abbiamo raccontato a Laives l'intera storia, chi volesse leggersela troverà qui al Centro Documentazione una dozzina di cartelline piene della corrispondenza tra Citroën Italia, Citroën Paris ed il Ministero, alcuni passaggi sono tragicomici, come quello che dice che i fari della DS sono "troppo efficaci".

E non furono solo i fari girevoli a cadere sotto alla mannaia del Ministero dei Trasporti, ma anche quelli allo Jodio di cui le DS Pallas erano equipaggiate sin dal 1964: i fari addizionali detti "boule" per la loro forma a pallina, non furono mai omologati in Italia e quando arrivò il nuovo frontale, adottava quattro fari (coi centrali fissi) dotati di normali lampade biluce come le ID francesi. Lo Jodio è arrivato solo nel 1970, assieme ai fari girevoli e solo grazie all'introduzione della SM che portava un'omologazione europea che fu estesa anche alla DS.
Abbiamo raccontato a Laives l'intera storia, chi volesse leggersela troverà qui al Centro Documentazione una dozzina di cartelline piene della corrispondenza tra Citroën Italia, Citroën Paris ed il Ministero, alcuni passaggi sono tragicomici, come quello che dice che i fari della DS sono "troppo efficaci".

magari un giorno Martini ci fai una sorpresa e ne scannarizzi qualcuna veramente "comica" per tutti noi del forum 

come quando ci resi partecipi di questa toccante e struggente lettera

magari un giorno Martini ci fai una sorpresa e ne scannarizzi qualcuna veramente "comica" per tutti noi del forum 

Come ho detto, si tratta di corrispondenza privata tra Citroën, sul forum posso pubblicare solo dei frammenti. 

(e l'ho già fatto, basta cercare!)

e te pareva che non c'era da cercare!!! a volte mi sembra di essere allla caccia al tesoro 
un piccolo aiutino Mau??? acqua, fuoco, fuocherello..........

non erri Matteo, ricordiamo inoltre a segugio che Magès non è un pinco pallino qualunque ma l'inventore del sistema idropneumatico della ds 


".............per il settembre del 1967 ( A/M68 ) la Citroen presenta il disegno dell'anteriore modificato inserendo un doppio faro carenato, invece del monofaro tradizionale. Niente di rivoluzionario fin qui, se non fosse che i fari supplementari interni ruotano con lo sterzo. E' la prima volta che un'automobile adotta il sistema dei fari girevoli. E se qualcuno ha dei dubbi sul funzionamento, deve solo provarli per crederci. A dir poco eccezionale in curve poco illuminate, in particolare in montagna. Un'equipe di ingegneri esterni a Citroen aveva progettato un complesso sistema elettronico di rotazione dei fari ma Paul Mages, inventore del sistema idropneumatico, detto "le professeur", ha invece mostrato un sistema più efficace ed economico, fatto con corde di pianoforte e un comando totalmente meccanico "