Tutti i punti sono stati ben sviluppati. Largo ai personalismi.
Tra questi, io sono un tipo da ID. Non ci posso far nulla.
Vero che l'auto che più ho goduto, quella su cui più ho viaggiato (e, nonostante la forte similarità con gli allestimenti inferiori, quella che m'ha coccolato di più...) è stata una DS21ie semi.
Ma il cuore è rimasto incollato al blanc mejié della Mariomobile, così come il colpo di testa vero fu la vendita della 21ie a favore di una ID 19 am'64 che poco aveva a che vedere con una vettura da utilizzare con tranquillità glaciale.
Eppure per me
la France c'est toute cela, lungo le
grand routes che la tagliano in due dall'Atlantico all'Allemandia, che ancor oggi donano scorci incredibili di un tempo inesorabilmente passato in quasi ogni altro luogo di questa piccola Europa. La provincia francese, con le boulangeries che buttano profumo di croissants e di baguettes fin dalle prime ore del mattino, con la brouillard che sembra non salire mai e tutt'a un tratto scompare nel sole di mezzogiorno come non fosse mai esistita, con la terra che ancora profuma di terra e il paesaggio che cambia a ogni curva.
Tra queste strade si muove l'archetipo della mia Dea, tra queste curve s'insinua una ID con lentezza flemmatica e sicura, con la voglia di viaggiare senza la fretta di raggiungere la destinazione ma nella certezza di arrivarci in tutta comodità.
Voilà ce qui on est.