Quarta puntata delle traduzioni delle prove su strada di l'Auto-Journal! Capita a fagiuooolo, visto che dell'automatico Borg Warner avevamo parlato nei giorni scorsi.
Qui tutte le altre prove su strada:
http://forum.ideesse.it/smf/index.php?topic=13027.0Febbraio, 1972
Citroën DS 21 Pallas Iniezione Elettronica, cambio automatico - Prova su strada L'automatismo è qui un po' troppo assetatoLa DS è ora una vecchia conoscenza; la 21 a iniezione elettronica è stata un progresso determinante ma mancava ancora all'unica vettura francese di prestigio l'opzione di un cambio automatico. Cosa fatta ad oggi e Citroën ha adottato una soluzione semplice indirizzandosi alla ditta inglese Borg-Warner, proprio come si era fidata della tedesca Bosch per l'iniezione. La vettura della nostra classe dirigente e del nostro governo diventa dunque un po' europea, il che è normale. Contrariamente a quello che accade oggi presso tutti gli altri costruttori, l'adozione del cambio automatico non è accompagnata, sulla DS 21, da un aumento di potenza; sembra che il gruppo quattro cilindri sia stavolta al suo massimo. Un'altra difficoltà era quella di trovare un insieme cambio-ponte, il che è abbastanza raro. Bisogna anche ricordare che il cambio Borg-Warner, uno dei più vecchi in Europa, non gode di un'eccellente reputazione quanto ad efficacia e rendimento. La sua tecnica è arcinota ma eravamo curiosi di vedere come si adattava alla 21 Iniezione.
Siamo dunque andati a cercare da Citroën una delle prime vetture in circolazione con questo equipaggiamento, durante la sua uscita poco dopo la chiusura del Salone di Parigi.
L'inverno piuttosto clemente ci ha permesso di effettuare tutte le misurazioni in buone condizioni. Ben inteso, è soprattutto sul comportamento del cambio automatico che abbiamo concentrato la nostra attenzione. Tutto il resto è invariato. Si ritrova il motore da 125 CV DIN a 5.250 giri/min. ma, prima sorpresa, il cambio non ha che 3 rapporti.
La nuova trasmissione è equipaggiata infatti di un convertitore variabile e la scatola del cambio è del tipo epicicloidale con 3 rapporti in avanti più la retromarcia.
Il ponte è un 8x35 come per il cambio manuale e le marce danno a 1.000 giri/min. le seguenti velocità: 13.7 km/h in prima, 22.5 km/h in seconda e 32.7 km/h in terza.
Nell'abitacolo, e più precisamente sul cruscotto, l'unica modifica è nel selettore del cambio, che prende il posto di quello del semiautomatico. E' collocato sulla destra, dietro il volante, proprio davanti al contagiri, che diventa infatti quasi illeggibile. Questo selettore si muove nelle sei posizioni classiche, da sinistra a destra: parking, retromarcia, punto morto (l'unica posizione che consente l'avviamento), drive, prima e seconda (utilizzabili in casi particolari). C'è anche un "blocco" della prima, ovvero essa non si innesta oltre una certa velocità, molto ridotta, mentre non ci sono protezioni per la seconda ma conviene, per evitare danni, non innestarla al di sopra dei 130 km/h.
Il selettore è ben fatto ma abbastanza "rustico"; inoltre, i riferimenti delle marce non s'illuminano spontaneamente ma solo per mezzo di un interruttore. Tutto questo non sorprenderà coloro che hanno già usato dei cambi automatici ma è inedito per la clientela Citroën.
Prestazioni e consumiFa abbastanza freddo a Monthléry ma le condizioni atmosferiche sono buone. Con il solo pilota a bordo, la 21 automatica ha raggiunto i 174.4 km/h, mentre la stessa vettura con il cambio meccanico girava a 184.2 km/h; c'è dunque una perdita secca di 10 km/h, il che non è poco, anche considerando un certo "scivolamento" della trasmissione. Con quattro persone a bordo, la velocità cala a 171.1 km/h, mentre era di 179.8 con la vettura normale.
Le accelerazioni sono facili da misurare con il cambio automatico, visto che basta solo schiantare (dice proprio "écraser"
,
ndt) il pedale dell'acceleratore sul pavimento e il cambio fa il resto. Abbiamo ottenuto 20 s nei 400 m da fermo e 36 a 2/5 nei 1.000 metri da fermo. Questi tempi sono da considerarsi decenti, perchè con la vettura a cambio meccanico avevamo ottenuto 19 s e 34 s 3/4. Come è risaputo, il tempo di ripresa da 40 km/h non ha un gran significato su un'automobile a cambio automatico perchè la stessa scala di marcia.
Su strada la perdita di prestazioni è evidente, come anche la mancanza di un rapporto intermedio; il cambio automatico darebbe dei risultati molto migliori se disponesse di 4 marce. Ciononostante, la 21 iniezione è ancora abbastanza brillante e soprattutto ci ha guadagnato in dolcezza di guida e in silenziosità. In effetti, il convertitore di coppia serve da filtro e la trasmissione è silenziosa. Le marce cambiano abbastanza rapidamente e senza scosse, in scalata come in aumento. Tuttavia, la manovra di "kickdown" (che consiste nel passare dalla terza alla seconda affondando l'acceleratore, manca di precisione e il tempo di risposta è abbastanza variabile, pur partendo dalla stessa velocità. In caso di necessità può essere utile scalare marcia manualmente, il che è più sicuro ma anche meno logico. Anche il passaggio seconda-terza non avviene sempre alla stessa velocità, il che è abbastanza bizzarro; abbiamo rilevato differenze considerevoli tra 110 e 120 km/h di tachimetro, sempre con pedale a fondo. Il cambio Borg Warner, insomma, non ha fatto grandi progressi, tranne che nella dolcezza delle cambiate, appena percettibili.
I consumi ci hanno invece riservato grandi sorprese, perchè se la casa aveva annunciato un aumento di 3 litri/100 km con l'automatico, noi abbiamo rilevato cifre talvolta superiori. A 90 km/h di media, sul nostro solito circuito, l'automatico ha consumato 14.5 l/100 km, mentre la normale sia accontentava di 12.5 litri.
Sulla grafico a velocità costante rileviamo 3 litri in più a 100 km/h e 10 litri in più a 170 km/h. A velocità massima, ovvero a 173 km/h, la 21 iniezione automatica consuma 30 litri/100 km.
Su strada abbiamo misurato 17.3 con la normale e 19.5 con l'automatica. Da tutte queste cifre risulta chiaro che il Borg Warner costa caro, quanto a benzina, sulla DS e che occorrerebbero dei progressi sul rendimento della trasmissione.
SicurezzaIl comportamento stradale della DS non è stato modificato dal nuovo cambio. E' sempre vero che i suoi margini di sicurezza sono ampi, ma nelle curve si deve notare una mancanza di potenza, che si nota anche in caso di sorpasso. Inoltre, per quanto riguarda la frenata, occorre tener conto della mancanza quasi completa del freno motore, il che si traduce in un aumento di lavoro per i dischi anteriori. In casi estremi, il pilota risente di allungamenti delle distanze di frenata e, in montagna, di perdite di efficacia dovute al surriscaldamento. Su di una simile vettura dei freni ventilati sarebbero i benvenuti e, perchè no, anche i 4 dischi, presenti sulla potente SM e sulla piccola GS.
Lo sterzo, ben assistito, non risente dell'aumento di peso, che non può peraltro che migliorare l'aderenza su terreni incerti.
Sulle strade sinuose vale la pena di bloccare la seconda marcia, per disporre del massimo di potenza. In effetti, in queste situazioni, spesso ci si ritrova a cavallo tra seconda e terza e questa non è mai quella desiderata.
Non staremo a ripetere gli elogi al confort e all'equipaggiamento generale della DS 21, che sono ben noti e non sono cambiati sui modelli del 1972. Ritroviamo senza grande piacere la visibilità generale mediocre, mentre gli anni passano e quella posteriore e soprattutto il retrovisore sono scandalosamente pessimi.
Ciò spiega, in parte, il famoso comportamento dei diessisti, che si rifiutano sempre di farsi sorpassare da chiunque: vedono male le vetture più veloci in arrivo dietro di loro.
Per il resto, la reputazione di abitabilità della DS rimane meritata solo nei posti posteriori, visto che sul davanti molte auto moderne e di minor valore sanno fare di meglio.
Lo spazio in larghezza è di medio livello e l'ingombro del motore nell'abitacolo, fastidioso per le gambe, è abbastanza inaccettabile su una vettura di questo prezzo e categoria.
In compenso, il cruscotto è molto completo, con numerosi indicatori e tutti i comandi sono a portata di mano; la climatizzazione è completa, a condizione di saper regolare le numerose leve.
Ricordiamo che quest'anno sono comparsi sul retro le luci di retromarcia, montate sotto i paraurti.
ConclusioneIl cambio automatico è sempre un argomento di attualità e di dibattito tra automobilisti ed è certo che un costruttore come Citroën doveva proporlo in opzione su di una vettura come la DS 21. E' l'ultimo dei quattro francesi a farlo e il supplemento è elevato, visto che raggiunge i 2.500 F.
La guida diventa più riposante e i vantaggi in manovra non sono neanche da dimostrare. Tuttavia, sulla 21 a iniezione, con soli tre rapporti, questa trasmissione si accompagna ad una perdita di prestazioni di 10 km/h e ad un forte aumento nei consumi (fino a 10 litri/100 km in più a velocità costante). Inoltre, l'adattamento del Borg Warner alla DS non sembra completamente a punto. Si direbbe che vi siano dei problemi a livello dei cavi per la selezione dei rapporti.
Bernard CARAT
Qualità- Passaggio dei rapporti molto dolce
- Prestazioni ancora sufficienti
- Guida molto facile in città
- Qualità stradali immutate
- Selettore di comando del cambio ben collocato
Difetti- Forte aumento nei consumi
- Cambio a soli 3 rapporti
- Passaggi lenti e talvolta incerti
- "Nervosità" mediocre
- Frenata migliorabile
- Notevole supplemento di prezzo per il cambio automatico
Percorso di provaParis-Nemours-Sens (120 km) - Media: 135.8 km/h
Sens-Tonnerre (71 km) - Media: 125.2 km/h
Tonnerre-Chatillon sur Seine (47 km) - Media: 97.3 km/h
Chatillon-Montbard-Avallon-A6 (80 km) - Media: 114.3 km/h
A6 - Rotonda di Fontainebleau (162 km) - Media: 154.2 km/h
Al punto
(4 ) c'è una foto delle maniglie incassate, novità dell'annata 1972.
Al punto
( 8 ) la didascalia fa notare che l'astina di verifica del livello dell'olio del cambio automatico è ben accessibile.
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