Vorrei correggerti dicendo che si parlava di valore storico ... poi ho letto l'elenco e non ho avuto il coraggio di farlo
E in effetti...
Traction: la prima rivoluzione secondo Lefebvre & C.
ID LHS2: il fascino delle monofaro prima versione con l'affidabilità di una meccanica relativamente semplice. Quanto al valore storico, non ho mica detto che la sego per farne una falsa cabrio! La denominazione "faux cabriolet" che ho indicato per la TA, definiva la versione Coupé: un oggetto di rara eleganza.
DS bvh: quando ho venduto la mia vecchia DS21 per comprare l'ID, ho rimpianto due sole cose: il motore 21 ed il cambio idraulico.
SM: la Super Macchina. Un sogno nel cassetto da sempre. Ho provato ad avvicinarmici comprando una SM carbù 3.0 automatica in Germania, non sono arrivato neppure a casa. Quando sarò ricchissimo ci ripenserò.
Bicilindrica: avrei scritto CX per piacere di guida e per affezione. Ho una 25GTi che non uso mai e che mi piange il cuore vedere ferma in un hangar dov'è gentilmente ospitata. Quasi quasi la rimetto in moto domattina.
Però quanto a valore storico, il confronto con le bicilindriche non regge: la CX non ha portato alcuna innovazione tecnica che non si fosse già vista in altre Citroen, diciamo che ha rappresentato un momento di maturità tecnica per la casa, ma la 2CV è stata mille volte più rivoluzionaria e la scelta tra le versioni derivate è pressoché illimitata: si va dalla 2CV del '48 all'AMI Super col boxer della GS, un missile.
Quanto alla VW, riconosco il suo valore storico di assoluta importanza: ha motorizzato mezzo mondo attraversando i decenni senza perdere un filo di smalto, ma la sua filosofia tecnica non mi affascina. Preferisco la "canadese volante" 2CV, i suoi spifferi, le sue pecche e le sensazioni che sa darti d'estate a capote aperta, quando ti sembra di filare a duecento orari mentre sfiori i settanta,
ça va sans dire.